33. Infiltrazione

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"Non c'era un'entrata migliore o almeno più asciutta?" Si lamenta Lucy arrancando con l'acqua fino alle ginocchia.

"Questa è l'unica non sorvegliata" le risponde Juvia a capo della fila.

"E perchè allora i ragazzi non hanno scelto questa?" Chiede Levy.

"Passando dalle fogne non avrebbero di certo fatto un'entrata spettacolare"
Commenta Cana chiudendo il gruppo.

"Juvia l'aveva suggerita, ma hanno detto che anche a casa del nemico si entra dalla porta principale".

"I soliti esibizionisti" bofonchia Lucy cercando di non inciampare.

Camminano ancora per diversi metri, cambiando più volte direzione e facendosi luce con le torce.
Ad un certo punto sopra le loro teste eccheggia una cacofonia di rumori, segno che i ragazzi sono entrati in azione.
Il loro piano era molto semplice: sconfiggere chiunque li avrebbe ostacolati fino all'ufficio del capo di Alvarez e consegnarlo alle autorità; non prima di averlo preso a pugni aveva poi aggiunto Natsu.

Semplice ed efficace.
Forse fin troppo.

La pelle della bionda si riempie di brividi. Sente che sta per succedere qualcosa.
Alvarez a questo punto, sapendo che Juvia non è più una spia, si sarà preparato ad un attacco e il fatto che sia loro che i ragazzi siano riusciti ad infiltrarsi così facilmente non promette nulla di buono.

"Perchè non si sente più alcun suono?" Fa notare inquieta Levy.

"È vero, sembra quasi che d'improvviso le fogne siano state insonorizzate" continua Cana.

"Questa storia non mi piace, Juvia quanto manca?" Domanda preoccupata Lucy.

"In fondo a questo tunnel c'è la scala che porta al piano superiore" e infatti, illuminando davanti a sè, la mostra alle compagne.

Velocemente la percorrono, sbucando in un magazzino.
Accertandosi che non ci sia nessuno e tenendo le pistole cariche in mano, passano di soppiatto dietro scaffali e scatoloni arrivando all'uscita.
Dopo aver superato un corridoio lunghissimo e percorso altre scale, stanno per salire gli ultimi gradini quando Cana estende un braccio fermandole.

"C'è qualcuno?" Mormora Levy.
Scuote la testa.

"Ascoltate".

"Io non sento niente" bisbiglia Lucy.

"Esatto. A quest'ora i ragazzi avrebbero già dovuto essere a questo piano. Perchè non li sentiamo?".

"Juvia è preoccupata. Avremmo dovuto incontrare almeno un paio di guardie lungo il percorso."

"Credete sia una trappola?" Continua la bionda.

"Può darsi. Il punto è capire se possiamo ancora aggirarla o se è già scattata" Ragiona Levy.

"Meglio dividersi. Io e Juvia cerchiamo il team di Luxus mentre voi quello di Natsu. Per qualsiasi cosa usate i walkie talkie."

Lucy e Levy proseguono verso destra, le altre vanno a sinistra.

"Credi che stanno bene?" Domanda in ansia la ragazza dai capelli blu chiaro.

"Certo! Conoscendoli potrebbero già essere in cima al grattacielo e questo spiegherebbe perchè non c'è più nessuno in giro" la rassicura, ma anche Lucy sta cercando di tenere a freno l'agitazione.

Scandagliano un altro paio di piani, trovandoli come previsto vuoti.
Appena l'ascensore si apre al venticinquesimo, tuttavia, un orribile spettacolo si palesa davanti ai loro occhi: Natsu e gli altri sono disseminati per il corridoio, chi sdraiato a terra, chi appoggiato alle pareti, ma tutti svenuti.

Lucy sta per correre verso il suo ragazzo, quando la sua amica la tira indietro facendo subito richiudere le porte.

"Che stai facendo? Torna indietro, dobbiamo aiutarli!" Urla la bionda vedendo che sono scese di qualche piano.

"Non possiamo".

"Perchè?".

"C'è qualcosa in quel corridoio che li ha ridotti cosi".
Scendono finalmente dall'ascensore e si siedono in un altro corridoio.

"Che vuoi dire?".

"Hai visto per caso delle ferite sui loro corpi?".

"Ora che ci faccio caso no. Sembravano tutti in perfetta forma fisica".

"Giusto. Se avessero lottato contro qualcuno e fossero stati sconfitti, riporterebbero per lo meno dei lividi o delle ferite".

"Quindi perchè erano tutti svenuti?".

"Temo che l'arma di Alvarez sia pronta".

Lucy strabuzza gli occhi e un vento freddo sembra avvolgerla.
"Spiegati meglio".

"Io e Freed abbiamo svolto delle ricerche sul Nirvana, partendo dai pochi appunti che Silver, il papà di Gray, aveva mandato anni fa al Master.
Pare che se trattata, quella pietra possa secernere un gas inodore che se viene inalato a lungo può portare alla morte."

"Cosaaaaa!!!!?".

"La formula che stavano cercando probabilmente serve durante il trattamento. Perciò vuol dire che l'hanno estrapolata da tuo libro."

Lucy si mette le mani tra i capelli cercando di metabilizzare tutte le informazioni senza andare nel panico.

"Dobbiamo prima di tutto spostarli da quel corridoio. Non sappiamo per quanto tempo possiamo rimanere esposte al gas prima di svenire, perciò entreremo una alla volta e porteremo via i nostri amici".

"Esatto, loro hanno la priorità. Poi cercheremo di capire il quadro generale".

Le due ragazze, utilizzando la fascia di Levy per coprirsi la bocca, recuperano piano piano tutti i loro amici, raggruppandoli in una stanza pochi piani sotto.
Stanche per lo sforzo continuo nel trascinarli dentro e fuori dall'ascensore, si accasciano per terra, dopo aver passato un panno bagnato sulla faccia di ognuno.

Non è molto efficace, ma essendo solo svenuti, acqua e aria fresca li aiuteranno sicuramente a riprendersi.

Quando dopo un'oretta Natsu si sveglia tossendo, viene subito avvolto da due braccia esili che lo stringono contro un corpo caldo, mentre la sua visuale viene sommersa dai capelli biondi della ragazza.
E sebbene ancora intontito, d'istinto cinge la sua figura e si inebria di quel dolce profumo.

"Luce".

Un giorno di Pioggia {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora