CANNIBAL -segreto di sangue-

Capitolo 30

Stella

Mi svegliai in una stanza illuminata da una lampada su un comodino alla mia sinistra, aprii gli occhi e mentre osservavo il luogo vidi Ash dormire sulla sedia vicino a me.
"Tesoro" sussurrai e lei si destò di scatto quasi sobbalzando sul posto.
"Come stai piccola? Oddio sei sveglia! Mi sei mancata tanto, pensavamo che non ce l'avresti fatta, non era una sola pallottola, erano tre e..."
"Shh ti prego. Ora sono qui e non ho alcuna intenzione di lasciarti" dissi "voglio fare una cosa"
"Dimmi posso aiutarti?"
"Si. Voglio andare da mia madre. Voglio andarla a salutare, ho bisogno di lei, di un suo abbraccio"
"D'accordo certo" sorrise "abbiamo vinto, finalmente il borgo è salvo e tutto grazie a noi... A te"
"Ma questa vittoria non cancellerà ciò che sono, un mostro" dissi cercando di tirarmi su con il busto per mettermi a sedere sul letto.
"È vero, non lo cancellerà, ma se vuoi possiamo iniziare insieme un nuovo percorso per ritornare come prima. Sai che se il paese ripiombasse nell'anarchia e nella paura tu riusciresti a sopravvivere ma ora puoi abbandonare ciò che eri e ritornare come prima. La vecchia Stella non è morta è solo sommersa dalla neve dentro di te"
"Hai ragione Ash. Grazie di tutto. Ma tu sei sicura di voler stare vicina ad un essere come me?"
"Io vedo in te solamente una giovane donna che ha salvato il mondo. Nulla di più e non è poco" rise per poi scendere con me in giardino e aiutandomi a mettermi a sedere in auto.
"Per quanto ho dormito?" chiesi
"Per 4 settimane e io ho sempre vegliato su di te, sempre" rispose per poi voltarsi verso di me accarezzandomi la mano "eccoci arrivate. Sei pronta?"
"Si. Andiamo" dissi aprendo la portiera e mettendo i piedi a terra per la seconda volta nella giornata.
"Sono piuttosto atletica eh?"
"Ci hai messo un ora per scendere Ste"
"Chi è qui che ha avuto tre pallotte in corpo?" chiesi
"Tu" rispose suonando il campanello della mia vecchia dimora.