18. Zuffa

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Destro. Sinistro. Destro. Sinistro. Calcio.
Destro. Sinistro. Destro. Sinistro.
Calcio.
Gray continua a colpire il sacco da box con gli stessi movimenti, nonostante le nocche sbucciate e il corpo grondante di sudore.
Non si ferma, non riprende fiato, continua imperterrito quel muto sfogo.
Sono ore che si è rinchiuso in palestra, dopo essere scappato dall'ufficio del Master senza guardare in faccia nessuno, nemmeno la realtà.
Una corsa a perdifiato per sfuggire a quelle emozioni irruenti e lo sbattere di una porta.
Ora è lì, da solo, ma sa benissimo che al di là del muro ci sono Natsu e Lucy, intenzionati a stargli accanto nel suo dolore.

Ma si può davvero provare dolore per qualcosa che non si ricorda? Gray era troppo piccolo alla morte dei suoi genitori per rimembrare le loro voci, il loro profumo o addirittura i loro volti; nella sua memoria ci sono solo immagini sfocate che col tempo perderanno ogni colore.
E allora perchè fa così male?
Perchè sembra che il cuore non batta più e i polmoni non ricevano ossigeno?.

Destro. Sinistro. Destro. Sinistro.
Calcio.
Ogni arto ormai si muove meccanicamente, sporcando il sacco di sangue, mentre la mente viaggia per oscuri meandri.

Aveva avuto davanti gli assassini e non aveva potuto far niente.
Destro.
Non sapeva neanche che fossero loro.
Sinistro.
Ed ora commerciavano un minerale frutto di una ricerca a cui suo padre aveva dedicato anni, come se nulla fosse.
Calcio.
Fissa l'oscillazione dell'oggetto senza vederlo veramente e il groppo in gola si fa sempre più grande.

"Ora basta, io entro".
La porta si spalanca di colpo e il rosato entra furente battendo i piedi sul pavimento.

"GRAAAAAAAAAAY" urla lanciandosi verso il moro e dandogli un pugno in piena faccia.
Quest'ultimo indietreggia di qualche passo traballando, lo sguardo vitreo.
Un altro pugno e di nuovo nessuna reazione.

Natsu fuma di rabbia e con un balzo si lancia sul suo migliore amico, cadendo a terra sopra di lui.
Un pugno, un altro e un altro ancora ma Gray non si ribella, mentre la sua faccia si gonfia e il suo sguardo rimane freddo e impassibile.

"Guardami" intima il rosato afferrandolo per il colletto della maglietta e portandolo vicino a sè. La voce terribilmente bassa. "La tua scenetta da depresso del cazzo mi sta facendo venire i nervi, vedi di smetterla se non vuoi che ti rompa la mascella a suon di pugni".

Gli occhi di Gray si accendono improvvisamente d'ira. Inverte in un attimo le posizioni, facendo sbattere al suo amico la testa sul pavimento prima di colpirlo con un pugno sul naso.
"Depresso del cazzo?" Un pugno.
"Hai il coraggio di chiamarmi così?" Un altro pugno.

Nastu schiva il quarto e con un colpo di reni si leva il corpo di Gray di dosso per poi alzarsi. "Bhe, questa scenetta patetica è adatta ad uno come te" lo istiga sorridendo maligno.

Lui parte alla carica con un calcio allo sterno che il rosato para e copia. In un attimo i due migliori amici sono presi da un corpo a corpo duro e faticoso, visto che entrambi sono ancora feriti dall'incontro con gli Oraciòn Seis.
Durante il combattimento, Natsu mette a dura prova l'animo già provato di Gray.

"Sei sempre stato debole"

"Cosa pensi di risolvere spaccandoti le  mani con un sacco da box?"

"Il tuo cervello deve essersi congelato"

"La tua faccia fa così pena"

Ma niente provoca la reazione sperata, così calca la mano sapendo di star giocando un brutto tiro.

"I tuoi genitori sarebbero delusi del comportamento".

Scacco matto. Gray si immobilizza qualche secondo, i muscoli tesi all'inverosibile, poi corre verso Natsu abbassandosi e afferrandolo per i fianchi, per poi spingerlo fin contro il muro spezzandogli il fiato. Non gli lascia un attimo di tregua, iniziando a tempestarlo di pugni nello stomaco.

Il rosato incassa non riuscendo a difendersi e riprendendo fiato solo quando la mano del moro colpisce con forza la parete accanto alla sua testa.
Per qualche istante tutto tace e gli affanni sono l'unica cosa che squarcia il silenzio.
Poi una lacrima colpisce la spalla di Natsu, seguita subito da molte altre.
Gray scoppia in un pianto liberatorio, afflosciandosi contro la spalla del suo migliore amico, il quale appoggia la testa al muro, sorridendo stanco.
"Era ora" mormora.

Restano in quella posizione per un tempo infinito e quando il moro si ricompone, i suoi occhi sono gonfi e rossi. Copia la posizione di Natsu, ma non lo guarda.

"Ci voleva proprio una zuffa".

"Già, eri talmente depresso da non esserti tolto neanche la maglietta".

"Penso che se rimanessi fermo in questo circolo vizioso di brutti pensieri, farei un torto alla memoria dei miei genitori".

"E allora esci. Ci siamo noi fuori ad aiutarti. Siamo una famiglia, ricordi?"
E quel sorriso migliora anche l'umore di Gray.

Dei passi veloci attirano la loro attenzione e i due ragazzi vengono inglobati in un caldo abbraccio.
Ricambiano goffi la stretta, godendosi l'affetto di Lucy sulla loro pelle che stringe la presa, cercando di trasmettere tutto l'amore che prova nei loro confronti e i ragazzi, a sua insaputa, si battono il pugno dietro la sua schiena; un gesto pieno di conforto, forza, sostegno e, per Gray, un grazie non detto ma recepito forte e chiaro.

Ecco la sua piccola e nuova famiglia; l'avrebbe protetta con tutte le sue forze fino all'ultimo respiro.

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Holaaaa minna!
Questo capitolo mi piace un sacco e spero anche a voi.

È bello come in un'amicizia maschile a volte si preferisca parlare con i pugni. È un po' estrema come cosa, ma secondo me in certe situazioni aiuta molto di più di quegli inutili discorsi consolatori.

Ammetto di essermi ancora schiaffeggiata per riprendermi da un momento no.

In ogni caso GRAZIE DAVVERO PER TUTTE LE VISUALIZZAZIONI E PER LE STELLINE (*-*)

A presto,
Jade 🌼

Un giorno di Pioggia {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora