LOUIS’ POV.
Esco fuori trovando Cara, seduta su una panchina lontana da tutti. Ha lo sguardo rivolto al sole e credo stia ascoltando della musica. Una delle passioni che condividiamo a quanto pare. Sembra a suo agio chiusa nel suo mondo ondeggiando la testa a tempo di musica; ha un’aria buffa, nonostante io la trovi comunque bellissima. Non è quel genere di ragazza che sicuramente passa inosservata, ma non è nemmeno quel genere di ragazza che tutti si aspetterebbero di trovare. Lei è forte, trasgressiva. Tento di starle lontano, ma finisco sempre per girarle attorno seguendo anche i suoi stessi corsi. Liam, quando ha capito che avrei seguito storia contemporanea, mi ha preso per un idiota capendo immediatamente perché io avessi preso quella decisione.
Sorride per qualcosa e li capisco che ho voglia di sedermi al suo fianco e magari scoprire perché sta sorridendo; così lo faccio senza pensarci, senza nessun doppio fine o altro. Voglio starle, semplicemente, accanto e ascoltarla blaterare come fa sempre.
-Ciao bionda-. Le tiro via una delle cuffiette portandola al mio orecchio, colgo l’occasione per starle vicino e il suo profumo dolce mi inebria. È fantastica. –Cosa ascolti?-.
-Nulla che ti riguardi-. Recupera la sua cuffietta riportandola al suo orecchio, sorrido sapendo il motivo della sua indifferenza.
-Dai, facciamo la pace-. Non mi ascolta, tiene gli occhi chiusi e le cuffie all’orecchio. Osservo il suo profilo, il suo naso piccolo, le sue lunghe ciglia.
-Cara?-.
-Louis, lasciami in pace-.
-Se tu mi parlassi-.
-Lo sto facendo se non sbaglio-.
-Non così-.
-Mi dispiace, è l’unico modo che conosco-.
-Sei arrabbiata?-.
-Assolutamente-. Alla fine si arrende e toglie entrambe le cuffie riponendole nella sua borsa. Oggi è diversa, non ha quella solita aria da ragazza altezzosa, è più naturale.
-Stai bene?-. Mi domanda.
-Uhm..?-.
-Dico, stai bene?-. Per un momento mi sono assentato, guardarla è sempre strano per me, soprattutto quando siamo così vicini. Non ho smesso di pensare a lei da quando abbiamo discusso l'ultima volta, avrei voluto già, nei giorni successivi, trovare una scusa per poterle parlare e adesso che sono qui davanti a lei non credo sia più la cosa giusta da fare.
-Oggi sei diversa-.
Corruccia la fronte sicuramente curiosa di sapere perchè io oggi la trovi diversa. -Diversa rispetto a cosa?-.
-Agli altri giorni, hai per caso le tue cose?-.
-Louis, cavolo, sei proprio impertinente!?-. Porta le braccia al petto allontanandosi ma io scivolo di nuovo vicino a lei, forse un po’ troppo; tuttavia non mi importa, poterla anche solo sfiorare è sufficiente.
-Stammi lontano-.
-Dovresti essere felice, no? Ti sto rivolgendo la parola-.
-Sei per caso uno di quegli psicopatici con doppia personalità allora?-.
Mi viene da ridere quando fa le sue uscite in questo modo così serio. –No-.
-Impossibile, sei bipolare sicuro!-.
-Sono sono un ragazzo normale, che ha deciso di sedersi al fianco di una ragazza che pensa valga la pena conoscere-. La spiazzo, spiazzando anche me stesso. Ma io voglio conoscerla davvero, voglio viverla per quanto mi sia possibile farlo senza pensare al domani, alle conseguenze che si saranno qualora le cose dovessero sfuggirmi di mano.
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DESTINATI 3
RomanceConosciamo il destino come le nostre tasche oramai. È dentro le nostre vite: prende, gira, entra in nuove case e esce da altre quando non c’è più bisogno di lui.