Capitolo 8

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Una mattina si avverò uno dei miei più tremendi incubi. Antonio era dinanzi a me con un mazzo di rose in mano.
Lo guardai impassibile ma sicuramente sbiancata.
"Carol, io... dovrei ... parlarti." Balbettò avvicinandosi. Lo faceva sempre quando era nervoso.
"Sono belli i fiori per tua madre, Antonio." Cercai di cambiare discorso senza capire altro. Si grattò la fronte nervoso mentre si faceva coraggio.
"In realtà sono per te..." Rivelò spiazzandomi.
Erano rose da campo. Le aveva raccolte da qualche giardino.
"Ma non è il mio compleanno!" Esclamai sfuggente ma Antonio sembrava troppo convinto.
"Lo so ma volevo farti ugualmente un regalo. Volevo prenderne di più belle anche se è difficile trovarne alla tua altezza..." Sussurrò posandomi i fiori tra le mani.
Mi vergognavo , e tantissimo , soprattutto se pensavo che avesse scelto proprio la piazza principale per darmele. E , per dirla tutta, temevo che presto sarebbe attivato Bendix puntandogli un fucile alla tempia.
"Grazie , Antonio. Apprezzo il tuo gesto." Esclamai cercando di fuggire.
"Aspetta! Volevo anche chiederti se volessi uscire con me in questi giorni..." Rivelò d'un fiato venendomi nuovamente in contro.
Mi bloccai sul posto. Non sapevo come dirgli di no. Non che potesse portarmi chissà dove. Le opzioni erano una passeggiata al mare o al fiume. Io non intendevo intraprendere nessuna delle due con lui.
"Ti farò sapere, Antonio. Adesso non saprei." Sussurrai allontanandomi.
"Ti prego, dammi una possibilità..." Sussurrò da lontano ma finsi di non sentirlo.
Tornai al nostro rifugio segreto quando dovetti passare il blocco tedesco.
Ovviamente c'era anche Bendix. Mi guardò con fare sospetto poi gli altri iniziarono a confabulare tra loro.
"Bendix, ist es ein Zufall oder hat dein Amor schon einen anderen?" Lo prese in giro Müller facendolo irritare.
Bendix, è solo un caso o il tuo amorino ha già un altro?
"Sie ist nicht mein Amor. Ich erinnere dich daran, dass wir für Deutschland kämpfen. Es ist keine Zeit für unglückliche Lieben oder lustige Witze." Ribatté Bendix a denti stretti.
Non è il mio amorino. Ti ricordo che stiamo combattendo per la Germania. Non c'è tempo per amori infelici o scherzi poco divertenti.
Quelle parole mi ferirono debolmente ma, in fondo, io mi stavo comportando peggio con lui.
"Bene, Bendix. Perquisisci la tua amica allora." Ordinò in italiano cercando di farsi capire anche da me.
Bendix obbedì all'ordine mentre passava alle braccia Sussurrò qualcosa al mio orecchio.
"È per qualcun altro allora che quella sera al fiume sei scappata!" Esclamò sottovoce con tono d'accusa.
"Posso spiegarti, Ben." Sussurrai inchiodando i miei occhi nei suoi.
"Cosa vuoi spiegarmi, Carol? Che sei fidanzata? Sposata? O chissà cosa?" Domandò ironico guardando riluttante il mio mazzo di rose.
"Niente di tutto ciò. Vieni con me un attimo e ti spiego tutto." Sussurrai prendendogli una mano.
Si scansò.
"Non posso. Ho altri doveri al momento." Esclamò risoluto.
"Perfetto." Esclamai ad alta voce, "Posso andare Herr Kaiser?" Domandai formalmente colpendolo dentro.
"Sì , Fräulein." Rispose debolmente lasciandomi andare.
Mi dispiaceva per Bendix. Aveva frainteso tutto e non mi aveva nemmeno dato il tempo di spiegarmi. Tra l'altro odiavo le rose.
Me ne andai senza aggiungere altro.
Non avevo mai inseguito nessuno e non lo avrei fatto nemmeno quella volta.
Quando arrivai al rifugio, Luca mi aspettava furioso. Aveva le mani sui fianchi e passeggiava frenetico avanti e indietro.
"Perché non hai dato una risposta ad Antonio? Anzi lo so. È per quel tedesco di merda!" Urlò sbattendo una mano sul muro.
"No! Ho detto di no perché il tuo amico è troppo stupido e così attento a ciò che dico che mi ha portato delle rose e a me non piacciono." Ribattei spostando il suo braccio.
"Cazzo, Carol. Tu non ti accontenti di niente. Vuoi solo attenzioni e comprensione. Antonio ti ha donato ciò che poteva. Ti ha fatto una proposta, cosa ti costa accettare?" Domandò cercando invano di calmarsi .
"Non mi piace, Luca! Non mi piace! Mi irrita. Non lo sopporto!" Esclamai di rimando.
"Dagli solo una possibilità! Che ti costa?!" Esclamò nervoso passandosi una mano tra i capelli.
"A te cosa costa lasciarmi in pace?!" Gli urlai contro .
"Senti , Carol. Ti conviene dimostrarmi che quello straniero di merda non ti piaccia. Voglio che il tuo piano sia attuato quanto prima e che tu esca con Antonio almeno una volta altrimenti ti giuro che quel soldato del cazzo sarà il primo tedesco che ucciderò in tutta la mia vita!" Esclamò a denti stretti ad un centimetro dal mio volto.
"Ti dimostrerò che non provo nulla per lui e successivamente che anche Antonio non vale nulla per me!" Sussurrai addolcendomi.
"Vorrei crederti, Carol. Vorrei crederti..." Affermò passandosi una mano sul volto, "purtroppo ti conosco fin troppo bene e so che stai mentendo." Sussurrò.
"No, Luca. Ti mostrerò il contrario. Te lo assicuro. Domani andrà in atto il mio piano. Non ci saranno ripensamenti!" Esclamai convincente.
"Va bene. Voglio fidarmi ancora di te..." Sussurrò posandomi un bacio sulla fronte.
Avrei dovuto parlare con Bendix.
Eppure il mio cuore batteva all'impazzata al pensiero di rivederlo.

Il Nastro Rosso ~ Amore in GuerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora