Era passato un mese da quando la polizia aveva iniziato a indagare sui cosiddetti "omicidi del nodo". Nei cittadini la tensione era cresciuta a dismisura, fino a raggiungere picchi esorbitanti che mai si sarebbero immaginati. Il caso era stato battezzato così dal giornale locale, a causa del modus operandi dell'assassino: tutte le vittime, il cui numero al momento ammontava a sette, erano state rinvenute con una sciarpa rossa annodata stretta al collo; se rimossa, come avevano scoperto con orrore gli agenti, era possibile scoprire la causa del decesso: un profondo taglio sulla gola, inferto con una precisione quasi chirurgica.
La fama raggiunta dal caso era tale che immediatamente erano spuntate fuori le teorie più strampalate su chi fosse l'assassino e su come scegliesse le vittime; benché molte fossero totalmente campate in aria, la polizia teneva conto di ogni informazione che potesse anche solo minimamente essere utile. Tra i teorici più accreditati c'era Logan, un giovane di vent'anni che viveva in un piccolo appartamento di periferia insieme ai suoi due gatti, Edgar e Phillips (era appassionato di letteratura dell'orrore). Costui scriveva un blog, che aggiornava ogni giorno, riguardo a ogni evento misterioso che avveniva in città, in attesa di essere assunto come reporter per il giornale cittadino. Il suo sogno era di occuparsi della cronaca nera, perciò quando furono rese disponibili le prime informazioni riguardo agli omicidi si era sentito al settimo cielo. Aveva consultato ogni dossier, spulciato meticolosamente ogni libro che accennava a serial killer, imparato a distinguere i vari tipi di nodi. Tutto ciò che era riuscito a raccogliere fino a quel momento gli aveva permesso di azzardare ipotesi che si erano rivelate corrette. Ad esempio, aveva trovato una correlazione tra il tipo di nodo e la vittima: la sciarpa della seconda vittima, una donna di cinquant'anni, era stata legata con un nodo bandiera, noto anche come nodo del tessitore; quando la polizia aveva indagato sul suo passato aveva scoperto che la donna era entrata a far parte di un'intricata rete di spaccio di droga, e a Logan era parso lampante il collegamento tra tessitore e rete. Un uomo di sessantacinque anni, invece, aveva una sciarpa fermata con un nodo piano detto del ladro: come il giovane aveva previsto, si era scoperto che l'uomo riceveva una pensione d'invalidità immotivata, poiché era completamente sano.
Grazie alle intuizioni di Logan, la polizia era riuscita a scoprire il criterio usato dell'assassino per scegliere le proprie vittime: puniva i peccatori, come una sorta di malvagio angelo vendicatore. Il giovane sentiva che il suo obiettivo era sempre più vicino: ancora qualche settimana e avrebbe potuto abbandonare il lavoro da commesso in quel piccolo supermercato in città, ne era certo.Mentre finiva di aggiornare il blog, Logan sentì un rumore provenire dal bagno, la cui finestra dava su un vicolo buio di cui nessuno si serviva mai. Pensò che fosse uno dei suoi gatti, probabilmente Phillips, quello più irrequieto. Avrebbe controllato più tardi. Tornò a concentrarsi sullo schermo, non curandosi affatto dei passi leggeri che, se solo vi avesse prestato attenzione, avrebbe senz'altro notato.
Una mano gli si serrò sopra la bocca, mentre un altra gli puntava un coltello alla gola. La lama gelida stava appoggiata alla candida pelle di Logan, che, preso dal panico, si era irrigidito e non riusciva a muovere un muscolo.
"Sono contento che ti interessi tanto quello che faccio", disse una voce dal tono basso alle sue spalle. "Sembra quasi che tu abbia trovato il modo di accedere alla mia mente, e sono lusingato dell'attenzione e dell'impegno che ci stai mettendo. Tuttavia, credo che tu non abbia ancora capito una cosa: intralciare la mia opera è come compiere un peccato, e io non tollero affatto i peccatori."
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Writober 2019
Short StoryAvete presente l'Inktober? Ecco, questo è simile: al posto di disegni ci sono racconti più o meno brevi, la cui tematica varia ogni giorno del mese. Vediamo quanto ci metto prima di fallire miseramente :)