<<Fa malissimo>> Odio lamentarmi, non l'ho mai fatto neanche per situazioni ben più gravi, ma il dolore è troppo forte.
<<Sta calma.>> lo fulmino con lo sguardo. Non solo mi ha fatto cadere nella vasca per colpa di quello che per lui era testuale uno stupido gioco, ma si permette di dirmi di stare calma. È la volta buona che lo butto in mare!
Quando ha sentito il trambusto che ho prodotto in bagno Ross è entrato e, vedendomi, la sua prima reazione è stata quella di ridere. Rideva talmente tanto che gli sono uscite le lacrime dagli occhi. Darcy non si sarebbe comportato così perché LUI è un vero gentiluomo. Certo un po' arrogante e presuntuoso all'inizio, però alla fine riesce a rifarsi. Bene Hope dopo questa recensione non richiesta puoi andare avanti.
In quel momento non sapevo se lanciarli lo scopettino contro – scopettino che in tutto ciò avevo ancora in mano- oppure alzarmi, cercando di ignorare il dolore lancinante al piede, per picchiarlo in testa - sempre armata di scopettino - e lanciarlo dalla nave.
Alla fine, vedendo che non mi muovevo, - e non di certo perché mi piacesse stare in una posizione molto scomoda nella vasca- si è deciso ad aiutarmi per tirarmi fuori di lì. Pensavo che oltre al bernoccolo in testa e il dolore al piede fosse tutto apposto. Invece quando mi ha rimesso in piedi gli sono finita addosso visto che le mie gambe hanno ceduto. La caviglia e il piede si sono gonfiati all'inverosimile e il dolore si fa sempre più insopportabile.
In tutto ciò il mio accappatoio è rimasto bello sigillato, neanche fosse fatto d'acciaio. Sono contenta di questa cosa perché se si fosse aperto sarebbe stato l'ennesimo cliché da film. Ma chi vuoi darla a bere? Diciamo che speravi che si aprisse questo benedetto accappatoio! Questa volta ti è andata male, ritenta e sarai più fortunata.
Ross mi ha portato in braccio in stanza facendomi sedere sul divano e sistemando il tavolino in modo tale che potessi appoggiare il mio piede malandato.
Abbiamo messo il ghiaccio, ma sono passate già ore – in realtà sarà passata una mezz'ora; sei troppo melodrammatica Hope- e la situazione non è cambiata per niente tranne per il fatto che il mio piede sta diventando di una sfumatura violetta.
<<Chiama un medico per favore>> gli ripeto per la centesima volta. Mi sento impazzire, mentre Ross tranquillamente si versa il suo whisky puzzolente. Ma che problemi ha? Sto male, probabilmente mi amputeranno il piede- ok sto esagerando, mail dolore è lancinante!- e lui beve quella cosa puzzolente.
Appoggio la testa allo schienale del divano e mi porto le mani sul viso <<Andresti a recuperare il mio telefono, per favore?>>
Lui, con tutta calma, si volta verso di me come se solo in quel momento si ricordasse della mia presenza. <<Cosa? Perché?>>
Stiamo scherzando? <<Ti ho chiesto non so quante volte di chiamare il medico, o chiunque abbia competenza in ambito medico, ma continui a bere quel coso che sta impuzzolendo la stanza.>>
<<Ti ho sentito, ma ho deciso di non risponderti. Stai facendo un tragedia per nulla. È solo una caviglia slogata, ti riprenderai nel giro di una settimana.>>
Il sangue mi bolle nelle vene. <<Non sto facendo nessuna storia. Il mio piede è viola e potrebbe diventare nero da un momento all'altro. La caviglia potrebbe essere rotta e in tal caso avrei bisogno del gesso oppu...>>
<<Sei logorroica, petulante, permalosa, a tratti pesante e ora scopro che sei anche ipocondriaca.>> conta sulle dita.
<<Non sono nessuna di queste cose che hai detto.>> gonfio le guance e incrocio le braccia. Si che lo sei Hope, da sempre. Forse è per questo che non hai mai avuto uno straccio di ragazzo e non per colpa di tuo padre. Sbuffo.
STAI LEGGENDO
What the books don't say
RomanceHope Adams è la segretaria di Christopher Ross fondatore e amministratore delegato della Ross Informatic & Security. Quando lui sarà nominato per la seconda volta dal Times lo scapolo dell'anno le cose tra di loro cambieranno. Ma in positivo o in ne...