#17 Escape

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"CLOUSE, TI PREGO SMETTILA! NON FARGLI MALE, TI PREGO! TI PREGO!"
Lo Stregone Oscuro rise, mentre guardava Shade urlare davanti ai suoi occhi e contorcersi, per sfuggire alla presa delle quattro braccia di Samukai.
"Non sarei costretto a farlo.- Disse placido l'uomo dai capelli lunghi -Ma lui, se ben ricordi, ha letto la mia mente. Senza il mio permesso. Un gesto sgarbato, non credi anche tu? È una violazione e io, oggi, mi prendo il diritto di punirlo come meglio credo."
Shade cercò di trattenere le lacrime, mentre veniva costretto a guardare Kozu che si avvicinava a Neuro.
Nè Skylor, nè Tox potevano fare qualcosa. Erano bloccate da un incantesimo che Clouse aveva lanciato loro.
Il Generale bloccò al muro il Maestro della Mente. I suoi occhi rossi, trafissero quelli color nocciola di Neuro. "Come ho detto, Maestra dell'Ambra- Disse rivolto a Sky -È un sogno per quelli come me!"
Con un ringhio, colpì con uno schiaffo al volto il Maestro. Le sue nocche di pietra tagliarono la pelle sulla guancia e il colpo fu forte, tanto da scaraventarlo a terra. Neuro si lasciò scappare un gemito di dolore.
"C...Clouse, ti prego...- Il Maestro dell'Ombra cercò di smuovere il cuore inesistente dello Stregone -Ti supplico, non fargli male...ti prego...Chen non lo avrebbe permesso nel suo torneo."
Clouse lo guardò, sghignazzando. "Ti sembra che questo sia il torneo del mio Maestro?- Chiese sarcastico -Ti sembra di essere nelle condizioni di darmi ordini?"
Sorridendo si avvicinò a lui e lo guardò negli occhi, le braccia incrociate dietro la schiena. "Sei davvero patetico." Gli sputò negli occhi e si voltò.
Kozu fece scivolare la lama di un coltello, sul collo di Neuro. "Ora ti taglio la gola e mi bevo il tuo sangue." Sibilò.
Neuro si coprì il volto con le mani, tremando terrorizzato. "Ti...ti prego, non farlo..."
Kozu lo squadrò per qualche secondo. Poi scoppiò a ridere."Sai, voglio divertirmi, prima di ucciderti." Afferrò il Maestro per il davanti della maglia e lo scaraventò alle proprie spalle, ringhiando, e facendolo sbattere contro le sbarre della cella.
Neuro colpì violentemente le sbarre di ferro e scivolò a terra, cercando di respirare, in maniera regolare. Tossì, sputando saliva e sangue al suolo, incapace di rimettersi in piedi. Vide, con la coda dell'occhio, il Generale di Pietra avvicinarsi a lui, giocherellando con il coltello.
"Ti...ti prego...non farmi male..." Kozu lo guardava mentre, terrorizzato, si rannicchiava in mezzo alla polvere, cercando di sfuggirgli. Forse, voleva farsi piccolo per non essere preso. Il Generale gettò a terra l'arma, conficcandola nel terreno, accanto alla testa del Maestro della Mente. Poi, saltò sul suo polso e lo gettò da parte, ignorando l'urlo di dolore dell'uomo. "È stato divertente. Buona serata." Samukai lasciò la presa su Shade e questo si gettò immediatamente accanto al suo amore, mentre Clouse liberava le due Maestre e se ne andava, assieme ai due Generali.
"Hey, Neuro...guardami.- Gli accarezzò il viso e gli asciugò il sangue -Va tutto bene...è finita. Tutto bene."
Il più vecchio posò gli occhi su di lui. "Shade...mi fa male...credo mi abbia rotto il polso..."
Il più giovane gli baciò il dorso della mano ferita. "Finirà, tutto questo, te lo prometto." Neuro gli sorrise e strinse la sua mano, portandosela alle labbra e baciandolo fra le dita. "Lo posso aggiustare!- Sky si avvicinò ai due uomini. -Una volta ho urtato Clouse. So che non è un elemento, ma in qualche modo, ho appreso le sue Arti Oscure."
Iniziò a compiere degli ampi cerchi con le mani, sopra la mano del Maestro della Mente. Neuro sentì prima caldissimo e poi freddissimo, poi nulla. Non sentiva più l'osso scheggiato e dolorante. Stava bene. Appoggiandosi alla ragazza, riuscì a mettersi a sedere. "Grazie, Skylor." La rossa le sorrise.
"Sky! Sky, girati!" La Maestra dell'Ambra si voltò e il suo cuore fece una capriola. Kai era in piedi davanti a lei, oltre le sbarre. Dimenticandosi di tutto e tutti gli corse incontro. "Kai!- Stentava a credere a ciò che vedeva -Oh, Dio, sei qui davvero! Temevo non saresti venuto!"
Il Maestro del Fuoco le sorrise dolcemente e le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Perchè?- Chiese -Sono un Ninja. Un Ninja non lascia i compagni indietro. Dovresti saperlo ormai!"
Un cigolio metallico e la porta della cella si aprì. Ronin gettò da parte un filo di ferro arrugginito. Subito, la Maestra dell'Ambra, scivolò fuori e corse verso Kai, gettandogli le braccia al collo e posandogli un bacio sulle labbra.
Il castano intrecciò le dita tra i capelli color rubino della ragazza, gli occhi chiusi, assaporando ogni centimetro delle labbra di Skylor. "Ti amo, Sky.- Sussurrò il Maestro del Fuoco -Avevo paura di non trovarti. Di perderti."
"Mi dispiace interrompere!- Esordì Ronin, aiutando Neuro ad uscire dalla cella -Ma consiglierei di levarci di torno, prima che arrivino guai seri! Ho un posto dove andare, a Ninjago."
Tutti seguirono il ladro, fuori dalla prigione, senza proferire parola, senza fare domande.
Rischiarono più volte di venire scoperti ad evadere ma quando furono all'esterno, si gettarono a rotta di collo verso la città, sognandola come un miraggio lontano.
Ma quando giunsero, i loro cuori sprofondarono e solo Cole riuscì a parlare: "Oh, Cristo santo!"

Ninjago - Be AntimatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora