Giorno 11: ali

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Con le mie ali ho viaggiato attraverso mondi fantastici; alcuni erano colorati, pieni di vita, altri bui e spaventosi.
Ho sorvolato oceani pieni di mostri marini, li ho visti ghermire velieri nei loro tentacoli, abbattere vascelli con la coda, tranciare in due con un solo morso navi cariche di persone spaventate. Ho sorvolato verdi pianure dove pascolano unicorni dalla criniera variopinta, o brulle lande dove l’uomo non osa metter piede, dove è la natura che domina.
Ho visto carovane di mercanti di tessuti e spezie attraversare deserti e impazzire per la mancanza di acqua, o gioire alla vista di una qualche città.
Ho volato con aquile fiere, eleganti fenicotteri, maestosi draghi sputafuoco, attraversando le nuvole candide, facendo lo slalom tra i fulmini o illuminandomi  di verde grazie alle magiche luci dell’aurora boreale. Ho viaggiato tra le stelle, tra i pianeti e in mezzo a nebulose. Ho osservato supernove esplodere e nane bianche morire, uno spettacolo grandioso e malinconico: è incredibile pensiare quanto siamo piccoli, se messi a confronto con tanta meraiglia.
Ho visto gli ultimi giorni di Pompei, volando sopra il Vesuvio. Ho visto Atlantide sprofondare negli abissi trascinando con sé tutti i suoi abitanti. Ero lì quando la Bastiglia veniva presa, quando il muro di Berlino cadeva, in mezzo a tumulti di emozioni.
Ho visto albe e tramonti degli imperi, ho visto nascere e crescere città, ho visto sovrani sostituirsi ciclicamente.
Ho conosciuto persone di tutte le epoche, nazioni e galassie, guardandoli dall’alto, osservando le loro vite, volando in mezzo a loro con le mie ali: li ho visti nascere, intrecciare il filo della propria vita con quello di altri individui, far carriera,  metter su famiglia, viaggiare, morire. Sono stata nelle stanze del Re Sole, ho viaggiato in America con Colombo, ho preso un tè con la regina Vittoria; ma ho anche conosciuto umili contadini medievali, giovani innamorati ostacolati da una sorte beffarda, madri in attesa che i figli tornino dalle crociate, che forse mai li rivedranno.

Con le mie ali sono andata ovunque, eppure non mi sono mai alzata dalla mia sedia a rotelle. Con le mie ali sono andata ovunque, perché le mie ali non sono fatte di piume e penne: le mie ali sono quelle della fantasia.

Writober 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora