Capitolo 33.

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Papà sta aiutando Zayn a caricare le ultime cose in auto, siamo diretti a Londra e verso la coronazione di un sogno che non credevo sarebbe stato così diverso, tuttavia non ha nulla di ciò che mi aspettavo, manca di ogni singola sensazione che mi ero immaginata di provare in questo giorno così importante per me e Zayn. 

Sono felice, ma non lo sono per davvero; non sono nemmeno triste, eppure in parte sento di esserlo. Per una ragione a me ben chiara sono divisa in due; un'anima lacerata che ha deciso di seguire la parte più forte non riuscendo, però, a dimenticare il resto perché anche quella sono io. Cara è al mio fianco stringendomi la mano, mentre attendiamo che tutto sia pronto per partire; non ho mai visto la mia amica piangere così tanto come in questo momento. Sa benissimo che potremo vederci quando vuole e che in fondo Londra non è poi così tanto lontana come si pensa, ma lei non smette di farlo e io sono convinta che dietro a tutto quel dolore ci sia qualcosa di più di un semplice dispiacere per la mia partenza, ma lei ha deciso di tenere questo dolore per se condividendo solo gli aspetti positivi della sua vita fino ad oggi. Lei è solare, vivace, sprizza gioia da tutti i pori, ma non è perfetta, io lo so e lei lo sa anche. Louis invece? Lui sa che Cara non è perfetta e che se dovesse farla soffrire lei starebbe davvero male? Non lo so, no so rispondere a questa domanda.

-Ehi, dai Cara, su con il morale- Le asciugo l'ennesima lacrima mostrandole un sorriso mentre lei continua a tirare su con il naso nella vana speranza di riuscire a smettere.

-Si tranquilla amica, adesso passa!- La stringo in un forte abbraccio mentre lei continua a ripetermi che tutto andrà bene e che sarà lei ad occuparsi di Liam quando lo vedrà giù di tono.

-E' una delle persone a cui mi sono legata di più, non potrei permettere che una stronza lo faccia soffrire!- Le sue parole dette con un filo di ironia sono un pugno allo stomaco. 

-Grazie- 

-Barbie andiamo?- 

Cara solleva gli occhi al cielo quando Zayn mi chiama. -Ma Barbie era solo mio, chiedo i diritti di copyright, non è giusto che chiunque lo faccia proprio come se niente fosse!- 

-Su sorella, non succede nulla, dirò a Zayn di non chiamarmi più così!- Lei sorride. -E poi tu non sai nemmeno cosa siano i diritti di copyright!- La prendo in giro. 

-Certo che lo so, ho studiato!- 

Saluto ancora una volta Cara raggiungendo dopo papà che sta aspettando impaziente. -Ehi scricciolo, mi raccomando a quello che succederà a Londra. Se succede qualcosa che non va, se non ti piace il posto, se tutto dovesse andare storto non preoccuparti, chiaro?- le sue mani poggiate sulle mie spalle mi avvicinano al suo petto, stringendomi in un abbraccio e concludendo con un bacio in testa. 

-Papi, mi mancherai tantissimo!- 

-Anche tu tesoro!-

-Mi prometti che inventerai ad uscire Kate prima o poi?- Lo sento sorridere.

-Quando inizierai a capire che a me basti tu?-

-E tu invece quando capirai che non posso bastarti solo io?- 

-Mai!-

-Ecco appunto!- Seguono minuti di silenzio in un momento che per noi vale molto di più; siamo noi: io, papà e la mamma. Solo noi tre, dove nessuno potrà mai avere un posto. Ogni giorno immagino la mia vita se lei fosse stata qui, ma poi guardo papà che con i suoi sacrifici e i suoi gesti pieni d'amore ha sempre saputo compensare, in parte, il suo posto e allora tutto passa.  

Salendo in auto scaccio una lacrima ribelle che tenta di venire giù e una volta seduta osservo le due persone più importanti che salutano con un sorriso triste. 

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