XXVII. Non ti merito (Manuel)

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Ore 22:37; casa Collins.

<< Come mai ti trovi qui? >> Le dita di Natasha si aggrappano alle mie spalle.

Serro la mascella e, con lo sguardo, cerco Anna che è scappata a gambe levate. 

<< Inutile che la cerchi. >> sussurra al mio orecchio, sensuale. << Hai me. Lascia perdere quella bambina. >> 

Chiudo gli occhi, sconsolato. Nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere. La comparsa di Natasha è stata uno shock al cervello. Nell’aspetto, è rimasta la ragazza di cui mi sono innamorato follemente; nel carattere, sembra di no. Non ricordavo fosse così acida.

“Quello a cui puntava erano i soldi, non a starti simpatica.”

Tuttavia, anche se la mia testa dice che devo stare alla larga da lei, non posso fare a meno di risponderle e annusare il suo piacevole profumo. 

<< E così… Mi hai lasciato per un vecchio di… quanti anni? >> ribatto, infastidito. Il solo pensiero mi fa rabbrividire dalla rabbia. Non pensavo di valere così poco. 

Le sue dita sottili si infilano tra i miei capelli, massaggiando la cute. << Non sei cambiato proprio. >>

Inarco un sopracciglio, dentro il mio petto un misto tra piacere e irritazione. Aspetto in silenzio che lei continui per sentire cosa abbia da dire. 

<< A volte esce il tuo lato bambino. >> sussurra al mio orecchio, ridacchiando. << È sempre stato uno dei tuoi tanti aspetti che amavo. Sei così tenero, protettivo ma sai tenere testa a tutti. Tutti, tranne me… a quanto pare. >>

Sento il mio corpo fremere, ma ora come ora non sono capace d'intendere e volere. La mia mente non fa altro che pensare al giorno in cui raccontai ad Anna di Natasha, e le domande che lei mi fece. 

Inizio Flashback.

<< Quante altre ragazze hai avuto prima di me? Da come ti atteggi non sembra essere la tua prima cena di famiglia. >>

<< Seria, una sola. >> ammetto, puntando gli occhi nei suoi con curiosità. << Siamo stati insieme per un anno e mezzo, poi l’ho lasciata quando ho scoperto che mi tradiva. >>

<< La ami ancora? >> domanda timidamente, distogliendo lo sguardo dal mio. <<  Se non ti avesse tradito, staresti ancora con lei? Se ti venisse a cercare, mi lasceresti per andare con lei? >>

<< No, forse… no. Per tua fortuna, al momento ho in testa una sola persona. >> Poggio la mano destra sulla sua. << Ed è qui, accanto a me. >>

Fine Flashback.

Mi sento una persona orrenda. E il fatto che il mio corpo sia attratto dalla ragazza aggrovigliata a me, mi fa sentire ancora peggio. Sono sicuro di amare Anna, sono pronto a darle la mia stessa vita se dovessi, ma non riesco a togliermi dalla testa questa ragazza. Pensavo di aver metabolizzato l’avvenimento e tutto ciò che aveva a che fare con lei. In realtà, l’ho solo accantonata perché era una battaglia persa in partenza. Non avrei mai potuto riconquistarla. 

<< Stai pensando alla ragazzina, non è così? >> sussurra con un tono quasi gelido. << Manu, pensa a ciò che potremmo fare una volta che mi sono liberata di questo vecchiaccio. Sta per morire, ha i giorni contati. Sarà ricolma di soldi fino alla punta dei capelli e potremo viaggiare, girare il mondo. Potremo sposarci. >>

Mano a mano che lei va avanti con il suo discorso, mi rendo conto dell’assurdità della situazione e il mio cervello comincia a processare le informazioni. L’allontano di poco da me e punto i miei occhi verdi nei suoi, cristallini. 

L'Incantatrice - La Caduta del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora