Martedì 13 aprile
Mi sento in trappola. Le mie gambe, le mie braccia, il mio intero corpo, tutto è avvolto da un filamento bianco e appiccicoso; è troppo resistente per strapparsi, troppo elastico. Sarebbe più semplice liberarsi da delle catene.
Sono al centro di una ragnatela, immobile. Solo un aiuto esterno può liberarmi, tagliando questi fili: da solo non ci riesco. A ogni movimento che faccio, i lacci si stringono.
Sento la ragnatela muoversi: qualcuno - o qualcosa - ci sta camminando sopra. A ogni passo equivale una vibrazione, a ogni vibrazione il battito del mio cuore aumenta. Sento il panico salire e non posso farci nulla.
"Se c'è qualcuno", penso, "questo è l'ultimo momento disponibile per aiutarmi. Ora o mai più. Dopo sarà troppo tardi."
La ragnatela ha smesso di vibrare: il ragno si è fermato. Dopo qualche secondo ricomincia a camminare, muovendo però le otto zampe nella direzione opposta.
Io sono ancora qui, bloccato da questi fili appiccicosi. Non so quando tornerà il ragno, né quando mi raggiungerà e farà di me ciò che vuole. L'unica speranza di salvezza è che qualcuno mi liberi dalla mia prigione.Mercoledì 14 aprile
Sono ancora qui, avvolto dai fili. Nessuno è arrivato in mio soccorso, e io mi sento più in trappola di prima.
La ragnatela vibra di nuovo: il ragno sta arrivando. Stavolta è più deciso: non rallenta, non indugia, non si ferma. Sa cosa deve fare, ed è determinato a portare a termine il suo compito. È il momento di farla finita, di smettere di temporeggiare.
Il pensiero che mi consola è che quest'agonia finirà presto, forse non farà neanche così male.
Il ragno incombe minaccioso su di me, i suoi otto occhi malvagi mi scrutano; credo che riescano a vedere dentro di me.
Sento le sue zampe addosso, mi schiacciano, mi opprimono. Voglio che finisca presto, non posso sopportare neppure un ennesimo attimo di quest'agonia.
Chiudo gli occhi mentre la creatura mi ghermisce, sento il veleno scorrermi nelle vene.
"È finita", penso. "Finalmente."[Dal diario di Martin Jacobson, in un disperato tentativo di esorcizzare il mostro orrendo del bullismo, che l'ha portato al suicidio a sedici anni.]
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Writober 2019
Historia CortaAvete presente l'Inktober? Ecco, questo è simile: al posto di disegni ci sono racconti più o meno brevi, la cui tematica varia ogni giorno del mese. Vediamo quanto ci metto prima di fallire miseramente :)