Il giorno dopo il mio piano fu attuato. Parlai con Bendix e mi riferì che quel giorno avremmo potuto parlare. Sarebbe stato da solo, con un suo amico, alla guardia di un carico d'armi. Sarebbe stata l'opportunità perfetta per far entrare in gioco la mia squadra e rubare le loro armi.
Scesi lentamente la valle con il cuore che martellava forte nel petto.
Se mi avesse scoperta, sarei morta all'istante.
Scandivo bene ogni mio respiro affinché potessi apparire più tranquilla possibile dinanzi a lui.
Quando lo vidi, però, il fiato mi mancò e dimenticai tutto ciò che avevo da dire.
I suoi occhi azzurri guardavano curiosi il compagno mentre dal suo volto un sorriso enorme e perfetto mi fece desiderare di esserne la ragione.
Mi avvicinai cauta mente il suo sguardo si spostava su di me. Il sorriso si spense ma i suoi occhi no . Voleva una spiegazione e gliel'avrei data.
"Bendix..." sussurrai giocando con le mie mani mentre i suoi occhi si addolcivano e il suo amico si allontanava.
"Ich Gehe..." Sussurrò a Bendix.
Io vado...
Ci stava lasciando soli. Dopo averlo salutato con un cenno della mano, dedicò tutta la sua attenzione su di me.
"Cos'erano quelle rose, Carol?" Domandò senza girarci intorno incrociando le braccia al petto.
"Qualcuno mi ha proposto di uscire insieme..." Rivelai guardando i suoi occhi.
"Bene, Carol. Hai risposto di sì suppongo..." Sussurrò a denti stretti cercando di non sfociare in rabbia.
"No. Non gli ho dato una risposta. Gli ho detto che ci avrei pensato..." Affermai guardando altrove.
"Perché sei venuta a dirmelo?" Domandò improvvisamente spostando il mio sguardo per fare in modo che lo guardassi.
"Perché voglio che tu sappia che nel caso in cui mi vedessi e decidessi di stare con lui è soltanto perché lo vuole la mia famiglia, non io." Rivelai d'un fiato.
Era la verità , un'amara verità.
"E tu cosa vuoi, Carol? Cosa vuoi ?!" Mi domandò.
"Non voglio lui, questo è chiaro e limpido come le acque del Savio." Risposi voltandomi.
"Allora perché sei scappata l'altra sera? Dopo il bacio." Continuò facendomi sospirare.
"Perché ho paura, Ben. Cosa diranno i miei genitori se lo venissero a sapere? O mio fratello? Credi che lo accetterebbero. Oh , certo che no!" Esclamai osservando il suo sguardo freddo scongelarsi lentamente.
"Cosa ho che non va rispetto all'altro tipo?" Domandò insistente.
"Per me nulla, anzi. Ma i miei genitori non accetteranno il matrimonio con un tedesco che mi porterà via da loro. Chiedilo ai tuoi amici cos'ho che non va visto che abbiamo un valore minore rispetto a voi. Non possiamo stare insieme se c'è questa disparità tra noi." Rivelai mantenendo il suo sguardo, omisi il fatto che fosse un nemico. Doveva credere che seguissi ancora Mussolini e la repubblica di Salò.
"Ancora con questa storia?! A me non interessa nulla..." Sussurrò prendendomi una mano.
La situazione stava degenerando, mi stavo lasciando andare troppo dimenticandomi del piano.
Sfilai il Nastro Rosso tra i capelli, segno che i ragazzi della mia brigata potessero avvicinarsi a prendere le armi.
"Non mi importa se i tuoi genitori, amici o parenti non accettano questa situazione. A me piaci così come sei, italiana o non." Esclamò accarezzando una ciocca dei miei capelli.
"Ma se non ci conosciamo nemmeno così bene ..." lo rimproverai cercando di mantenere il mio sguardo fisso su di lui e non lasciar tradire i miei compagni che , guidati da Luca, stavano eseguendo il lavoro più difficile.
Con la coda dell'occhio notavo che erano in difficoltà, non riuscivano a trasportare tutto.
