Capitolo 5.

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CARA’S POV.

Andare a scuola questa mattina non è mai stato così difficile; quando suono la sveglia mi trascino con la forza verso il bagno perché solo una doccia può aiutarmi a iniziare la giornata. Non credo di essermi mai sentita così giù di tono come in questo ultimo periodo: sono decisamente annoiata. Trascorro le mie serata in completa solitudine visto che Barbie sta concentrando tutte le sue attenzioni su Zayn. So già cosa succederà quando quello stronzo andrà via e vorrei poter fare qualcosa per prevenire tutto ciò, ma so di essere impotente. Lei ha deciso che vuole soffrire, invece che ribellarsi e farsi la sua strada, sta aspettando la lasci e le dica addio. Non capisco perché si voglia umiliare così tanto. L’amore non c’entra nulla, qui si tratta di amor proprio e lei sembra essersene dimenticata.

L’aria fredda di questo periodo mi obbliga a dover indossare felpa e sciarpa per uscire di casa, così dopo una semi colazione veloce e un’ultima sosta al bagno, alla fine mi sono decisa ad uscire di casa. Questa mattina ho preferito fare una lunga camminata a piedi scegliendo volontariamente di mettere ancora altro tempo prima del mio arrivo a scuola. Il test di filosofia è fortunatamente andato ma mi occorre sapere se lo abbia superato, se ho l’intenzione di prendere quel dannato diploma e lasciare questa città, non appena mi sarà possibile farlo. Praticamente è solo questione di tempo, in fondo posso resistere ancora un po’.

Quando arrivo, trovo i soliti gruppetti: alcuni appollaiati sul muretto di fronte scuola, a passarsi una sigaretta come se fosse un oggetto da osannare; poi ci sono i nerd che si passano delle nuove informazioni sull’ultimo videogiochi acquistato. Più vicino alle proprie auto c’è ragazzo x, insieme al suo gruppo di amici

Poi c’è Liam Payne, ribattezzato ragazzo x da noi, insieme al suo solito gruppo di amici, quelli che io e Barbie abbiamo deciso di non frequentare considerandoli degli snob e fin troppo convinti del loro futuro florido. Liam non sembra appartenere a quel genere di persone ma stranamente ha trascorso tutti i suoi anni di liceo in loro compagnia: sono sempre stata attratta da lui e dai suoi modi di fare misteriosi e schivi, al contrario di Barbie che lo ha sempre considerato un prepotente. È anche piuttosto carino, forse uno dei più carini della scuola, ma a lui non sembra importare, nessuna delle ragazze che gli sono sempre cadute ai piedi hanno mai avuto l’onore di ricevere le sue attenzioni; lui non sembra semplicemente interessato a loro, come se nella sua testa ci fosse altro, forse qualcosa che abbia a che fare con i suoi incontri pomeridiani. Prima o poi lo seguirò, con o senza Barbie, io scoprirò cosa si nasconde dietro a quel ragazzo. 

-Ehi Cara!-. una delle tante ragazzine del secondo anno mi viene incontro saltellando allegramente, non so mai chi siano o che corsi frequentino queste ragazze, le quali non smettono mai di venirmi dietro. 

-Ciao-.

Gli occhi castani della ragazza, immediatamente, sfrecciano nella mia nuova borsa Gucci. –Ti piace?-. Le domando mostrando l’oggetto con ammirazione. Alla fine la nonna ha deciso di farmi questo regalo, e io ovviamente non ho saputo dire no.

-Molto bella!-. Urla, saltellando. 

-Grazie-.

-Senti Cara, ti andrebbe di pranzare con me e le ragazze oggi?-.

Proprio in quel momento una persona già vista, con gli stessi occhi, lo stesso sorriso, si avvicina verso quella che dovrebbe essere la mia scuola. Porta alla spalla uno zaino di pelle nero, indossando un cappotto lungo e una sciarpa bianca, con lo sguardo rivolto attentamente alla porta principale osservando tutto quanto con estrema cura.

