Griffin e Yoru rientrarono nella stanza del Maestro della Velocità, dopo aver passato qualche ora seduti sopra il tetto.
Il temporale non accennava a calmarsi, ed era diventato se possibile, ancora più violento.
Griffin posò la felpa fradicia su una sedia e si cambiò gli abiti, di fronte alla ragazza. Non gli importava che lo vedesse. Stava bene con lei, questo era tutto.
Indossò una t-shirt bianca e dei pantaloncini rossi. La Maestra dell'Antimateria gli sorrise e gli si avvicinò. "Se hai bisogno, di qualunque cosa sai dove trovarmi.- Gli posò un bacio sulla guancia -Buonanotte, Griffin."
Fece per uscire dalla porta. "Aspetta!- Il castano le prese la mano e arrossì -Ti...ti andrebbe di dormire qui, con me?"
La più giovane lo guardò sorpresa, ma annuì. "Mi piacerebbe molto.- Poi guardò ai suoi piedi -Vado a darmi un'asciugata, a meno che tu non voglia un acquario in camera."
Scivolò fuori dalla stanza e si diresse nella sua.
Ritornò dopo qualche minuto, con indosso una maglietta nera e degli shorts di cotone, viola.
"Sei...sei bellissima." Mormorò Griffin posandole un bacio in fronte. "Anche tu."
Il castano si sfilò gli occhiali da sole e li posò sul comodino, in parte al letto, e scivolò sotto la coperta, bianca, con una linea rossa nel centro, che la tagliava per il largo.
Yoru si infilò al suo fianco.
L'uomo si rannicchiò più vicino a lei, nascondendo il viso nel suo collo.
La Maestra dell'Antimateria lo avvolse con le braccia, stringendolo e gli baciò la fronte, arrossendo lievemente.
Griffin faceva tanto lo spaccone, seppur simpaticamente, si atteggiava da so-tutto-io e scherzava su tutto, ma era dolce, in fondo ed era sensibile, una cosa che faceva impazzire Yoru.
Amava far scorrere le proprie dita, tra i capelli umidi del castano.
Fece scivolare l'indice lungo la sua guancia, il collo.
Griffin le prese la mano e la tenne a sé, come un bimbo farebbe con un orsacchiotto di pezza.
Yoru sapeva come si sentiva.
Sapeva cosa provava, dopo ciò che gli era stato detto da Valery.
Lo sapeva, perchè le era capitato più volte.
Si sentiva vulnerabile.
Un bersaglio, sotto migliaia di coltelli.
Ogni colpo, apriva un taglio profondo, difficile da richiudere.
Le gocce di sangue scivolavano lungo il corpo, seccandosi.
E se le ferite si richiudevano, restavano le cicatrici.
Griffin voleva tanto parlare con lei, di qualunque cosa.
Lasciarsi alle spalle quella serata, dimenticare ciò che era stato.
Ma sapeva che non era possibile, in alcun modo lo avrebbe dimenticato.
Poteva solo rendere il dolore meno intenso, con la vicinanza di Yoru.
Voleva sentire la sua presenza.
Solo lui e lei.
Nessun altro attorno a loro, abbracciati in un infinito silenzio, rotto dal battito del loro cuore.
Turner sentiva le palpebre pesanti. Ma non voleva dormire. Voleva vederla, guardarla anche senza dire nulla. Perdersi nei suoi occhi scuri.
Ma era stanco, sentiva la presa del sonno su di lui, afferrarlo, trascinandolo verso un bivio di incubi e sogni.
O forse di nulla?
Gli sarebbe sembrato di chiudere gli occhi e di riaprirli, dopo appena qualche secondo?
Lo avrebbe preferito agli incubi, ma non a un qualunque sogno, anche assurdo.
La Maestra dell'Antimateria lo guardò, mentre si addormentava, la bocca socchiusa, addossato a lei.
Yoru si addormentò al suo fianco, stringendolo dolcemente al suo petto.
"Ti amo, Griffin."
Sussurrò al suo orecchio, prima di scivolare anche lei nell'abbraccio del sonno.
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Ninjago - Be Antimatter
FanfictionSkylor, la Maestra dell'Ambra, riunisce i Maestri Elementali per un Torneo. Tra loro invita anche un'amica d'infanzia, Yoru, Maestra dell'Antimateria. Ragazza forte, ma dal carattere instabile.