What the books don't say

29.

Uscendo dalla mia camera noto che Chris è sparito. Bene lo prendo come un segno che gli deii mi stanno dando: devo tacere sulla questione madre-pettegola.

Apro il frigorifero alla ricerca di qualche cibo pieno di zucchero per affondare le mie sventure, ma c'è solo cibo salutista: verdure, frutta,... che noia!

Alla fine riesco a trovare un barattolo di gelato al cioccolato e, come se fossi una ladra, me lo porto in camera. Adesso serve solo un bel film d'amore. Apro Netflix e dopo una attenta ricerca opto per Ragione e sentimento; è datato, ma Hugh Grant è così tenero che non posso resistergli.

A metà film – e barattolo di gelato – Chris entra senza bussare.

Alzo gli occhi al cielo, bussare no eh?

<<Ti volevo chiedere se avevi preferenze per cena, ma vedo che hai già fatto.>>
Si avvicina per sbirciare cosa stia vedendo <<Cos'è? Via col vento?>>

Stoppo il film e lo guardo scioccata. Come può non conoscere Ragione e sentimento? In che pianeta vive? Su quello delle scimmie presumo.

<<È Ragione e sentimento.>>

Alza il sopracciglio <<Jane Austen.>>

<<Si e allora?>> incrocio le braccia al petto.
<<Mai visto, lo rimetti dall'inizio?>>

Sbatto le palpebre più volte, potrei non aver capito bene <<Sul serio?>>

<<Si, non ho nulla da fare.>>

<<Ok.>> scettica mi sposto per poter sistemare tra di noi il pc.

Vedere un film con Chris è esasperante. Quando vedemmo Una notte da leoni non disse una parola, ma adesso non fa altro che commentare e dare opinioni su qualsiasi cosa.

<<Hugh Grant ha la faccia da pesce lesso.>>
<<Ma guarda i capelli di Kate Winslet.>>

<<Alan Rickman è l'unico che si salva.>>

Ignoro le sue provocazioni e mi concentro sugli intrecci della trama. Quando Marianne sviene - dopo esser stata respinta da Willoughby - all'ennesimo commento non richiesto di Chris stoppo il film e lo incenerisco con lo sguardo.

<<Se non ti piace puoi andare a vedere altro. Altrimenti taci.>>
<<Ma è un'assurdità non...>>
<<Non comprendi la profondità della scena, è un momento cruciale!>>

<<Stai scherzando? Willoughby è un dongiovanni si vede benissimo e nessuna con un minimo di amor proprio si sarebbe illusa così.>>
<<Hai letto il libro? Perché sapresti che Marianne ha solo sedici anni e a quell'età ci siamo innamorate tutte di un dongiovanni che ci ha spezzato il cuore.>>

<<Quindi anche tu ...>> inizia con quel sorrisetto malizioso che mi fa venire voglia di strangolarlo. Già sentita questa, cambia musica Hope.
<<Stiamo parlando del film. Adesso, per favore, tieni i tuoi commenti per te.>>

La situazione è migliorata, se non si tiene conto degli sbuffi o alzate di occhi al cielo. Non posso vedere neanche un film in pace! Riusciamo a finirlo e cerco di asciugarmi furtivamente una lacrima, ma Chris se ne accorge.

<<Non ci credo! Piangi per questo film?>>

<<È commovente.>>

<<Mah... è un film come tanti altri ed è stato piuttosto noioso.>>
<<Noioso?>>

<<Si, se non ci fosse stato Rickman sarebbe stato il peggior film di sempre.>>

Cosa devono sentire le mie orecchie. <<È un film meraviglioso! Vedi incarnata la ragione e il sentimento e...>>
<<Tu saresti il sentimento vero?>>

<<Marianne mi rispecchia molto. Per quanto amasse Willoughby si è resa conto che l'amore ha varie sfaccettature ecco perché si sposa con il Colonello Brandon, anche se all'inizio non lo guarda perché ha occhi per un altro, ma piano piano impara a conoscerlo e ad amarlo>>

Fa per dire qualcosa ma lo interrompo subito. <<Dobbiamo parlare della scena finale dove Willoughby la vede sposarsi con un altro e ha le lacrime agli occhi? Loro si amavano, lui voleva sposarla davvero, ma gli uomini non sanno tenere i pantaloni allacciati e si è meritato di essere diseredato.>>

<<Quanto fervore.>> sorride <<è solo un film.>>

<<Mi lascio prendere molto lo so. Non mi hai visto quando vedo Anna Karenina, lì do il meglio di me.>>

<<Non voglio saperlo grazie, mi basta vederti ora.>>

Cala il silenzio e mi chiedo se questo sia il momento adatto per dirgli di domani. Dei dell'Olimpo per favore fate che non mi creda pazza. Credo che sia tardi pregare per questo, l'ha capito da un pezzo che hai qualche rotella fuori posto.

<<Domani>> inizio titubante <<bè... arriverò in ritardo al lavoro.>>

<<Non c'è bisogno, hai la giornata libera.>>

Per la seconda volta mi domando se il mio udito stia perdendo colpi. Devo prenotare un controllo dal medico, potrei star diventando davvero sorda! <<Perché?>>

<<Sarai stanca dal lungo viaggio e da quello che è successo nel tuo condominio.>> o cielo, ancora con questa storia! <<Dovresti riposarti e rilassarti.>>

<<Non ho bisogno di nessuna delle due cose, sono perfettamente in grado di lavorare. Non sono stata aggredita e nessuno mi ha fatto del male in alcun modo>>

<<Vedila come una vacanza allora.>>

<<Non ho mai preso vacanze da quando lavoro per te.>>

<<Non c'è molto lavoro da fare e starò via solo per poco giusto il tempo di fare qualche telefonata e controllare delle patiche, ma entro pranzo sarò di ritorno.>>

Chissà perché sento che c'è qualcosa sotto. Si vergona di me? È stato lui a montare tutta la storia della finta fidanzata. Questa storia mi farà diventare pazza oltre che sorda.

Chiudo gli occhi e sospiro <<Ok, mi prendo questa giornata di vacanza se ci tieni tanto.>>

<<Sono contento. Adesso ti lascio dormire.>> mi bacia sulla fronte e mi accarezza i capelli. Cosa sono questi gesti che si fanno alla nonna? Siamo tornati indietro? Cos'è dobbiamo fare finta che quello che è successo sull'isola non sia mai successo?

Sulla soglia della porta si volta e mi chiede <<Perché saresti arrivata in ritardo domani?>>

L'istinto mi dice di mentire, ma visto che faccio schifo nel raccontare fandonie opto per la verità. Hai dimenticato che le bugie hanno le gambe corte e dovresti saperlo bene. <<Mi devo incontrare con...>> il lacchè di mio padre nonché mia passata cotta e tutto per colpa tua <<un amico.>>

<<Dovrei essere geloso?>> chiede sorridendo chiudendo la porta.

Di chi? Di tua nonna? Perché lo sono visto come mi tratti.