15. All'attacco

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Quando il cielo comincia ad imbrunire appaiono i primi individui.
Lucy li osserva attentamente tentando di focalizzarsi su qualche particolare per distinguere le varie bande, visto che l'oscurità non le permette di scrutare i loro volti, nascosti oltretutto dai cappelli e cappucci che indossano.
Difficile stabilire chi fa parte degli Oración Seis e chi no, ma se si trovano in quel luogo non sono certo degli angioletti.

"Ma quanti ce ne sono?" Sussurra Natsu, notando altre auto parcheggiare.

"Probabilmente c'è qualcosa di grosso in ballo" suppone la bionda.

Quando tutti sono entrati, il portone si chiude, lasciando due guardie a difenderlo.

"Qui Erza, mi ricevi?"

"Si, allora quanti sono?"

"Una trentina divisi in 3 gruppi. Uno formato solo da 6 persone, devono essere loro".

"Come sono disposti?"

"Tre persone al centro che parlano, probabilmente i capi, ognuno con una guardia del corpo due passi indietro.
Gli altri sparsi ai lati del capannone. Tutti armati".

"Ok, ora aspettiamo che- NATSU FERMATI!" la conversazione viene bruscamente interrotta quando Lucy nota che suo fratello sta correndo in direzione delle guardie.
"Dannazione!".

Uno dei due spara due colpi che fortunatamente non lo centrano, mentre l'altro sfodera un pugnale. Natsu si lancia a capofitto sul primo e con una velocità impressionante lo disarma, colpendolo poi con un pugno alla tempia e tramortendolo.
Ripiega poi sul secondo che pochi secondi dopo fa la stessa fine.

"Allora, entriamo o no?" Chiede Natsu scrocchiandosi le nocche.

"Sei forse impazzito!" S'infuria Lucy uscendo dal loro nascondiglio. "Erano armati, avrebbero potuto ucciderti".

"Sono anni che mi alleno come un pazzo, questo era semplice riscaldamento".

"Qui non siamo all'accademia, ti prego, evita le tue manie di protagonismo" ma è troppo tardi.
Il rosato si è già avvicinato al capannone e, come se fosse appena tornato a casa e non si trovasse in un covo di criminali, spalanca la porta.

"È QUI LA FESTA, GENTE?!".

Immediatamente occhi e armi sono su di loro. Vengono accerchiati e la porta si richiude. Sono in trappola.
Il walkie talkie nella tasca di Lucy vibra prepotente, ma la bionda è troppo impegnata a tremare per accorgersene, benchè Natsu nasconda la sua figura ai più.

"Credo tu sia capitato nel posto sbagliato, ragazzo" esclama uno dei capi.

"Sono qui per sconfiggere gli Oración Seis, se non ne fai parte levati e non essere d'intralcio". Lo sguardo di Natsu è serio e la voce bassa; i nervi tesi e le mani strette a pugni.
È pronto ad attaccare.

Una risata gutturale prorompe da un altro capo, un omone dalla pelle scusa e i capelli bianchi, che si avvicina a passo lento, brandendo uno strano bastone con un teschio all'estremità.

"Hai fegato ragazzo, te lo concedo. Ma non credere di uscire vivo da questa situazione dopo aver blandamente minacciato la mia banda".

Lucy fa un passo indietro, vedendo altri quattro individui, tra cui una ragazza in un vestitino piumato, disporsi a semicerchio dietro il loro leader. Deglutisce.

"Su questo avrei da dissentire".

Il vetro della finestra si rompe e mentre le schegge volano ovunque, due figure balzano a terra.

"Sempre precipitoso eh, testa in fiamme" Sorride Gray sbottonandosi la camicia.

"Vedo che non siamo ospiti graditi" esclama Erza impugnando la sua spada.

"Perfetto, altri marmocchi. Come se questa gentaglia non fosse già abbastanza fastidiosa" prorompe stufo uno di loro, con una cresta bionda da punk.

Le altre bande e i rispettivi capi cominciano ad agitarsi, irati per essere stati interrotti e desiderosi di chiudere in fretta l'accordo.
"Ohi, Brain! Sbarazzati di loro, non abbiamo tempo da perdere".

Il target dei ragazzi sorride malefico, prima di estrarre una pistola e puntarla alla fronte di Natsu.
"Molto volentieri. Racer, Hoteye occupatevi dei nuovi arrivati. Io penso a loro".
Il biondo e un energumeno dai capelli arancio si distaccano dal gruppo, lanciandosi in un corpo a corpo con Gray ed Erza.

"Bene. Ultimo desiderio prima di morire?" E toglie la sicura della pistola.

"Prenderti a pugni" e Natsu si lancia verso il suo avversario.

Il capannone si trasforma in un campo di battaglia, mentre le altre bande si godono divertite lo scontro e piazzano qualche scommessa.

Nessuno fa caso a Lucy che, cercando di essere il più invisibile possibile, passa tra di loro in cerca di prove per incolparli.
Bhe, già il fatto di essere lì potrebbe essere una prova, ma questo andrebbe anche a loro svantaggio.
Scandaglia il posto, notando in un angolo delle casse nascoste malamente sotto un telo.
Si avvicina e prendendo in mano il suo pugnale forza un contenitore fino ad aprirlo.
Fortuna che Gray l'aveva obbligata ad armarsi prima di partire, sapendo che avrebbe usato la lama contro un essere umano solo in caso di estremo pericolo.

Quello che scopre la lascia sbigottita. Piccole pietre spigolose di un azzurro splendente sono appoggiate su un cumulo di paglia, il quale copre parzialmente un simbolo all'interno della cassa.
Sposta qualche ciuffo e rivela il disegno di una croce con al centro la stessa pietra.

"Ma questa è.." esclama allibita, ma qualcuno le stringe un braccio attorno  alla gola prendendola di sorpresa; una pistola puntata alla fronte.

"Cosa credevi di fare biondina?".

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Cliffhanger per voi.

"Se la caveranno i nostri eroi? Lo scopriremo nella prossima puntata"
Mi sento la voce narrante dei Pokemon.

Scherzi a parte, stiamo entrando nel vivo di questa storiaaaa!
Cosa significherà quel simbolo?

A presto,
Jade 🌼

Un giorno di Pioggia {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora