Il sole picchiava su di loro, con forza nonostante fosse presto.
Shade fronteggiava Neuro, apatico come fosse stato morto.
Indifferente al terrore del secondo.
Quando Skylor diede inizio alla battaglia, gli si scagliò contro, rapido come una faina.
Scivolò alle sue spalle, afferrandolo per il collo e stringendo con forza, bloccandogli il respiro e trascinandolo con sè sul pilastro centrale. "Ti vedono tutti, da qui.- Sibilò il Maestro dell'Ombra -Non reagire. Fammi fare bella figura!"
Neuro boccheggiava. Il suo volto era paonazzo, gli occhi strabuzzati, fuori dalle orbite e la bocca socchiusa, nel disperato tentativo di catturare una minuscola particella di ossigeno, per non soffocare, mentre le sue labbra si tingevano di viola.
Shade lo spinse in ginocchio e lasciò la presa.
Neuro si ritrovò carponi ad ansimare e tossire. Un filo di saliva gli colava dalla bocca, fino alla superficie del pilastro.
Le dita del secondo Maestro attraversarono i suoi capelli, afferrandolo saldamente molto vicino al cuoio capelluto.
"Hai il mio rispetto, Neuro!- Sibilò al suo orecchio -Spero si ricorderanno di te!"
Gli sbatté il volto sulla superficie dura.
Il setto nasale si spezzò e il sangue schizzò ovunque, finendogli in bocca.
"Perchè non reagisce!?" Sbraitò Yoru, mentre osservava la scena del Maestro dell'Ombra che spingeva quello della Mente giù dal pilastro, tra la tensione generale.
L'uomo dai capelli bianchi e neri, colpì il bordo di un blocco con la nuca, aprendo un taglio nella pelle e scivolando in mezzo alla polvere, lasciandosi una scia rossa alle spalle.
Sky, Griffin e quasi tutti volevano scendere ad aiutarlo. Ma rimasero fermi, sconvolti.
Shade piombò rapido davanti a Neuro, lo tirò in piedi.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Cinque.
Sei.
Sette.
Otto.
Nove.
Dieci pugni andarono a segno, sul volto del più vecchio, allo stomaco, sulle braccia. Ovunque ci fosse da colpire.
Gli occhi bianchi di Shade, trapassarono quelli scuri di Neuro.
Il destro gonfio. Il sopracciglio sanguinante e il labbro spaccato.
Un mare di sangue sul suo viso.
Poi, lentamente, da bianchi divennero grigi, poi sempre più scuri, fino a tornare color nocciola.
Tornò il colore e tornò lui.
Si ritrovò uno spettacolo angosciante. Ed era stato lui a causarlo.
Stringeva tra le mani i baveri dell'abito di Neuro che, mezzo svenuto, cercava disperatamente di parlargli.
"No...no, no, no..." D'istinto, l'uomo lasciò la presa, guardandolo cadere nella polvere, svenuto. Distrutto, stremato. Massacrato.
L'urlo di disperazione che lanciò il Maestro dell'Ombra, fece tremare le ossa di tutti.
Mozzò il fiato ai presenti.
Chiuse i loro stomaci.
Bloccò la realtà, in un loop infinito di quelle urla.
Era debole. Incapace di restare in piedi, ancora a lungo.
Si sentì cadere, in ginocchio nella polvere, tremava e i suoi occhi assistevano ad un incubo, pregando non fosse reale, mentre due persone, lo aiutavano a rimettersi in piedi. "Shade guardami!- Il Maestro dell'Ombra voltò la testa in direzione di Yoru e Griffin, che lo sostenevano sull gambe. -Non è stata colpa tua."
Sostenere quello sguardo era forse la cosa più difficile da fare.
Occhi gonfi, rossi. Lucidi che vomitavano lacrime su lacrime sul volto di un uomo che non capisce cosa sia successo, ma in qualche modo è stato lui a causarlo.
Terrorizzato.
Spaventato per le condizioni dell'altro, spaventato perché non ha idea di cosa sia successo. Spaventato, perchè l'altro potrebbe allontanarlo da sè.
Ash sollevò, senza alcuna fatica, Neuro dal suolo, facendo il percorso inverso e riportandolo al tempio, correndo, quasi.
"Vieni con me!" Il Maestro del Fumo seguì Skylor attraverso una porta. Era una stanza come le loro. In perfette condizioni, un letto dalle coperte rosse e una finestra erano le sole cose presenti. Ash posò, delicatamente, Neuro sul materasso, allontandosi di un passo. "Sky...- Shade la guardò, piangendo -Lascia che lo aiuti...ti prego lasciami curarlo...lascia che rimedi al mio errore."
Ma la Maestra dell'Ambra scosse il capo e indicò Yoru. "Lei resterà con lui.- Disse seria, la voce rotta dal pianto -Tu vieni con me."
Shade la guardò e la seguì, rassegnato.
La stanza si svuotò e i soli restanti furono Neuro e Yoru. Griffin le portò il kit del pronto soccorso, una bacinella di acqua tiepida e qualche asciugamano.
Poi anche lui se ne andò, chiudendo la porta.
Yoru inzuppò uno degli asciugamani nell'acqua, passandolo sul volto di Neuro, ripulendolo dal sangue, ancora fresco e dalla polvere.
Dopodiché, esamino le condizioni delle ferite.
Richiuse con ago e filo la ferita sul sopracciglio e sul naso.
Per raddrizzare il setto rotto, dovette forzarlo manualmente, udendo un lieve crick quando lo smosse.
Il labbro spaccato non era grave. Sanguinava parecchio, ma non le sembrava ci fosse bisogno di punti di sutura.
Non poté fare nulla per i lividi sparsi ovunque e per l'occhio nero, del Maestro della Mente.
C'era ancora un taglio da sanare.
Quello sulla nuca.
"Serve aiuto?" Turner le si avvicinò e le posò un bacio sulla testa. "Sì, in realtà.- Ammise la ragazza -Devi riuscire a tenerlo seduto."
Il castano annuì ed eseguì e, dopo qualche minuto, anche quel taglio fu chiuso e fasciato.
I due Maestri uscirono dalla stanza, permettendo all'uomo di riposare da solo e si recarono da Sky e Shade, appartati in un angolo dell'atrio a parlare.
L'uomo balbettava, cercando di parlare, ma senza riuscire a pronunciare una singola parola intera.
Sky cercava di calmarlo, le mani posate sulle spalle dell'altro, manteneva lo sguardo sulle sue labbra, per concentrarsi sulle mezze parole che scappavano, avrebbe mentito.
Ma la realtà era ben diversa.
Non sarebbe riuscita a rimanere calma, davanti allo sguardo del Maestro dell'Ombra.
Stralunato, gli occhi sbarrati, rossi.
Continuava a piangere e tremare. Tanto che a momenti, non riusciva a reggersi sulle sue stesse gambe.
"Sky...non so...cosa è successo...io non lo so...ti...ti prego...quando si sveglierà..."
Le mani di Shade tremavano violentemente. Il suo petto si alzava e abbassava rapido e il suo cuore sembrava volesse schizzare fuori dal suo petto. "Shade, ora calmati. Per favore. Non è colpa tua, non eri in te. È successo qualcosa, lo hanno capito tutti. Lui lo sa, lo ha visto.""Mi odierà..."
"No. Non è vero...vai da lui. Parlagli..."
"Non può sentirmi..."
"Può sentirti...davvero. È svenuto, non è morto."
"Non...non posso farlo...non ci riesco...digli che mi dispiace, per tutto."
"Parlagli. Fai quello che vuoi, ma prima parlagli, dannazione!"Shade si arrese e seguì Sky nella stanza dove era ricoverato il Maestro della Mente.
La ragazza dai capelli rossi rimase in piedi sulla porta, Shade simise seduto sul materasso, in parte a Neuro.
Lo guardò. Immobile.
Gli occhi chiusi e il respiro lento.
Il Maestro dell'Ombra intrecciò le dita fra i capelli del Maestro della Mante, accarezzandoli piano, come se temesse di ferirlo.
"Hey...Neuro, ascolta.- Mormorò -Mi dispiace...per quello che ti ho fatto...io non sapevo cosa stesse succedendo."
Prese un profondo respiro, incapace di trattenere le lacrime. "L...la verità è che non...non so mai cosa sta succedendo...ho sempre paura di sbagliare, qualcosa. Ho paura di farti stare male e...perderti per sempre. Sei...sei la cosa migliore che mi sia mai accaduta e...non voglio rovinare tutto quanto."
Si chinò verso di lui e gli posò un bacio sulla fronte. "Non voglio perderti...tutto ma questo no."
Posò per qualche secondo la sua fronte a quella dell'altro, accarezzandogli i capelli, con le lacrime che gli bagnavano le guance. "Ti...ti amo..."
Lo baciò nuovamente e uscì dalla stanza, assieme a Skylor. "Stai bene?" L'uomo annuì, si asciugò gli occhi e tirò un profondo respiro, prima di avviarsi verso la sua stanza. "Hai...hai davvero intenzione di andartene?"
L'uomo non rispose e, dopo qualche minuto, la Maestra dell'Ambra lo guardò attraversare l'atrio, con il borsone in mano.
Uscì dal tempio e scomparve, grazie ai suoi poteri.
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Quella sera, nessuno scese a cena. Yoru si occupò di Neuro, sostituendo la garza bianca sulla testa, ora macchiata di sangue.
Lo guardò per qualche secondo. La luce della luna, che filtrava dalla finestra lo colpiva direttamente sul volto.
"Ouch...che...che è successo?"
Neuro aprì il solo occhio sano di cui possedeva. "Dov...dov'è Shade? Gli voglio parlare..."
Yoru lo guardò e deglutì. "Lui...mi ha detto di dirti che gli dispiace, per tutto."
Neuro la guardava confuso, senza capire. "Cosa intendi? Dov'è?" Si mise a sedere. "Neuro, ascoltami...." L'uomo scosse la testa. "Dimmi solo dov'è!?""Neuro, lui se n'è andato!"
"Cosa vuol dire..?"
"È andato via...non so dove. Ha solo detto di dirti che gli dispiace."Il Maestro della Mente la guardava sconvolto, con gli occhi lucidi. "Perché..?" Yoru gli posò la mano sulla spalla. "Perchè dopo ciò che ti ha fatto, temeva tu non lo avresti più amato."
Neuro si coprì il volto con le mani.
"Mi dispiace..." Neuro iniziò a piangere a singhiozzi. "T...ti prego...- Sussurrò tra le lacrime -Fallo tornare...riportalo qui. Ho bisogno di lui..."
La ragazza sospirò e si morse la lingua, per controllare al meglio il tono della voce, in modo che non apparisse troppo spezzato. "Te lo prometto. Lo riporterò da te."
Detto ciò, uscì dalla stanza, chiudendo la porta.
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Ninjago - Be Antimatter
أدب الهواةSkylor, la Maestra dell'Ambra, riunisce i Maestri Elementali per un Torneo. Tra loro invita anche un'amica d'infanzia, Yoru, Maestra dell'Antimateria. Ragazza forte, ma dal carattere instabile.