11.

1K 37 0
                                    

Dopo mezz'ora – lo so perché ho controllato l'orologio ogni due minuti – i due uomini rientrano. Mio padre ha il volto imperscrutabile- come suo solito- mentre Chris è molto pallido, talmente tanto che penso che potrà svenire da un momento all'altro. Si lascia cadere sul divano come se fosse un peso morto. Mi avvicino subito <<Stai bene?>> gli chiedo preoccupata. Lui si limita ad annuire e a guardare mio padre. Mi volto verso quest'ultimo <<Cosa gli hai fatto?>>

Papà mi guarda con occhi sgranati <<Io? Niente.>> lo guardo sospettosa. <<Dimmi cosa gli hai dovuto dire di così privato da non poter farmi sentire.>>

Mio padre si limita a guardare Chris. Lui sospira <<Il signor Adams mi ha fatto notare come trovare una soluzione alla situazione che si è creata sia fondamentale. Penso che l'unica soluzione sia....>> sospira, balbetta qualcosa e si passa una mano sulla fronte imperlata da alcune goccioline di sudore.<<Cosa?>> chiedo apprensiva. Se mi licenzia davanti ai miei genitori lo lego a una pietra e lo getto in fondo al mare! Lui sposta lo sguardo su mio padre e, slacciandosi i due bottoni della sua polo azzurra – maglia che adoro perché si intona con i suoi occhi in modo perfetto - , sussurra <<sposarci.>>

Non posso credere alle mie orecchie. <<Come scusa?>> credo di non aver capito bene. <<Ho detto che la soluzione è il matrimonio.>> Risponde sicuro guardandomi negli occhi. Per fortuna che sono già seduta altrimenti sarei crollata a terra come una pera cotta. Il mio sguardo si sposta in automatico su mio padre che, seduto al divano con una gamba piegata sull'altra, sorseggia la sua bibita con un sorriso appena accennato. Come ha potuto farmi questo? Perché l'ha fatto? E Chris come ha potuto accettare una cosa del genere? <<No! Scordatelo non lo farò mai. Non mi sposerò con Chris soltanto perché hai paura che qualche paparazzo possa seguirmi per farmi delle foto. >>

Mio padre alza le mani <<Io non gli ho detto niente. È arrivato da solo a questa conclusione.>>

Lo fulmino con lo sguardo <<Si, come no. Ti conosco. L'hai fatto ancora. Hai usato quella specie di potere mentale che hai per fargli uscire dalla bocca quelle parole. Se fosse stato Chris a proporre di sua spontanea volontà questa cosa del matrimonio ti saresti opposto, invece sei qui calmo e sereno e significa che è opera tua e che era questo il tuo scopo: farci sposare!>>

<<Michael penso che hai esagerato questa volta. Hope è giovane e ha diritto di sposarsi con chi ama e no perché costretta da te. >> Mia madre interviene in mia difesa. Finalmente qualcuno con un briciolo di cervello!

<<Ripeto che non ho fatto niente, ma che è stato il signor Ross qui presente a proporre la cosa. Io concordo che sia la scelta migliore.>>

Balzo in piedi e inizio a camminare avanti e indietro per la stanza. <<Io mi rifiuto categoricamente di fare una cosa del genere. Non sposerò nessuno.>>

<<Hope, è davvero l'opzione migliore.>> Chris richiama la mia attenzione prendendomi la mano e facendomi sedere sul divano accanto a lui. <<Per te forse, ma non per me. >> il mio tono è molto acido.

<<Per noi. Per quello che succederà in futuro. Io ho creato tutto questo e io devo porvi rimedio e il matrimonio è la soluzione migliore.>> Noi? Da quando c'è un noi? Chris parla tranquillamente, non è più sudato e ha riacquisito colore.

<<Metti caso che accetti. Cosa accadrà dopo? >> fa per dire qualcosa, ma lo interrompo subito. <<Te lo dico io. Prima del matrimonio mi farai firmare qualche contratto prematrimoniale per tutelare i tuoi milioni. Torniamo a New York, vivrò a casa tua e giocherò a fare la casalinga perché non potrò più lavorare per te. Verrò sfoggiata come moglie trofeo-oggetto nelle cene a cui dovrai partecipare. Naturalmente avrai molte amanti e io dovrò stare a guardare.>> Dico tutto d'un fiato puntandogli il dito indice contro. Quando me ne rendo conto abbasso la mano arrossendo. Sembro mio padre! <<Questo non è ciò che voglio per me!>>

Chris mi guarda come se avessi due teste. <<Non succederà niente di quello che hai detto. Non ci sarà nessun contratto prematrimoniale; potrai lavorare ancora per me e non ci saranno amanti. >>

Mi sembra tutto un sogno. È impossibile che io sia qui a discutere di un matrimonio utopico con il mio capo e i miei genitori. <<Non ci credo.>> scuoto la testa. << Ma non è neanche questo il punto. Il punto è che io voglio sposarmi per amore e no perché devo tutelare la tua reputazione e alla mia nessuno ci pensa? Quando divorzieremo cosa succederà? Non sarà lo stesso un problema?>> Possibile che nessuno se ne renda conto?

Mio padre prende la parola <<Prima del matrimonio firmerete un accordo in cui si dichiara che sarete sposati per due anni.>> lo sapevo, sapevo che mio padre aveva deciso tutto fin dal primo momento. Dopo aver lanciato una bomba del genere torna tranquillo a scrutarci tutti – in particolare Chris - in silenzio. Lo guardo con occhi di fuoco. Come ha potuto farmi questo? Non capisce?

Rido in modo isterico. <<Due anni? Tu stai scherzando spero! E cos'altro? Dovremo fare dei figli? E in questo accordo si dirà anche quanti? Voi siete pazzi.>> mi alzo in piedi e inizio a girare per la stanza. Sembrerò una pazza, ma poco mi importa.

<<Non si parla di figli nell'accordo.>> Almeno questo! <<Ma se dovessero arrivare sarei più che felice di diventare nonno.>> lo guardo sconvolta. Ma si rende conto di quello che sta dicendo? Pensa che tutto questo sia un gioco? Chris si limita a sbiancare. Mi sta deludendo... pensavo che avesse più spina dorsale visto che è abituato a trattare con capi di Stato, ma non riesce ad opporsi a mio padre! Ridicolo.

<<Sono sconvolta. Davvero. Senza parole.>> continuo a camminare. Di solito camminare mi aiuta a riflettere, ma in questo caso non sta funzionando. Più cammino più mi sento tradita, ferita e umiliata dal mio stesso sangue.

Chris si alza e mi viene incontro. Guardandomi negli occhi – oh quegli occhi!- mi sussurra. <<Quindi accetti?>>

Mi scuoto dall'incantesimo che anche lui stava per farmi con il suo tono mieloso e i suoi ipnotici occhi azzurri. <<Neanche per tutto l'oro del mondo!>>

Voltandomi esco dalla stanza sbattendo la porta.

What the books don't sayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora