Giorno 5: tè

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A volte, nella vita di uno scrittore (o di un'aspirante tale), arriva quel momento in cui non ha alcuna idea di cosa scrivere. Prova a motivarsi, magari costringendosi a buttar giù qualcosa ogni giorno, si impegna al massimo, ma semplicemente le parole restano nella testa.
Lui, o lei, si siede alla scrivania, una tazza di tè a fianco, e fissa il foglio bianco per ore e ore, senza cavar un ragno dal buco.
E, onestamente, va bene così. Mica si può sempre esser perfetti in tutto.

And that's the tea.

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