Capitolo 18.

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LIAM’S POV.

Osserviamo entrambe le ragazze ballare ma a differenza mia Louis sembra visibilmente provato dalla scena, ad ogni secondo noto come si agita sempre più ma come tenta, nonostante tutto, di mantenere la calma. Ho imparato a conoscere questo ragazzo nelle ultime settimane capendo che Cara deve averlo stregato in qualche modo che nemmeno lui riesce a spiegarsi, come se qualcosa di più profondo ci fosse tra due persone apparentemente sconosciute. Più lei balle e si dimena, più lui si agita e spacca bicchieri di plastica mangiucchiandoli con i denti. -Guardale come ballano?- Tento approcciarmi a lui usando come scusa il loro modo buffo.

-Ho visto- Risponde non avendo l’effetto tanto sperato.

Tenta in tutti i modi di rimanere distante, di non lasciarsi trasportare ma poi alla fine ecco qui, tortura se stesso cercando di rimanere fedele alle sue promesse. Inutilmente.

-Mi spieghi cosa ti prende?-

Louis stacca lo sguardo da loro rivolgendolo a me. -Succede che non so cosa pensare, guardala!-

Così faccio come mi dice di fare, nonostante non abbia fatto altro tutto il tempo a causa del suo malo umore. Barbara continua a muoversi ridendo, i capelli sciolti le finiscono sul viso coprendolo. Tuttavia non si cura minimamente né di questi né del resto, balla spensierata. È bellissima. –Quindi?-

Gli occhi azzurri di Louis, solitamente limpidi adesso sono arrossati, a causa delle troppe birre e dall’effetto che la bionda pare avere su di lui. Ad ogni secondo che passa diventa sempre più irascibile, non riesce a rimanere lucidi quando lei è nei paraggi, ma mentre prima supponevo fosse solo un mio pensiero adesso ne ho la prova certa. -Non si rende conto di quello che fa, è un’immatura, una ragazzina viziata-

-Questo lo sapevi fin dall’inizio, ricordi?-. Alludendo alla nostra prima conversazione sulle ragazze. Lui ha deciso di fingere non ci fosse mai stata, dicendo di volerle stare lontano, ma ha finito per andarle dietro ogni volta che l’occasione si presentava.

Louis sbuffa a causa dell’ennesimo ragazzo che si è avvicinato alle ragazze. Un coglione tenta di avvicinarsi a Barbara ma lei lo schiva aiutata da Cara, che prontamente la tira a se. Forse dovrei intervenire, ma questo sarebbe troppo. Il nostro rapporto non è stato chiarito, siamo amici o almeno così appare agli altri, se cercassi di tenerla lontana da chiunque tenti di avvicinarsi a lei tutto sarebbe un caos. Non voglio rovinare quello che di buono abbiamo costruito, è una di quelle persone che vorresti avere vicino perché ti rende le giornate migliori. Non posso rovinare tutto.

-Senti, sai cosa faccio?-

Lo guardo perplesso. –La prendi e la porti via?-

-Esattamente!- Ammette con un sorriso ricolmo di soddisfazione.

-Amico-. Metterlo in guardia mi sembra più che doveroso. –Attento, non complicare le cose. Tornerai a Londra, ricordi?- Mi ha raccontato in parte quello che gli aspetta una volta finito il liceo, non può lasciarsi andare fingere che nulla esista.

-Evito solo che l’ennesimo coglione le si avvicini-

Lo vedo muoversi velocemente, afferrare Cara per un braccio e condurla via quando il ragazzo di turno prova a sfiorarla. Lei non dice una parola, lasciandosi semplicemente condurre fuori da questo posto. Io rimango fermo sul posto, guardando Barbara che resasi conto di essere rimasta sola ha cercato qualche altro viso familiare li dentro incontrando il mio. Sorride e mi fa segno di avvicinarmi con il dito indice. Forse dovrei rimanere fermo, starmene qui e non raggiungerla ma lei è così bella, sexy, si muove a tempo di musica e le sue curve sembrano ancora più perfette. Sposta i capelli di un lato e reclina la testa dall’altro. Osservo la pelle nuda prima coperta dai capelli e vorrei baciarle il collo fino a stare male, fino a quando lei non dica basta.

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