26. Estremi rimedi

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Il capo di Tartaros, Mard Geer, è tanto attraente quanto inquietante.
Questo è stato il primo pensiero di Lucy quando un uomo alto ed elegante, dai lunghi e folti capelli viola scuro aveva varcato la soglia della stanza in cui era stata trascinata ore prima.
Quei profondi occhi neri celavano una malvagità raccapricciante da farle venire la pelle d'oca che, a distanza di ore, non si è ancora sopita.

Ma dopo tutto quello che ha passato, il suo pensiero adesso è cambiato?
Direi proprio di sì.
Attrazione e inquietudine hanno presto lasciato spazio a terrore e dolore, un connubio micidiale che prepotentemente ha preso il controllo del suo corpo.
La mente, al contrario, è ancora lucida e attiva, determinata a non lasciar scappare nemmeno un gemito dalle labbra spaccate e tremolanti.

I segni delle unghie di Seilah sulla guancia e sul mento bruciano, ma non sono niente in confronto agli altri lividi che le adornano la pelle, ricompensa della sua fuga sventata.

Si era risvegliata in una stanza vuota, maleodorante e senza finestre, in cui l'unica fonte di luce era data da una lampadina penzolante dal soffitto;
al di là della porta di legno nessun rumore.
Era il momento di agire.
Fortunatamente aveva le gambe libere, perchè solo i polsi erano legati allo schienale della sedia.
Senza pensarci due volte, si era alzata e goffamente, ma mettendoci quanta più forza possibile, si era lanciata contro la porta di legno, abbattendola dopo qualche tentativo.

Il risultato era stato abbastanza soddisfacente: una via di fuga e la sedia rotta a terra.
Il problema? Una spalla probabilmente lussata e il rumore che sicuramente aveva avvertito tutti.

Infatti niente era valso correre cercando l'uscita in quel dedalo di corridoi di pietra, perchè pochi minuti dopo l'avevano circondata.

Ecco perchè ora si trova in questa stanza, circondata dai membri principali di Tartaros, mentre Keith, l'autista mascherato e Tempesta, un altro biondo psicopatico, la costringono in ginocchio davanti a Kyouka, una pazza innamorata della sua frusta.

"Biondina, non uscirai viva di qui. Tanto vale parlare subito ed evitare ulteriori sofferenze" esclama serafico Mard Geer, comodo sulla sua poltrona a godersi lo spettacolo; Ezel, un omaccione tutto muscoli, ritto al suo fianco.

"Te lo ripeto" annaspa Lucy, cercando di allontanare la mente dal dolore "la formula che volete non la conosco".
Un'altra frustata. La quarta, forse.

"Cocciuta, eh? Eppure Kyouka può continuare fino a sera" e la sopraccitata si lecca le labbra, eccitata da quella dichiarazione.

"N-non posso dirvi qualcosa che non so". Cerca di modulare la voce per non farla risultare tremante. "E anche s-se lo sapessi, non ve lo direi. Piuttosto la morte".
Altra frustata.
Lucy si morde forte il labbro per impedirsi di urlare, benchè qualche lacrima scappi al suo controllo, ben nascosta dal viso abbassato e dalla frangia.
Non può mostrarsi debole, loro non meritano di vedere le sue lacrime.

Mard Geer la osserva in silenzio pochi secondi, dopo di che alza la mano per fermare Kyuoka e sussurra qualcosa all'orecchio di Ezel, il quale esce dalla stanza, scambiandosi di posto con Jackal, il tizio che l'ha rapita.

Egli entra ghignando e ordina ai suoi compagni di alzarla da terra, per poi sferrarle un pugno allo stomaco che la fa ripriegare su se stessa tossendo.

"Cambiamo tattica, allora" spiega il capo passandosi una ciocca di capelli tra le dita con fare disinteressato.

Tempesta e Keith si spostano ai lati della stanza, mentre Jackal si diverte a somministrarle calci e pugni a ritmo sostenuto.
Lucy non riesce a deviarli, preferendo chiudersi a riccio con le braccia davanti al viso, per poter almeno attenuare i danni. La spalla pulsa dal dolore, come ogni altra parte del corpo, ma ad eccezione di qualche gemito soffocato, non dice nulla.
Questo è già il secondo round, poichè il primo l'aveva subito da Torafusa dopo la fuga, che ora se ne sta di guardia fuori.

Quando Jackal si ferma, Lucy sputa un grumo di sangue a terra e il biondo le artiglia la frangia, alzandole il viso.
"Sputa quella formula, biondina. Non abbiamo tutto il giorno".

Neanche lei, se continuano così.
"N-non so di c-cosa state parlando" biascica sfinita.

"Senza quella fornula l'arma non sarà completata e Alvarez non ne sarà contento." Tuona Jackal.

"Sappiamo che gli Heartfilia sono stati gli ultimi in possesso della formula. Tuo padre è in prigione e purtroppo sotto protezione, perciò irraggiungibile" continua Mard Geer alzandosi e passeggiando per la stanza.
"Ma tu ora sei sangue del loro sangue e ci dirai quel che vogliamo sapere.
Il Nirvana deve essere bagnato con una particolare sostanza per diventare un'arma e a noi serve la formula chimica di tale sostanza.
Qual è?".

"È p-per questo che avete ucciso m-mia madre? Perchè n-non ha risposto alle vostre domande?" Chiede   cercando di guardarlo negli occhi; i suoi colmi d'ira.

Il capo si ferma sui suoi passi.
"È stata lei a scegliere. Poteva pensare alla sua famiglia e darmi la formula, ma ha deciso di essere egoista".

"Mia m-madre ha fatto la scelta giusta".
Lucy gira la testa con uno scatto felino, riuscendo a mordere il braccio teso di Jackal, che subito molla la presa, permettendole di strisciare lontano di qualche passo per poi provare ad alzarsi.
"S-se darvi la formula, significa mettere n-nelle vostre mani un'arma p-potente, allora preferisco morire".

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E anche questo weekend è finito, passato in un battito di ciglia.

Ecco di nuovo la nostra Lucy, in pessime condizioni ma sempre badass.
Resisterà fino all'arrivo di Nastu?

Intanto, chi è la vostra Fairygirl preferita? Le mie sono Juvia e Lucy, le adoro alla follia e amo come siano cresciute in termini di forza, emozioni e comportamento nel corso di FT.

A mercoledì per il prossimo capitolo,
Jade 🌼




Un giorno di Pioggia {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora