#19 Yoru

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"Rilassati, andrà tutto, perfettamente bene. Se tu mi dici ciò che voglio sapere, non ti farò TROPPO male. Ma se non collabori, dovrò usare misure drastiche." L'occhio buono di Ronin era fissato sul volto di Nadakhan. La sua voce innaturale, gli rimbombava nei timpani, facendogli accapponare la pelle e gelandogli il sangue nelle vene. "Non avrai alcuna informazione da me." Sibilò il ladro. Con una forza inaspettata, il Djinn lo afferrò saldamente per il collo e lo sollevò sopra la testa. "Ronin, i ninja non vinceranno, non questa volta."
Parlava placido, ma la sua stretta mortale, impediva il passaggio dell'ossigeno, nei polmoni dell'uomo. Il volto era rosso, a causa della pressione del sangue. Aveva la lingua gonfia e gli occhi fuori dalle orbite. Nadakhan sorrise, sghembo. Poi lo lasciò cadere a terra, con un tonfo. Una nuvola di polvere si alzò dal suolo, dissolvendosi nell'aria.
Il Djinn giocherellò con una misericordia, mentre i colpi di tosse della sua vittima, rimbombavano per tutta la stanza. "Dimmi dove si trovano i ninja e io ti lascerò andare." Sussurrò mellifluo, afferrando il ladro per i capelli. "D...dovrai uccidermi..." Mormorò questo, sfinito.
Con un ringhio, il Capitano del vascello della Sventura, gli fece sbattere il volto a terra. Ronin sentì il setto spezzarsi e il sangue colargli fino in bocca, sul mento e da lì gocciolare a terra. Era un sensazione spiacevole. Il liquido caldo, denso e appiccicoso si impastava con la polvere, finendogli in bocca. "Ultima possibilità.- La lama fredda del pugnale gli accarezzò il volto, molto vicino all'occhio -Dove sono i ninja?"
In tutta risposta, il castano gli sputò un fiotto di sangue in faccia. Nadakhan trasalì e indietreggiò, ripulendosi la guancia. Poi respirò profondamente. "Quindi hai scelto.- Disse calmo -La morte."
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Yoru li guardava. Le braccia conserte e la testa inclinata da un lato.
"Stai bene?" Sky le si gettò al collo, abbracciandola. Ma la più giovane non ricambiò. "Dove sono il mirtillo e quell'altro?" Chiese, cupa. "A riprendere Ronin."
A quella risposta, Yoru impallidì. "Da soli!?" Lloyd annuì. "Purtroppo è così. È stata una loro scelta."
La più giovane si avvicinò ad Amza. "Tu chi sei?" Il piccolo si nascose dietro Lloyd. "Fantastico- Sbottò la giovane -Mi sembra di essere tornata alla mia gioventù."
Si voltò e scomparve in un cubicolo. Un ufficio. "Cosa diavolo ha!?" Karlof si avvicinò a loro, sotto il suo occhio destro c'era una piccola ferita, che Yoru aveva pazientemente ricucito. "È per Griffin.- Spiegò il Maestro del Metallo -Lei manca, ma lei no vuole ammettere. È anche arabbiata con Maestro veloce, anche se sa che no è colpa di lui."
Sky guardò tristemente Amza e poi la porta dove era entrata Yoru. Poi, si abbassò all'altezza del bambino. "Mi vuoi accompagnare a vedere come sta?" Il bimbo la guardò per qualche secondo, ma annuì e la prese per mano.

"Yoru.- Sky e Amza entrarono nel cubicolo -Ci sei?" La Maestra dell'Antimateria sedeva sulla scrivania, in parte alla parete, la schiena posata ad uno scaffale. "Cosa c'è?"
La ragazza dai capelli rossi le sorrise. "Volevo vedere come stavi.- Disse, avvicinandosi -E parlare con te."

"Sto bene."
"Sembri così...arrabbiata. Che cosa è successo? Sono anni che non ti vedo così."

Yoru aggrottò la fronte e saltò davanti a lei, spaventando a morte Amza. "Vuoi davvero sapere cos'è successo, Skylor?- Sibilò -Katlyn e Anna, sono morte. Va bene? Sono morte, tutte e due. Quindi sì. Sono arrabbiata, con me stessa. Sono arrabbiata, sono triste, non voglio vedere o parlare con nessuno."

"Io...non lo sapevo."
"Ora lo sai. E ti prego, fammi un favore, Sky."
"Sì, certo."
"Non andare lì fuori. Perchè a questo punto, io ho solo te."

La rossa socchiuse la bocca. Davvero? Pensava quello? E tutti gli altri? Shade, Neuro...Griffin!? Non erano niente per lei. "Ma...non è vero.- Esclamò -Hai tutti noi. Tutti combattono per tutti. Siamo una grande famiglia e tu ne fai parte!"
La più giovane si asciugò una lacrima. "Scusa, Sky." La rossa le sorrise, abbracciandola. "Non ti scusare. È colpa di Valery. Dobbiamo stare uniti."
Yoru sorrise. "Ci sono. Sono con voi." Spostò lo sguardo sul bambino. "Amza, come conosci questo posto?"
Il piccolo tirò su con il naso. "Ci entravo con i miei amici."
La Maestra dell'Antimateria annuì e uscì dalla stanzetta, raggiungendo il resto del gruppo.
Erano tutti sfiniti. Shade, Neuro e Tox avevano colonizzato i tre materassi smessi, abbandonati in un angolo della struttura. Tutti e tre dormivano. Kai aveva raggiunto Skylor. "Stai bene?" La strinse alle spalle, baciandole la guancia. La ragazza annuì, chiudendo gli occhi e lasciando che le dita del Maestro del Fuoco le accarezzassero i capelli. "Sto bene." Si limitò a rispondere questa.
Zane e Lloyd erano saliti su l'unico architrave ancora intatto, scrutando l'orizzonte per un ritorno da parte di Cole e Jay, assieme a Ronin.
Vegliarono fino a quando non ce la fecero più.
Erano le tre del mattino quando anche loro crollarono.
Ma non dormirono a lungo. Lo stridio del portone di ferro, li svegliò e davanti a loro, comparvero Cole e Jay.

Ninjago - Be AntimatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora