#32 EPILOGO

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Griffin stava da solo. In piedi, davanti alla statua costruita in onore di Yoru.
Per tutti le cose si erano sistemate.
Ronin, non si sa come, era risorto e tornato a Stiix, assieme a Morro.
Krux e Acronix erano scomparsi, senza dire una parola.
Cyrus Borg era tornato al lavoro a Ninjago City, che nel frattempo si era ripopolata. Un lieto fine per tutti, tranne che per lui.
Erano passate quasi tre settimane e ancora, non se la riusciva a togliere dalla mente.
Tutti erano andati avanti, andati oltre. Chi più, chi meno. Ma lui no.
La notte si svegliava in preda agli incubi, urlando.
Dal momento che viveva da solo, si riservava il diritto di piangere, perchè tanto nessuno lo vedeva e poteva giudicarlo.
Ma gli stava accadendo di nuovo e, prima di raggiungere il monumento, aveva visto con la coda dell'occhio una figura incappucciata alle sue spalle. Ma non gli interessava, se lo vedeva piangere. Anche perchè non poteva farci niente.
Lacrime correvano sul suo viso, rapide, in una gara a chi arrivava prima a terra.
I suoi occhi erano talmente rossi, da faticare a scorgerli dietro le lenti degli occhiali da sole.
"Perchè piangi?" L'incappucciato che aveva visto a pochi metri, si era fatto vicino a lui e gli aveva posato una mano sulla spalla.
Il castano non si voltò a guardarlo, ma rispose ugualmente. "La ragazza a cui hanno fatto il monumento, Yoru era...era la mia ragazza." Singhiozzò al pensiero della sua piccola ancora viva, sorridente. "Perchè?- Il tono dello sconosciuto parve confuso -Non lo è più?"
Griffin sentì un fuoco bruciargli nel petto. Ma ci arrivava? Lo capiva che era morta? Si alzò e si voltò a guardarlo, ma prima che potesse urlare qualunque cosa, si rese conto di chi aveva davanti. Sul suo volto si formò un'espressione di...confusione? Sorpresa? Nemmeno lui sapeva definirla.
"Yoru!?" Con le mani tremanti, sfilò il cappuccio dal capo dello sconosciuto, rivelando il viso della ragazza.
Una cicatrice partiva da sotto l'occhio destro e arrivava all'angolo della bocca.
"Sei viva!- La strinse a sè, con una forza che nessuno si sarebbe aspettato -Cazzo, cazzo, cazzo!" Le accarezzò il viso, senza staccargli gli occhi di dosso. "Come hai fatto?! Eri morta! Non c'era battito, è impossibile!" La più giovane lo zittì, posandogli un bacio sulle labbra, poi si staccò e spiegò. "Qualcuno, di cui non faccio il nome, ma si chiama Morro, mi doveva un favore!" Griffin iniziò a ridere e la strinse nuovamente a sè. "Perchè non sei tornata subito?" Domandò a bassa voce. "E come?- Chiese l'altra, accarezzandogli i capelli -Ero in coma, mi sono svegliata due giorni fa. Mi dispiace di averti fatto preoccupare!"
Il Maestro della Velocità scosse il capo. "Non mi hai fatto preoccupare, sono felice che sei qui. È questo che conta per me. E nient'altro!" Le posò un bacio in fronte e la tenne a sè, in silenzio.
Non c'era nulla da dire. Era tutto finito. E a loro stava bene così.

~The end~






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