12 Grimmauld Place, Londra, 26 gennaio 2005
Hermione scivolò in silenzio oltre la porta d'ingresso del n°12 di Grimmauld Place. Un passo, un altro, la porta della cucina era così vicina...
Squeak!
La suola in cuoio delle sue scarpe nuove scelse proprio quel momento per iniziare a cigolare. Hermione non fece in tempo nemmeno a trasalire: i pesanti tendaggi sul ritratto della madre di Sirius si aprirono di botto e la gentilissima signora iniziò a gridare oscenità nella sua direzione.
Lei sbuffò, puntò la bacchetta e mormorò un incantesimo che fece richiudere le tende, soffocando strepiti e insulti. Nonostante tutti gli anni passati e gli sforzi combinati di tutti i membri dell'Ordine della Fenice, nessuno era ancora riuscito a trovare il modo di bloccare o almeno silenziare in modo permanente quel dannato ritratto.
In ogni caso, se non fosse stata così scocciante, la caparbietà della signora Black sarebbe stata ammirevole.
Una volta in salvo in cucina, Hermione fu accolta da quattro coppie di occhi curiosi.
«Allora, com'è andata?» chiese Harry, proprio mentre Ron esclamava: «ti hanno presa, sono sicuro che ti hanno presa!»
Draco le scostò una sedia facendole cenno di sedere.
Ginny, accomodata in poltrona con in braccio il piccolo Fred addormentato, si limitò a osservarla con aria di aspettativa.
Lei esitò, cercando di mantenere un'espressione severa, così, giusto per tenerli un po' in sospeso.
«Mah, in realtà... penso proprio... di sì!» si lasciò andare a un ampio sorriso.
«Sììì lo sapevo!» saltò su Ron, ma l'occhiata tagliente che gli rivolse sua sorella lo gelò a metà del gesto. Fred Albus Malfoy aveva meno di un mese, ma era già dotato di polmoni che potevano competere tranquillamente con quelli della signora Black e svegliarlo non era mai una buona idea. «Sarebbero stati degli idioti a non assumerti, Hermione» concluse il ragazzo a voce più bassa.
«Dai, racconta» la incitò Harry.
Lei sedette al tavolo, fece levitare una tazza, il barattolo del tè e il bollitore che restava piazzato costantemente sulla stufa e, mentre si preparava la bevanda, iniziò a raccontare.
«Beh, è stato strano. Innanzitutto, nemmeno stavolta ho parlato con quello che sarà il mio capo, ma di nuovo con gli addetti alle pubbliche relazioni della selezione iniziale e il mago a capo del Reparto. Il che mi lascia qualche perplessità. Non mi hanno voluto nemmeno dire come si chiama. Comunque mi hanno detto che hanno scelto me, mi hanno fatto firmare un contratto di apprendistato di sei mesi e mi hanno garantito che, finito quello, sarò assunta a tempo indeterminato. Inizio lunedì.»
«D'accordo ma... dove? Ora ce lo potrai dire, spero» chiese Ron.
«Sì, sì, scusate. Sono ancora un po' frastornata e mi sono dimenticata che avevo promesso di mantenere il segreto fino al momento dell'assunzione. Lavorerò nel Reparto Pozioni del Ministero, come apprendista di uno dei Mastri Pozionisti.»
«Caspita, al Ministero! Grandissima, 'Mione: prendono solo i migliori, lì» si congratulò Ginny.
«Beh, ma non ci sono mai stati dubbi sul fatto che lei sia la migliore» controbatté Harry.
«Sono molto contento per te» aggiunse Draco, «ma perché come apprendista? Ormai è un pezzo che hai la qualifica di Pozionista di Secondo Livello. Anzi, il tuo vecchio capo in Galles non aveva promesso che ti avrebbe promossa a Terzo Livello prima della fine di quest'anno?»
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Falling - A Snamione Story
FanfictionLa mia versione della Marriage Law :) Non era possibile che fosse così agitato. Non lui, che per quasi diciott'anni aveva mentito a uno dei Legilimenti più potenti del mondo. Non lui, che aveva giurato a sé stesso che avrebbe chiuso ogni emozione i...