Quanto poteva essere cupa la notte?
Pioveva, le strade erano vuote e il silenzio si perpetrava tetro nella fabbrica abbandonata.
Ronin dormiva da solo, nell'ufficio, rannicchiato come un bimbo, avvolto in una coperta logora e rovinata.
Una lieve brezza fredda, gli accarezzò gli zigomi. "Ron..." Il ladro aprì gli occhi e si mise seduto. Si guardò attorno e sollevò le sopracciglia. "M...Morro..?" Il fantasma dai capelli neri stava in piedi davanti a lui, un sorriso accennato. Si tormentava le mani e dondolava avanti e indietro. "Che cosa vuoi?- Domandò Ronin, la voce impastata dal sonno -Sei qui...per torturarmi ancora..?" Il fantasma scosse io capo e gli si avvicinò. "No.- Si mise seduto accanto a lui -Non voglio farti male. Non te ne farei mai. A nessuno di voi. I casini in cui vi ho messi, era perché ero arrabbiato. Ma ora, sono qui per un altro motivo."
Il castano inclinò la testa. "Perchè sei qui?" Morro gli scostò dal viso un ciocca di capelli. "Secondo te?"
Ronin gli afferrò il polso. "Dimmi cosa vuoi, o ti spacco i denti!"
Il più giovane sollevò le sopracciglia. "Saresti davvero in grado di farlo? Non mentire a te stesso, non mi faresti mai del male!"
Il ladro rafforzò la stretta. "Non c'è niente che non farei, dopo quello che mi hanno fatto.- Sibilò, con uno sguardo di fuoco -E tu non sei escluso, moccioso!"
Il sorriso sul viso di Morro scomparve, lasciando il posto ad un espressione do tristezza. "Mi dispiace...- Disse, mentre l'altro lo lasciava e si stringeva nella coperta, voltando la testa -Non avrei mai voluto che ti facessero del male. Ron...""NON CHIAMARMI COSÌ! OGNI VOLTA, CHE PROVO A FIDARMI DI TE, RISCHIO DI MORIRE! IL PATTO CHE ABBIAMO FATTO CON L'ARCIERE DELL'ANIMA E ORA QUESTO! MI HAI STUFATO, NON SONO UNA BAMBOLA DA CRASH TEST!" Ronin respirava in fretta, infuriato con il fantasma. "Io ho trent'anni e ne dimostro cinquanta, ma tu avrai anche ventisei anni, ma sei veramente un bambino."
Il fantasma abbassò la testa. "Mi dispiace...non era mia intenzione, te lo giuro."
Soppresse un singhiozzo. "Non pensi mai alle conseguenze di ciò che fai, vero?" Morro arrossì, a quella domanda e scosse il capo. Il ladro scosse il capo, ridendo sarcastico. "Non ci cascherò, anche questa volta.- Disse piano -Sparisci."
Il più giovane rimase immobile a guardarlo. La bocca socchiusa. "N...non stai dicendo davvero..?""Ti ho detto di andartene!"
"Ronin, ti prego..."Il castano si alzò e si portò davanti al fantasma. "La vedi tutta questa merda!- Sbraitò, alludendo alle medicazioni fatte -Lo vedi che è colpa tua?"
Morro gli si avvicinò. "No.- Ronin alzò un sopracciglio -Non vedo che è colpa mia...vedo che Clouse sta controllando tutti quanti, con quel libro di merda. E se io non ti sto ammazzando ora, è perchè ho fatto finta per tutto il tempo.""Sei rimasto a guardare, mentre mi torturava!"
"Non potevo far saltare la mia copertura."Il ladro impiegò qualche secondo a metabolizzare, poi socchiuse la bocca. "Ti divertivi." Sussurrò.
"No, non mi divertivo..."
"Controlli i cazzo di fantasmi, potevi fare qualcosa! Inventarti una scusa per...sai cosa? Chissene frega!"Il fantasma sospirò. "Mi dispiace..." Gli posò un bacio sulla guancia e se ne andò.
---------
"Tutto bene?" Yoru raggiunse Ronin, quche minuto dopo che Morro se ne fu andato. Il castano la ignorò, con lo sguardo puntato a terra.
"Stai...stai piangendo?" Alludeva agli occhi gonfi, rossi e lucidi di Ronin, che ancora rifiutava di puntare su di lei. "Avete litigato.- Affermò la Maestra dell'Antimateria -E lui ti manca."
Ronin si lasciò scappare un singhiozzo. "Sì, mi manca...- Ammise -Non...non volevo mandarlo via...""Ho fatto così anche io. Per colpa di Valery, aveva stregato Griffin, per metterci uno contro l'altro. Gli ho tirato due schiaffi e adesso...va tutto bene." Il castano scosse il capo, sbuffando. "Non era sotto incantesimo.- Disse -Ha detto che...non voleva far saltare la sua copertura. È rimasto a guardare mentre..." Yoru lo fermò. Sentiva quanto gli facesse male ricordare. "Perchè non gli parli?- Domandò la più giovane -Chiarisci questa cosa, con calma, assieme a lui."
"E come faccio..? L'ho mandato via...se non volesse tornare, lo capirei."
"Cercalo, provaci!"
"Non posso uscire, non riesco a muovermi!"La ragazza gli sorrise. "Te lo vado a cercare io, è quello che cercavi di chiedermi?"
Ronin annuì, diventando rosso. Yoru sorrise. "Vado a cercarlo."
Attraversò rapidamente la fabbrica e uscì all'aperto.
Aveva iniziato a piovere. Prima piano, poi sempre più forte, se avesse urlato, nessuno avrebbe sentito. Scavalcò la recinzione e si lasciò cadere sul marciapiede sottostante, con un suono secco. La pioggia si infiltrava nei suoi vestiti, infradiciandola completamente.
"Demonio, ladro..." Sussurò la ragazza, guardando la torre davanti a sè. Un enorme drago viola, aleggiava attorno ad esso, emettendo versi striduli, ma allo stesso tempo raccapriccianti. "Vuoi veramente andare in giro da sola, piccola ninja?" La voce melliflua di Nadakhan si fece strada fino alle sue orecchie, accompagnata dallo stridio delle katane di Cryptor e il respiro pesante di Kozu. E prima che se ne accorgesse, Yoru si ritrovò circondata da tre dei più pericolosi bastardi che ninjago avesse mai visto.
Il Djinn si avvicinò a lei sollevandole il viso. "Sai, quasi mi dispiacerà fare del male al tuo bel visino!" Yoru ringhiò e gli rifilò un pugno dritto negli incisivi. Il capitano soppresse un gemito e sputò un dente d'oro a terra. "Piccola insolente!- Sibilò, sguainando la sciabola -Quello che ho fatto al tuo amico, non sarà niente, in confronto a ciò che farò a te!""Mi farai sudare e basta, figlio di buona donna!"
"Non riderai ancora a lungo, bimbetta!"Yoru saltò. Alta. Sopra le loro teste e nella discesa, colpì il Djinn sulla testa con un calcio. Quando fu a terra, corse via, inseguita da Kozu e Cryptor.
I proiettili laser, che le sparava contro il Generale nindroide, la lisciavano ogni volta. Yoru evitò una barricata di auto bruciate e si infilò in un buco nel muro di una panetteria abbandonata, ma stranamente ancora in piedi.
Si nascose dietro il bancone rovesciato e guardò i due Generali passare di corsa lungo la strada.
"Ma porco..." Yoru si lasciò scappare una mezza bestemmia, verso il Primo Maestro di Spinjitzu. "Vuoi davvero morire, eh?" Morro scivolò verso di lei e si mise seduto. Yoru sobbalzò e si mise in guardia. "N...non voglio farti male!- Il fantasma mise le mani avanti -Davvero!""Sei Morro?"
"Beh, sì...e tu chi sei?"
"Un'amica di Ronin!"Il ragazzo sentì il battito cardiaco accelerare il suo ritmo. "Sta...sta bene?"
La Maestra dell'Antimateria incrociò le braccia e sollevò un sopracciglio. "Secondo te come può stare?- Domandò seria -Una persona che per più di una settimana ne ha subite di tutti i colori, scopre che potevi fare qualcosa e non lo hai fatto?""Ci avrebbero uccisi entrambi!"
"Mh...comunque non sono qui per farti la predica, ma lui ti cerca. Quindi, alza il culo e vai da lui, ectoplasma!"Morro si alzò in piedi. "Non ti posso lasciare qui!- Esordì tendendole la mano -Andiamo assieme!" Yoru sorrise. "Va bene, ma non ti prenderò la mano!"
Assieme al fantasma attraversarono il buco, ritrovandosi in strada.
STAI LEGGENDO
Ninjago - Be Antimatter
FanfictionSkylor, la Maestra dell'Ambra, riunisce i Maestri Elementali per un Torneo. Tra loro invita anche un'amica d'infanzia, Yoru, Maestra dell'Antimateria. Ragazza forte, ma dal carattere instabile.