"Abbiamo tutta una vita davanti per conoscerci, per adesso so ciò che basta." Sussurrò avvicinando il suo volto al mio.
"Allora prendiamo tutto ciò che abbiamo davanti!" Esclamai ad alta voce facendo in modo che Luca mi sentisse. Avevamo vissuto così tanto insieme che avremmo potuto capirci con un solo sguardo.
Avvicinai le mie labbra a quelle di Bendix.
"Sicura che non scapperai questa volta?" Domandò con un sorriso.
"No, non lo farò." Affermai dolcemente mentre le mie labbra si schiudevano con le sue.
Luca capì tutto. Mise in moto il camion e fece in modo che tutti salissero sul retro.
Partì alla velocità della luce mentre Bendix si voltava inferocito.
Prese il fucile e iniziò a sparare mentre il compagno lo raggiungeva.
"Lo sapevo, cazzo!" Urlò quest'ultimo impugnando il fucile.
"È andato da quella parte!" Gli Mentii temendo per Luca.
Tremai di paura finché non vidi i colpi di Bendix colpire il vuoto e Luca sparire.
"Mi dispiace, Bendix. Non sarei dovuta venire qui..." sussurrai e , dentro di me, sentivo davvero la consapevolezza di avergli mentito.
"La colpa è mia. Avrei dovuto studiare meglio la situazione, cazzo!" Urlò sbattendo il fucile a terra.
Passó una mano tra i capelli freneticamente.
"Bendix, me ne vado. Non voglio peggiorare la situazione." Sussurrai cercando di andarmene.
"Domani sera fatti trovare al nostro posto... lì non avremo problemi." Esclamò frettolosamente.
Accennai un sì con il capo prima di andarmene. Camminai piano in modo che , nel peggiore dei casi, Bendix o qualche altro tedesco non mi trovasse con la mia brigata.
Avevano parcheggiato il camion accanto all'edificio in cui dormivamo.
"Non è troppo rischioso , Luca?" Gli domandai mangiucchiando le unghie.
"No. È stato perfetto. Tu sei stata perfetta. Avrei voluto vedere la loro faccia quando hanno visto il camion sparire !" Esclamò Luca divertito.
"Luca, non esultare. È troppo esposto qui! Erano arrabbiati, lo sai che non si fermano dinanzi a nulla." Lo avvertii con il cuore in gola.
"Carol , dovresti rilassarti di più. Non succederà nulla." Cercò di tranquillizzarmi.
La realtà era che avevo un mix di emozioni contrastanti nello stomaco che non mi permetteva di ragionare lucidamente.
"Carol, ti resta soltanto una cosa da fare..." Continuò Luca.
"Cosa?" Domandai preoccupata.
"Devi dimostrare agli altri che il tedesco non ti piaccia e l'uscita con Antonio domani sera sarebbe l'ideale." Esclamò entusiasta credendo di aver avuto un'idea geniale.
"Ancora?!" Esclamai sbuffando.
"Sì, anche perché avevamo un patto!" Precisò ricordandomi di come avrebbe eliminato Bendix se non avessi dato un'opportunità al suo amico.
Sapevo che Luca non fosse cattivo Ma che volesse soltanto il mio bene. Eppure , mi irritava e non poco.
"Va bene, Luca. Uscirò con lui." Affermai mentre lui esultava.
"Ti farò un bel regalo..." Esclamò abbracciandomi.
"Sì, di dire al tuo amico di indovinare i miei fiori preferiti." Lo presi in giro arruffandogli i capelli.
"Certo. Farà un'ottima figura." Sussurrò allontanandosi.
Avrei dovuto scegliere .
Chi avrei incontrato l'indomani? Bendix o Antonio?
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Il Nastro Rosso ~ Amore in Guerra
Historical FictionCarol (nome in codice di Rebecca Martinelli) e Bendix, due nomi provenienti da realtà completamente diverse. Lei, giovane italiana partigiana , pronta a tutto pur di salvare il proprio paese e i propri ideali. Lui, giovane tedesco mandato al fronte...