-Non ci credo!-. Dico non rispondendo alla sua domanda, ma stupita di averlo li proprio di fronte a me.

La ragazzina deve essersi voltata a guardare. –Lui è Louis Tomlinson-. Dice, attirando la mia attenzione.  -..si è trasferito qui da un’altra città per finire la scuola. Credo che viva da solo. Il perché si sia trasferito non è chiaro a nessuno-.

-Come fai a sapere chi sia?-.

Solleva le spalle del tutto indifferente. -Perché è stato qui un paio di giorni fa, e alcuni ragazzi più grandi hanno parlato con lui. E’ molto socievole e ha attirato parecchie attenzioni, non gli è difficile farlo. Hai visto quanto è bello?-. Sghignazza come una ragazzina della sua età, ma non posso darle torto: Louis Tomlinson è davvero bello.

Lascio in asso la ragazzina che mi saluta anche quando io continuo a passo spedito verso il mio unico obiettivo. Supero un paio di ragazzi più piccoli, saluto distrattamente altre ragazze di classe e alla fine eccolo: concentrato a scrivere molto probabilmente un messaggio, immerso nei suoi pensieri e osservando di tanto in tanto chi lo circonda. I suoi occhi finiscono ancora una volta, come quella prima volta, su di me e sorride di nuovo proprio come aveva già fatto, ma stavolta non mi lascerò sopraffare dalla timidezza.

-Ciao-. Dico. Solleva lo sguardo e mi guarda stranito.

-Ciao-. Risponde socchiudendo gli occhi, suppongo per mettere a fuoco chi io sia e perché abbia deciso di parlare con lui. –Ci siamo già visti?-.

-Si, cioè no. Ti ho visto una volta in caffetteria..sai anche io vado li spesso e tu eri anche li... ci siamo guardati ma poi non ci siamo più visti... e adesso ti ho visto qui e ho pensato che fosse giusto presentarsi. Presumo tu sia nuovo... beh si lo sei perché non ti ho mai visto prima e qui ci conosciamo tutti, sappiamo sempre tutto di tutti e finiamo sempre per frequentare lo stesso genere di persone perché alla fine non hai molta altra scelta-. Straparlare non era previsto, ma alla fine è quello che ho fatto perciò salvo il salvabile sorridendo e sperando lui non si sia accorto di nulla. 

Ma lui sorride, forse ride anche di me. –Quindi immagino tu sappia già chi sono-.

Affondata. Rimango senza parole perché effettivamente è così. –Beh si, sei il ragazzo nuovo-. Dire che conosca anche il suo nome non credo sia il caso, finirei per fare ulteriori gaffe.

-Louis-. Dice allungando una mano verso me, che ovviamente prontamente afferro sfoggiando un enorme sorriso. 

-Cara-.

-Lo so-.

-Lo sai?-.

-E’ una città piccola, sai? Qui ci si conosce tutti e tutti a quanto pare ti conoscono-. Mi prende in giro. -Così quando quella volta c'eravamo visti, la cameriera ha deciso di farmi avere qualche informazione su di te osannando le sue qualità-. Dannazione Taylor.

I suoi occhi azzurri guardano dritto nei miei, così non mi resta che sorridere ed evitare ulteriori imbarazzi.

-Io però non so molto su di te-.

Passano solo pochi secondi, prima che Louis si avvicini a me lasciando il muro su quale era poggiato. Lo guardo stranita, quando lentamente avvicina le sue labbra al mio orecchio, sfiorando la sua guancia con la mia. –Scoprilo!-. Dice e io mi sento sprofondare perché la sua voce è così tanto seducente che potrei anche rimetterci la vita se dovesse parlarmi ancora una volta in questo modo.

DA OGGI MI CONCENTRO SOLO SU QUESTA STORIA PERCIò PREPARATEVI AI MILLE AGGIORNAMENTIIIII <3 

FOTO DI XANTHEAX. NON SONO BELLI INSIEME? *-* 

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