CANNIBAL -segreto di sangue-

Capitolo 10

Stella

Presi per mano mia madre e la feci sedere sul letto.
"Mamma che cosa hai fatto?" chiesi
"Ho solo voluto ricominciare"
"E questo va bene, hai ragione, è un idea perfetta, magnifica ma... Non con lui. L'hai visto? Dico... L'hai visto?"
"Si si Stella. L'ho visto ma tu non sai nulla di lui e non puoi permetterti di criticarlo"
"Stai scherzando spero? È un violento e fidati che io quel dannato campo lo conosco"
"Ti prego di starne fuori Stella e di reprimere ciò che sei" disse
"E cosa sono? Un mostro? Una feccia umana?"
"No tesoro, certo che no. Ma sei sadica e lo sai, hai quella particolarità e non puoi farne a meno..."
"Ma..." cercai di spiegarle
"Ma ti chiedo di reprimere i tuoi istinti ora che sono di nuovo felice" disse seria.
"Va bene gli darò una possibilità ma nulla di più" chiarii la situazione.
Ci alzammo e andammo in salotto.
"Sposta la tua borsa dal divano"
"Certo scusa" la presi e mi diressi in camera dove aprendo la porta trovai un ragazzo sui 25 anni.
"Chi cazzo sei tu? Cosa ci fai in camera mia?" chiesi sulla difensiva
"Wow la gattina ha gli artigli, io sono Roberto il figlio di Carl e tu ragazzina?"
"Io sono Stella, la figlia di Maredith"
"Uhh piacere beh come vedi dovremmo condividere la stanza"
"Fantastico" risposi sarcastica mettendo la borsa sul mio letto.
"Ora se non ti dispiace, disfo la mia valigia" continuai
"Certo fa pure" disse squadrandomi dalla testa ai piedi.
Ritornare a casa è stato più traumatico che mai ma ora non ho proprio voglia di discutere quindi inizio a mettere la roba al vecchio posto fino a che sento l'erezione del ragazzo premere sul mio culo.
Lo spinsi via e sbraitai "che cazzo fai?"
"Oh avanti troietta, gioco un pò con te"
"Gioca da solo e lascia in pace me" dissi seria.
"Hai un corpo davvero bello e sai è da tempo che non scopo" sorrise ammiccante.
"Ahaha ma spostati perdente. Tu sei uno di quelli che vale meno di zero" mi difesi guardandolo dritto negli occhi.