#27 Glacier

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Erano tutti fuori dal labirinto.
Lloyd e Cole. Zane, Kai e Jay.
Il nindroide si gettò fra le braccia di Cole. "Stai bene?- Chiese, preoccupato -Non sei ferito, vero?"
Il Maestro della Terra scosse la testa e gli prese il polso, trascinandolo in disparte. "Ti devo parlare." Disse serio.
Zane sollevò un sopracciglio. "Di che si tratta?" Il Maestro della Terra deglutì e sospirò. "Sai, è...è da tempo che voglio dirtelo.- Balbettò, sentendo la voce incrinarsi -Ma...ho sempre avuto paura della tua reazione."

"Cole, di cosa parli?"
"Non è facile, quello che ti voglio dire, ma...tu mi piaci, Zane. No, anzi, ti amo."

Il Maestro del Ghiaccio rimase immobile qualche secondo. Cole temeva davvero che lo avrebbe respinto, rifiutato o peggio, allontanato da sè.
Ma invece, gli sorrise.
"Speravo impiegassi meno tempo, a capirlo." Scherzò il Nindroide.

"A...capirlo?"
"Cole, non ti sei mai fatto due domande? Quando ti ho preso la mano, quando ho lasciato che riposassi sulla mia spalla. Ora! Ti sono praticamente saltato in braccio, terrorizzato dal pensiero che fosse ferito. Quindi, direi di sì. Direi che anche tu mi piaci, anche io ti amo!"

Zane posò le labbra su quelle dell'altro Maestro Elementale, accarezzandogli i capelli. "Ti amo, Cole." Sussurrò al suo orecchio.
"Oh, Cristo..." Lloyd guardò davanti a sè.
Yoru era uscita dal labirinto. Il corpo di Ronin fra le braccia e un'espressione indecifrabile in volto.
Il sangue del castano, imbrattava i suoi abiti e la pelle delle sue braccia.
"Ronin...- Lloyd le si avvicinò -Cosa....che è successo?"

"Kozu. Clouse sapeva del nostro arrivo. Ci stavano aspettando."
"Dio santo..."
"Pensa a come la prenderà Morro."

I loro cuori mancarono un battito, in contemporanea. "Andiamo..." Silenziosi, come una processione religiosa, tornarono alla fabbrica.
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Skylor corse a chiamare Griffin e Morro, non appena vide Yoru e gli altri varcare la soglia della fabbrica.
La Maestra dell'Antimateria stava dietro a tutti, quindi Sky non aveva visto chi stringeva tra le braccia. "State bene?" "Avete il libro?" "Siete feriti?"
Troppe domande tutte assieme, ma a nessuno interessava davvero la risposta. Skylor si gettò immediatamente al collo di Kai, sollevata dal fatto che stesse bene, fatta eccezione per un piccolo taglio sulla tempia sinistra. "D...Dov'è Ronin..?"
Ecco. Quella era la domanda che tutti temevano.
La domanda che fu capace di congelarli tutti sul posto.
Fermare il loro cuore.
Gelargli il sangue.
Morro aveva fatto quella domanda, quasi timidamente e nessuno aveva intenzione di rispondere.
Ma andava fatto. Yoru prese un respiro profondo e si portò davanti a lui, stringendo il corpo privo di vita di Ronin.
L'urlo di disperazione che rieccheggiò nella fabbrica fu agghiacciante.
Fece tremare le ossa di tutti i presenti, fece saltare loro il cuore in gola e chiuse loro lo stomaco.
Il fantasma era crollato in ginocchio, piangendo a singhiozzi, davanti a Ronin. Yoru lo aveva posato ai suoi piedi e si era messa accanto a Griffin, questo l'aveva subito stretta a sè.
Morro accarezzò il viso del ladro, scostandogli una ciocca di capelli dal viso. Gli prese la mano e se la portò alle labbra. "Ron...- Sussurrò -A...Avevi promesso....avevi promesso che saresti tornato..." Cercò di sopprimere un singhiozzo, inutilmente.
Gli asciugò una goccia di sangue dall'angolo della bocca.
Il silenzio, la tensione erano talmente palpabili, da poter essere quasi capaci di tagliarli con un coltello. Neuro tremava come una foglia, stretto da Shade, che cercava di calmarlo, mentre cercava di non guardare.
"Morro...- Acronix, aiutato da Borg, gli si avvicinò -Forse ti posso aiutare."
Una piccola, minuscola scintilla di speranza si accese negli occhi del fantasma.

"C....come..?"
"Io e mio fratello controlliamo il tempo. Posso rallentare la deteriorazione del suo corpo. Avremo più tempo per recuperare il libro."
"L...lo faresti davvero..?"
"Sì, certo."

Morro dovette trattenersi dal saltargli al collo. Si allontanò e lo lasciò fare.
Acronix gesticolò qualche minuto sopra al corpo di Ronin. Il corpo del ladro venne inglobato in quella che sembrava una bolla d'acqua, dai riflessi azzurri.
"Questo ci darà un po'di tempo in più." Il Maestro del Tempo sorrise a Morro e si rialzò in piedi, a fatica a causa della ferita sul suo ventre. "Grazie, Acronix..." Il fantasma si sforzò di sorridergli e accarezzò i capelli del castano, con un sospiro.

La notte scese rapida. Acronix dormiva accanto a Borg, Griffin stringeva a sè Yoru, come se temesse di non trovarla il giorno dopo.
Shade accarezzava i capelli di Neuro, scosso e traumatizzato dagli eventi. Skylor e Kai so erano ritirati in un angolo del fabbricato, Cole e Zane passeggiavano per il cortile, tenendosi per mano.
Il Maestro della Terra avrebbe tanto voluto urlare di gioia, ma si trattenne, anche perchè Ash, Tox, Karlof e Invizible dormivano sotto le stelle, a pochi metri da loro.
"Dimmi, Cole.- Disse a bassa voce il Nindroide -Da quanto tempo ti piaccio?"
Cole arrossì e ridacchiò imbarazzato. "Be', da un bel po'di tempo.- Ammise -Credo sia, dal primo giorno in cui ti ho visto."

"Ma, Cole, ci sono stato due Zane!"
"No. Io conosco un solo Zane, e sei tu. Titanio o no. Non è la struttura esterna che ti rende te, ma...quello che sei dentro. Non mi sono innamorato solo del tuo aspetto esteriore."

Si portò davanti a lui e gli baciò la fronte. "Ti amo, Zane." Il Maestro del Ghiaccio sorrise e lo tirò verso di sè, prendendolo per i fianchi. Cole intrecciò le braccia dietro il suo collo e posò la testa alla sua spalla.
Stava bene, anzi. No. Benissimo, assieme a lui.
Non gli importava se si trovavano come topi in trappola, nascosti.
Zane ricambiava i suoi sentimenti ed era quello che gli importava.
Sarebbe potuto accedere di tutto, ma fino a che ci fosse stato Zane, lui sarebbe stato felice.
Andò tutto bene, fino a quando Zane non si allarmò. "Ho sentito qualcosa.- Annunciò -Un rumore. Rilevo una presenza!" Estrasse gli shuriken e li fece roteare tra le dita. "Dove si trova?" Ringhiò il Maestro della Terra. Zane avanzò cauto verso un container rosso, graffiato. Lo aggirò. L'intenzione era di prendere l'uomo alle spalle.
Eccolo. Davanti a lui. Non lo aveva visto, nè sentito.
Zane guardò il sopra del container e fece un cenno a Cole.
Subito, questo piombò sulla schiena dell'uomo atterrandolo.
"CHI CAZZO SEI, COSA VUOI?!"
Si rese conto che indossava un cappuccio. Lo strappò senza tanti complimenti. "M...mio fratello...è vivo..?"

Ninjago - Be AntimatterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora