"Baciami, pensa soltanto che questo momento possa durare in eterno, e ti assicuro che sarà bellissimo..." mi tranquillizzò Bendix mentre mi aiutava a salire a cavalcioni su di lui.
Eravamo alle rive del fiume Savio. Era così buio che riuscivo a vedere soltanto i suoi occhi chiari e scintillanti che quella sera brillavano di luce propria. Vedere il mio riflesso nei suoi occhi era come poter realizzare che in quel momento nella sua mente esistevo soltanto io.
Lo baciai, sapevo che questo mio gesto equivaleva ad un mio consenso.
Avevo il cuore che mi batteva fortissimo all'idea di potermi fondere con il suo corpo, con la sua anima, con il suo cuore.
I suoi baci erano ad ogni tocco più avidi, a tal punto che mi attirò maggiormente a lui, aumentando il desiderio che avevo di lui."Fidati di me, Carol. So che la tua famiglia non approva ma ti giuro che farò di tutto per far sì che questo momento si ripeta ogni giorno della mia esistenza..."
"Shh" gli intimai tornando a baciarlo.
Fu piacevolmente colpito dalla mia risposta. Con un solo scatto si invertirono le posizioni e mi ritrovai al suo cospetto, pronta ad essere riempita di baci.
Di fatti, le labbra di Bendix si spostarono dal mio volto al mio collo, facendo maggiore pressione su un punto sensibile che mi fece emettere un sibilo soffocato.
Completò la sua impresa arrivando alle spalle e scoprendole man mano liberando i bottoni della mia camicia bianca.
Tremai al suo tocco leggero. Dolce e sensuale come il suono delle note di quel pianoforte che suonava con tanta passione.
Notando la mia agitazione tornò a baciarmi il viso. Posò un bacio leggere sulla punta del mio naso e si soffermò nei miei occhi.
"Sicura che vuoi che continui?" domandò ottenendo il mio consenso con il capo.
Nonostante il mio imbarazzo, ero felice di condividere quel momento magico con lui.Lo aiutai a sfilare la mia camicia e feci lo stesso con la giacca della sua divisa. Era la prima volta che vedevo il suo petto nudo. Era tonico e muscoloso, ero certa si allenasse costantemente per restare così in forma. Sembrava una divinità ed io mi sentivo così insignificante dinanzi a lui. Ero sicura di essere arrossita e il suo sorrisetto divertito me lo confermò. Invidiavo la sua sicurezza in quel momento così intimo, io ero piena di insicurezze che mi spingevano a nascondermi.
"Sei stupenda, Carol. Te lo assicuro." Sussurrò piano mentre il suo tocco leggero accarezzava dolcemente la mia pancia e si avvicinava piano al mio seno.Si fermò, per rispetto ed io lo invitai a continuare spostando la sua mano laddove era destinata e Bendix mi lusingò di uno dei suoi baci più belli.
Il suo tocco adesso tremante mi fece comprendere che in fondo non era così spavaldo come voleva fare credere.Incrociai le mie gambe intorno ai suoi fianchi mentre Bendix mi alzava la gonna e mi sfilava lentamente l'intimo.
"Vorrei tu fossi mia per sempre, Carol." Sussurrò facendo spuntare improvvisamente i miei sensi di colpa.
In quel momento mi sentivo amata e la donna più felice del pianeta. Eppure, il puzzle non quadrava perché mi sentivo una bugiarda traditrice.
Iniziò a fare più pressione sui miei fianchi sfiorandomi e accarezzandomi in ogni punto, quasi mi stesse esplorando e disegnando come uno di quei quadri del Cinquecento che amavo tanto.
Quando provò a sbottonarsi i pantaloni il mio cuore sembrò esplodermi dal petto, quasi fosse impazzito e l'ansia si impossessò di me. Mi staccai bruscamente da lui e piombai a sedermi sulla coperta che Bendix aveva portato.
Mi mancava il respiro. Bendix stava rendendo magico quel momento e per quanto volessi con tutta la mia anima diventare un tutt'uno con lui, avevo quel senso di colpa allucinante che mi spingeva a rivelargli tutto.
Ed ero convinta di volerlo fare perché quella sera non desideravo altro che vivere il resto della mia vita con lui e, al momento, quel piano risultava impossibile. Non potevo fingere che i partigiani non esistessero, che io non fossi una di loro e lui un tedesco nazista a cui davamo la caccia. Non potevo, non come le altre volte almeno. Quel passo era troppo importante e Bendix doveva conoscere la vera me per continuare.
"Perdonami, avrei dovuto capirlo che non te la sentivi..." sussurrò posandomi la sua giacca sulle mie spalle.
Quel gesto fu la goccia che fece traboccare il vaso. Sfilai velocemente la sua giacca da nazista e indossai la mia camicetta mentre i miei occhi si bagnavano di lacrime.
"Scusami, Bendix. Tu sei perfetto, io però... non ci riesco."
"Sh, lo so." Sussurrò abbracciandomi. "E non ti costringerei mai a fare qualcosa che non vuoi."
"Io lo voglio, Bendix! Devo dirti qualcosa però. Io non sono quella che tu credi... dopo sarai tu a non volermi più." Rivelai tra le sue braccia.
"Nessuno riuscirà mai a farmi cambiare idea su di te. Ho capito che la tua famiglia odia i nazisti tedeschi. Ci sta. Ambiamo invaso le vostre piazze, le vostre case e adesso sto per portare via la loro figlia. Li capisco ma giuro che farò il possibile per renderli fieri e far capire loro che non ho occhi che per te, la parte migliore di te. Lo hai visto anche tu, Carol. Stasera il mio cuore sembrava impazzito e so che provavi lo stesso. Perchè noi siamo uguali!"
Lo baciai. Non era possibile che trovassi la perfezione nel nemico.
Mi attirò per la guancia e aumentò la pressione sulle mie labbra.
Stava per sussurrare qualcosa poi si bloccò.
"Dovresti suonarmi ancora qualcosa..." lo implorai.
"Lo farò presto! Vorrei portarti ancora nelle mie stanze. Odio questi sotterfugi."
"Dammi la mano, Ben." Gli proposi.
Sfiorò le sue dita con le mie ed io le incrociai.
"Il mio sogno è di camminare così per le strade della città senza che mi considerino una sgualdrina nelle mani di un nemico. Perché non ho mai conosciuto nulla di più nobile di ciò che esiste tra di noi. Nulla di più puro. Sei speciale, Ben."
"Domani è il mio giorno libero, Carol. Vieni con me. Toglierò la divisa e ci fingeremo due turisti a Venezia. Lì non ti conoscono, crederanno soltanto che siamo una coppietta felice e innamorata." Propose contento.
"Ma è lontano, ci vorranno circa due ore!" risposi incredula ma con un sorriso folle all'idea di intraprendere quella follia con lui.
"Lo so, ma ti giuro che sarà il giorno più bello della tua vita."
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Il Nastro Rosso ~ Amore in Guerra
Ficción históricaCarol (nome in codice di Rebecca Martinelli) e Bendix, due nomi provenienti da realtà completamente diverse. Lei, giovane italiana partigiana , pronta a tutto pur di salvare il proprio paese e i propri ideali. Lui, giovane tedesco mandato al fronte...