CARA’S POV
-La scuola è la fonte a tutti i miei problemi-.
-Si certo, Cara da quanto ti conosco ti avrò visto toccare un libro tante quante dita ho in un sola mano-.
-Guarda che studiare non implica sempre aprire un libro-. Kate mi versa del caffè in una tazza. Sono esausta, non vedo l’ora che tutta questa storia dello studio, degli insegnanti esigenti e di Barbara che non mi lascia un po’ di tempo per me stessa finisca presto.
-Grazie-.
-Barbara come sta oggi?-.
-Suppongo non bene, ma sta reggendo-. Kate deve aver saputo dalle voci in giro. In questa piccola città tutto arriva alle orecchie di tutti con estrema velocità, soprattutto quando lavori in una caffetteria come Kate.
-Speriamo-. Tuttavia noi la conosciamo da molto tempo, se non anni, so quanto sia ormai affezionata a noi. Ha vissuto in qualche modo la storia di Zayn e Barbie dagli albori, soprattutto perché quando quei due trascorrevano le loro intere giornate insieme io finivo per trascorrere il mio tempo con lei. Per un periodo ho anche cercato di lavorare qui, ma con scarsi risultati. Questo non è il genere di lavoro che fa per me.
Il suono della porta che si apre mi fa voltare curiosa. –Ommioddio!-. Mentre io mi nascondo sotterrandomi sotto il tavolo Kate si volta mostra un sorriso quando riconosce nel nuovo cliente Louis.
-Ehi Lou, come stai?-. Suppongo dall’entusiasmo di Kate, che il ragazzo abbia trascorso diverse giornate qui dentro.
I miei occhi seguono i suoi movimenti, vedo il suo sorriso allargarsi. –Ciao Kate-. Quando si accorge di me solleva di poco la testa fingendo che io non sia neppure presente. Non che voglia illudermi in qualche modo che lui possa considerarmi dal nulla, ma così sembra voler praticamente dichiarare il suo disinteresse nei miei riguardi.
Rispondo con un flebile sorriso timido seguendolo, mentre supera il mio tavolo, sedendo allo stesso tavolo di quando lo vidi per la prima volta.
-Siede sempre li da quando viene-. Spiega Kate sottovoce.
-Non mi vede nemmeno-. Sono costretta ad ammettere sbuffando.
-Sei sicura?-. Lo sguardo allusivo che mi rivolge sembra voler dire di più, ma sto cominciando a perdere davvero le speranze.
Quando dei nuovi clienti entrano, Kate abbandona il mio tavolo e io torno a concentrami su di lui sperando possa anche solo rivolgermi la parola. Ha praticamente evitato ogni tentativo di approccio con me, ignorandomi nei corridoi a scuola, voltando lo sguardo da un’altra parte ogni volta che io gli sorrido.
Louis guarda fuori dalla finestra immergendosi tra i suoi pensieri con i suoi occhi azzurri che mi fanno sognare ogni volta. Non capisco per quale ragione mi sia così tanto fissata con lui, nulla fino ad oggi ci ha legato, soprattutto perché lui ha chiaramente evitato qualsiasi tipo di approccio con me, eccetto quel primo giorno.
Rimango ferma al mio posto, indecisa se sia il caso o meno di prendere ancora una volta io l’iniziativa sedendomi al tavolo con lui. Potrei sicuramente risultare invadente, ma non voglio lasciarmi sfuggire un’occasione come questa.
Prendendo un respiro profondo mi decido ad avvicinarmi, alla fine può tranquillamente ignorarmi e in quel caso sarebbe solo una conferma a ciò che in parte penso già. Ogni passo che mi avvicina a lui penso sia uno sbaglio, ma ho smesso di pensare quando ho deciso che quel ragazzo sarebbe potuto diventare mio. Ha qualcosa che mi attira, nei suoi occhi c'è una strana luce, la quale sembra essere fonte principale della mia attrazione nei suoi riguardi.
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DESTINATI 3
RomanceConosciamo il destino come le nostre tasche oramai. È dentro le nostre vite: prende, gira, entra in nuove case e esce da altre quando non c’è più bisogno di lui.