Ministero della Magia, Londra, 1 Marzo 2006
Com'era sua abitudine, Severus era arrivato al Reparto Politiche Famigliari del Ministero con largo anticipo.
La farsa sarebbe iniziata alle 15 in punto ma lui, dopo aver trascorso la mattinata al lavoro, era rincasato prima di mezzogiorno e, da quel momento, aveva iniziato a girare per le stanze come un leone in gabbia, lanciando occhiate furiose a quegli ambienti nei quali era abituato a stare da solo – salvo la presenza discreta di Tabby – e che quel giorno per l'ultima volta sarebbero stati così vuoti e quieti, così esclusivamente suoi.
Come avrebbe fatto a sopportare l'invasione dei suoi spazi e della sua privacy da parte di una perfetta sconosciuta, non lo sapeva ancora.
Sempre se la "dolce mogliettina" avesse accettato di vivere lì...
Dopo due ore, durante le quali non aveva nemmeno mangiato da tanto era nervoso ed era solo a stento riuscito a trattenersi dall'ubriacarsi per riuscire a superare in qualche modo il pomeriggio, si era infilato sotto la doccia cercando di calmarsi e poi si era vestito. Alle 14:30 era pronto; alle 14:40 dopo aver percorso a grandi passi un paio di volte ancora tutte le stanze della casa, era arrivato al Ministero via Metropolvere.
Lo fecero accomodare, da solo, in una sorta di sala d'aspetto, con come unica compagnia il mormorio e i passi delle persone che percorrevano il corridoio. Il quarto d'ora che trascorse lì dentro gli parve uno dei più lunghi della sua vita.
Sussultò quando un funzionario venne a chiamarlo, accorgendosi solo in quel momento di quanto, esattamente, fosse nervoso. Solo il suo passato da spia gli permetteva di non avere le mani percorse da tremiti incontrollabili.
«Signor Snape, se vuole seguirmi, la condurrò nella Sala dove si terrà la cerimonia. Scusi per l'attesa, ma la coppia che sarà unita contemporaneamente a lei e alla sua sposa ha fatto richiesta di segretezza e abbiamo iniziato solo ora a far entrare gli ospiti dopo un rigoroso controllo.»
Lui scrollò le spalle e si incamminò dietro all'addetto. Non gli poteva importare di meno delle fisime degli amici della sua futura moglie.
Arrivarono davanti a una porticina, dove stazionava addirittura un Auror in divisa, un ragazzo che non conosceva ma che evidentemente conosceva lui, dato che nel vederlo annuì e si fece da parte aprendo la porta per farlo entrare.
«Congratulazioni!» lo salutò il suo accompagnatore prima di andarsene, e Severus si trattenne a stento dal colpirlo con una fattura che l'avrebbe mandato per tutto il giorno a cagare. Letteralmente.
Invece prese un gran respiro, raddrizzò le spalle e avanzò do un passo oltre la soglia che conduceva all'anticamera della sua nuova, "fantastica" vita.
E rimase pietrificato dove si trovava, mentre un incubo che nemmeno aveva contemplato gli crollava addosso con il peso e la potenza di un'incudine che cadeva dal decimo piano.
Davanti a lui, sulle sedie decorate destinate agli ospiti, una distesa di rosse teste Weasley. E poi Neville Longbottom, Seamus Finnigan e Dean Thomas. Ernie McMillan e Cho Chang. Minerva Mc Gonagall e Hagrid. Andromeda Tonks. Perfino Draco e Narcissa, coi quali non si sentiva da quando era partito per Hogwarts e che non si sarebbe certo sognato di invitare a quella farsa.
La visione peggiore di tutte, però, era quella di Potter, con un elegantissimo tight babbano grigio antracite e una rosa bianca appuntata al taschino, che camminava nervosamente avanti e indietro davanti al tavolo riccamente ornato e pieno di fiori dal quale sarebbe stata officiata la cerimonia, tirandosi le maniche della camicia che sporgevano dai polsini.
"No!" gridò qualcosa dentro di lui. Un lacerante urlo di dolore.
Non era possibile.
No, il destino non poteva davvero odiarlo così tanto da farlo sposare contemporaneamente all'unica donna che avesse davvero... desiderato negli ultimi anni. Da costringerlo a guardare mentre veniva unita a un altro.
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Falling - A Snamione Story
FanfictionLa mia versione della Marriage Law :) Non era possibile che fosse così agitato. Non lui, che per quasi diciott'anni aveva mentito a uno dei Legilimenti più potenti del mondo. Non lui, che aveva giurato a sé stesso che avrebbe chiuso ogni emozione i...