Capitolo 11.

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Mi ritrovo a sfogliare libri usurati dal tempo, tracciare il contorno di ogni copertina. Scorro le mie dita tra gli scaffali pensando a tutte quelle storie scritte in milioni di questi libri, a quelle finite male, quelle invece che hanno avuto il lieto fine. Nessuna di queste però narra di me, di me e Zayn, di quanto ci siamo amati e di come sia finita la nostra storia.

Sono venuta qui per studiare, credendo avrei trovato lo spirito giusto, ma non riesco a trovarlo.

Finisco sempre per immergermi in un nuovo ricordo, fatto di gioie e sorrisi di quando siamo stati felici, di quando io pensavo ci sarebbe stato un per sempre, di quando lui ha giurato quel per sempre.

Cammino, passo dopo passo, lentamente, senza fretta, lasciando che quei ricordi vengano fuori, che le lacrime non smettano di scendere perché è quello che mi occorre. Ho bisogno di stare male non di superare il dolore, ho bisogno di annegare in quello e poi uscirne viva e vittoriosa.

O almeno è quello che spero avvenga.

-Immagino che quello non ti serva-. Una voce mi richiama, volto lo sguardo e mi ritrovo faccia a faccia con il ragazzo misterioso, quello con quei due occhi castani e profondi, che solitamente sono concentrati su altro e mai su di me.

Indica quello che dovrebbe essere l’oggetto della sua attenzione. Il libro. Quello che adesso tengo tra le mani e che lui reclama porgendomi una mano. –Oh..-. Glielo porgo imbarazzata. –Scusa, stavo pensando-.

-L’ho visto-. Risponde serio.

Sfoglia quello cercando qualcosa, scorre il dito lungo alcune pagine. Sembra stia leggendo qualcosa. Poi lo richiude con un colpo secco riconsegnandomi il libro e un sorriso. Un bel sorriso oserei aggiungere. –Tieni-.

-Hai già finito?-.

-è un dizionario, ho cercato quello che mi serviva sapere-.

-Giusto-.

-Tu cosa stai cercando?-.

-Non lo so-.

-Magari lo trovi da qualche altra parte-.

-Può darsi-.

Rimaniamo qualche minuto in silenzio non sapendo bene cosa dire, Liam ciondola sul suo posto, stranamente non è il solito ragazzo misterioso che io e Cara abbiamo sempre ritratto nelle nostre menti, durante i lunghi pomeriggi di studio.

-Bene, ciao-. Dice.

-Ciao-.

Torno a fissare lo scaffale e forse dovrei davvero trovare su uno di questi libri la soluzione al mio problema. Potrebbero davvero darmi una soluzione, quella che mi aiuterebbe a superare questo periodo.

-Ah..-. Sollevo gli occhi verso lui.

-Dimenticavo-. Vedo Liam tornare, riprendere il dizionario che io tengo ancora tra le mani e cercare di nuovo qualcosa. Scorre le dita tra i fogli ma stavolta impiega più tempo, così io ne approfitto per osservarlo meglio, per rendermi conto che Liam Payne è uno di quei ragazzi che non risulterebbe apparentemente affascinante ma che in realtà lo è davvero. Lo è anche molto. Non è Zayn, non è quella tipica bellezza che ti colpisce e ti rapisce, la sua ti ammalia, ti incanta e ti fa sua lentamente, permettendoti di capire quanto lui sia davvero bello.

Ha una voglia sul collo, penso sia una caratteristica che lo rende ancora più carino di quanto già non sia, se non avesse sempre quell’aria imbronciata potrebbe anche essermi simpatico.

Eccetto oggi, che sembra essere un’altra persona.

-Ecco-. Mi consegna il dizionario indicandomi una parola: superare. Scorro gli occhi lungo il foglio finendo per giungere al punto esatto indicato da Liam. –Leggi-. Dice.

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