L'Incantatrice - La Caduta del Diavolo

VII. Siamo messi male. (Anna)

Ore 10:30; Starbuks.

Osservo distrattamente le ombre dei pedoni che si riflettono sull'asfalto, stringendo una coppa piena di gelato quasi del tutto intatta. Il rumore del campanello di quando si apre la porta del locale è solo un tintinnio distante.

<< Anna. >> Melanie occupa posto nella sedia di fronte a me, catturando la mia attenzione.

Sorrido leggermente. << Ciao Melanie, sono contenta che tu sia venuta. >> Osservo attentamente i capelli rossi raccolti in una coda sfatta, la maglietta bianca allacciata a metà pancia per il caldo. << Mi dispiace per il poco preavviso. >>

<< Tranquilla! >> ribatte, sorridendo contenta. Fa per aprire bocca di nuovo, ma è interrotta dalla cameriera che si avvicina per domandare se vuole qualcosa da mangiare. Ordina anche lei del gelato, e poi torna con lo sguardo su di me. << Oggi è toccato a me, a correre. Abbiamo fatto uno sprint, e mi sento come se avessi fatto Canada-Messico a piedi. Diciamo che non è il mio forte. >>

Scoppio a ridere, con l'umore più leggero rispetto a prima. << Manuel me l'ha detto, eppure sei arrivata seconda. >>

<< Si sì, ma solo perché gli altri erano delle schiappe. >> Mi liquida con un gesto della mano, facendo una smorfia. << Piuttosto, sono contenta che tu abbia voluto incontrarmi. Era da tempo che una richiesta mi ronzava in testa. >>

Le faccio cenno di andare avanti, aggrottando le sopracciglia. Non riesco a capire cosa possa volere da me, ma sarò contenta di aiutarla se riuscirò.

<< Se non vinco il Campionato, voglio entrare nel giro. >> Butta la bomba, facendomi rizzare sull'attenti e mi sporgo di poco sul tavolo, improvvisamente risvegliata dalla mia sonnolenza mentale.

<< Ma cosa stai dicendo? >>

Sorride nervosa, passandosi una mano tra i capelli. << So che ti chiedevi come fosse possibile che io sappia tutte queste informazioni riguardo alla Piramide. Beh... era da un po' che facevo ricerche su di voi, per contattarvi. >>

<< E quando hai scoperto che partecipavamo al Campionato hai colto la palla al balzo. >> finisco per lei, passando una mano sul volto. Lei annuisce, dandomi ragione e sospiro pesantemente. << La mia risposta è no. >>

<< Anna. >> prova a farmi ragionare, parlando lentamente. << Le condizioni economiche della mia famiglia sono davvero pessime, e se non vinco questo Campionato, perdiamo tutto. Mi hanno detto che potevo rivolgermi a te, perché so che sei tu quella che si occupa di far entrare le persone nel giro, da quando tuo zio ti ha nominato Incantatrice. >>

Scuoto la testa, irremovibile. << Non se ne parla proprio. Hai potuto benissimo costatare da sola che le ragazze non sono le benvenute nel nostro giro, e sei una pilota pulita. Sei diversa da noi. Posso aiutarti a vincere il Campionato, questo posso farlo ma entrare nel giro non se ne parla. Anche perché, alla fine della gara ritorneremo in Italia e so che la tua famiglia si trova qui, in America. >>

<< Le probabilità di vincita sono davvero basse, Anna e te ne sei resa conto anche tu stessa. Contro di voi, non potrò mai vincere e ci sono altri piloti capaci, contro cui ancora non mi sono sfidata. Mi sto allenando da mesi per questo evento, ma mi rendo conto che, per quanto la mia guida sia buona, non posso battervi. >> insiste, nervosa. << Posso racimolare qualche soldo per il viaggio, per venire in Italia insieme alla mia famiglia. >>

Rimango in silenzio, da sola con i miei pensieri e quasi sono tentata di chiudere la conversazione e voltarle le spalle. Mi ricorda tanto me, meno di un anno fa, che decisi di entrare nella Piramide per scoprire chi avesse ucciso mia madre e quasi anche per fare un dispetto a mio padre, perché quando mi trasferii da lui, la mia decisione iniziale, era quella di raccogliere abbastanza solti per me e Alyssa e andarcene da quella casa. Ma dopo... beh, aver conosciuto Jordan e aver appianato le divergenze con mio padre, i piani sono cambiati, eppure non ho avuto il coraggio di abbandonare tutto quando ho scoperto che mio zio era ancora vivo.