#4 Real Power

141 14 4
                                    

Skylor aveva radunato il gruppo dei Maestri Elementali, comunicando le due coppie che si sarebbero sfidate il giorno seguente.
"Ombra sfiderà il Fuoco domani." Disse. Kai guardò Shade, ridacchiando. "Sembra proprio che ti abbiano accontentato!" Scherzò, memore della minaccia che l'uomo gli aveva tirato. Sperare di sfidarlo. "Sembra così!- Concordò il Maestro dell'Ombra -Ma le cose cambiano. Giocherò pulito!" Entrambi tornarono a rivolgere la propria attenzione su Skylor. "La seconda coppia!- Continuò la Maestra dell'Ambra -Si sfiderà nel pomeriggio. Sarò composta da Terra e Metallo! Se ci sono problemi o domande, non esitate a farle!"
Valery si fece spazio, tirando volutamente una gomitata a Yoru. "Sì, io ne ho una!- Esordì, indicando la ragazza alle sue spalle. -Questa qui, che potere ha? Tutti sappiamo tutti i poteri, tranne il suo!"

"Perchè non le lo chiedi tu stessa?"
"Credo invece che non ne abbia nessuno e sia qui come infiltrata!"
"Smettila, non sai di cosa parli!"

Yoru rise, alle spalle della Maestra del Veleno. "Non ti scaldare, Sky!- Disse -Se ne avrò l'occasione le mostrerò le mie abilità. Dopotutto quando mai potrebbe capitarle di scontrarsi con un potere come il mio?"
Suonava da spacconi. Yoru se ne rese conto, ma non le importava.
Voleva cancellare definitivamente il sorriso di Valery dal suo viso e comunque nessuno, tranne Skylor, era a conoscenza del suo Potere Elementale.
Desiderava ardentemente spaccare la testa a Valery, ma sapeva che era sbagliato e questo pensiero la frenava, seppur con difficoltà. "Un potere come il tuo?- Ripetè la Maestra del Veleno -Credi di essere speciale, rispetto a chiunque altro qui dentro?"
Yoru scosse il capo. "Non speciale.- La corresse -Solo mortalmente pericolosa! Il mio potere non è una cosa innocua, come nessuno dei nostri! Siamo tutti speciali qui dentro e non capisco perché dobbiamo darci battaglia, Valery. Non siamo diversi, l'uno dall'altro, abbiamo tutti una caratteristica che ci rende diversi!"
La Maestra del Veleno arricciò il naso.
Skylor guardò gli altri Maestri, ma soprattutto Yoru, fiera del discorso che aveva appena fatto.

"Erano parole molto belle!" Skylor e Yoru sedevano nel cortile del tempio.
La luna splendeva alta nel cielo e tutto attorno a loro, era silenzioso.
Fatta eccezione per il mormorio dell'oceano e il canto dei grilli. "Sono piaciute davvero a tutti quanti!" La Maestra dell'Antimateria sorrise. "È stato davvero carino."

"Chi?"
"Griffin, a difendermi. Sono anni che nessuno non lo fa più."
"Alcuno dei Maestri hanno provato sulla loro pelle cosa significa essere odiati, da chi dovrebbe in realtà amarti. Uno è proprio lui. Non ti racconterò la sua storia, non sarebbe corretto e non sono io che te lo devo dire."
"Non c'è problema...lui non sa la mia storia, io non chiedo di sapere la sua."

Skylor sorrise. "Se mai Valery ti sfiderà, mostrale chi comanda...senza farle troppo male!" Le fece un rapido occhiolino e tornò a guardare la luna.
"Valery ha sempre avuto ciò che voleva quando lo voleva.- Disse la Maestra dell'Ambra, dopo qualche secondo di silenzio -Ha sempre avuto tutto, i genitori la adorano. Lei dice che tu non hai nulla a che fare con noi, ma la sola estranea, per alcuni aspetti, è lei. Senti, non dovrei dire una cosa simile, ma...Neuro mi ha detto che lo pensano tutti, ma dopo ciò che ti ha detto Valery, ha acceso un fuoco in tutti loro. Sono stai avversari, ma non si sono mai insultati davanti a tutti. Non è una cosa che accettano!"
Nella sua stanza, Valery si trovava nel bagno. L'acqua scrosciava rumorosa dal rubinetto del lavello. La Maestra del Veleno si stava lavando con energia entrambe le braccia. Il fondotinta color carne, colava sul fondo di ceramica del lavandino. Si risciacquò le braccia e afferrò un asciugamano di spugna, bianco.
Dopo una rapida asciugata si rimirò nello specchio. Le braccia erano arrossate, a causa dell'acqua gelida.
Sul braccio sinistro figurava un drago sputafuoco. Sul destro era disegnata con semplicità, una spirale.
Spense la luce del bagno e si distese sul materasso.
Ridacchiò, guardando il soffitto. "Non credo confesserò mai il mio vero potere."
Si girò sul fianco e si addormentò.

Scusate se il capitolo è corto

Ninjago - Be AntimatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora