BARBARA’S POV.
-Buon giorno!-.
-Buon giorno-. Cara sembra persa tra i suoi pensieri, ha un braccio poggiato sul banco, usandolo come poggia testa, e lo sguardo rivolto altrove.
Poso la mia cartella ai piedi del banco osservandola preoccupata. -Tutto bene?-.
Sposta l’attenzione su di me sospirando ma senza dare una nessuna risposta in merito. Il suo sguardo perso nel vuoto non mi aiuta.
Vorrei capire cosa le sia successo e perché oggi più del solito sembra vivere su un altro mondo. –Mi dici che ti prende?-. La professoressa Smith non è ancora arrivata, perciò ho la possibilità di riuscire a tirarle fuori qualcosa forse.
-Cara?-. La chiamo spazientita da tutto questo mistero.
-E’ qui-. Dice qualcosa finalmente, ma non è sufficiente.
-Chi?-.
-Il ragazzo della caffetteria-.
-Qui dove, scusa?-.
-A scuola. Una del secondo mi ha detto che finirà l’anno qui con noi, in questa scuola, in questa città-.
-Dove lo hai visto scusa?-. Le domando, mentre lei continua a sospirare sicuramente pensando a lui.
-Questa mattina, prima che suonasse la campanella è arrivato. Sono andata li e mi sono presentata-.
-E lui?-. Osservo l'ora e manca poco all'inizio della lezione, mentre attendo la sua risposta tiro fuori dalla cartella i miei libri e sistemo i capelli una coda alta. Quando studio ho le mie abitudini, che prevedono vengano rispettate sempre. Mi serve per rimanere sicura su qualcosa, se ho delle regole implica sapere come le cose andranno sempre.
-Lui mi ha detto il suo nome e poi mi ha detto di scoprire chi fosse-. Sbatto le palpebre più volte trattenendo tra le labbra la matita che avrei dovuto utilizzare per sollevare i miei capelli. Non riesco a capire cosa voglia dire, in più questa sua aria sognante non mi aiuta a conoscere dettagli aggiuntivi al suo racconto; prendo la matita tra le mani volendo sapere altro.
-Scusa ma fammi capire…-.
-Buon giorno ragazzi-. E’ arrivata. Non ho più tempo per scoprire ulteriori informazioni.
Durante l’ora, mentre l’insegnante di filosofia spiega, rivolgo sguardi incuriositi a Cara, non smette di disegnare cuori sul suo quaderno scrivendo il suo nome dentro ad ognuno di essi. Non capisco cosa le stia succedendo. Mi ha parlato di questo ragazzo recentemente, ma non mi ha mai detto che avesse fatto breccia nel suo cuore in questo modo. Forse mi sto concentrando troppo su me stessa, ignorando chi mi sta vicino e pensando che mi sia lecito pensare solo alla mia situazione sentimentale. Conoscendo Cara ha sicuramente voluto evitare argomenti perché pensa che io non possa aiutarla, concentrata solo su me stessa e su i miei problemi. Dovrei smetterla con tutto ciò, far in modo che la mia vita possa continuare anche quando Zayn andrà via.
-Cara ti va se a mensa mi racconti meglio cosa succede?-. Cerco di non farmi accorgere perché finirei per trovarmi in punizione senza nemmeno sapere il perché, con la Smith devo essere cauta, lei mi odia.
Volta lo sguardo verso me annuendo velocemente, per poi tornare ai suoi cuori. Sembra essere diventata una stupida e non è da lei.
CARA’S POV.
A mensa io e Barbara sediamo ad al nostro tavolo abitudinario, ognuno qui dentro ne ha uno. Sono quelle abitudini che si trasmettono di anno in anno, cambiano le persone ma le abitudini rimangono le medesime. Nessuna ha voglia di cambiarle, perchè ad ognuno stanno bene così e quando pensi debbano cambiare non fai nulla per farlo e attendi solo. Non si sa perché ma funziona sempre così in questi posti.
-Allora mi racconti cosa succede?-. Poggiamo i nostri vassoi sul tavolo, quando prendiamo posto. Io poggio la mia borsa sulla sedia a fianco e lo stesso fa lei con la sua cartella.
-Te l’ho già detto, Louis Tomlinson, il ragazzo nuovo, conosciuto alla caffetteria, adesso frequenta la nostra scuola. Non so cosa ci sia in lui ma io sembro esserne attratta in un modo che non mi sarei mai immaginata-. Oggi in mensa ci hanno propinato la solita minestra, con le solite verdure bollite, vedo come Barbara mastica quelle cose verdi, lei non si lamenta mai del cibo in mensa a differenza mia che lo detesto con tutta me stessa.
Barbie mi osserva silenziosa, immagino cercando di analizzare quanto sia successo. Non mi sono mai sentita così quando si è trattato di ragazzi, non ho mai pensato potesse esserci quel tipo di attrazione che ti fa diventare stupida. Pensavo di esserne immune, che il mio momento non sarebbe mai arrivato. Guardavo Barbara e Zayn credendo loro fossero l’eccezione, ma a quanto pare nessuno sembra esserlo dobbiamo solo non pensarci e quando arriva o superarlo o viverlo.
-Ti sei presa una cotta!-. Esclama infine.
-Io non so cosa sia Barbie, continuo a pensare a lui come se ci fosse stato chissà cosa, ho i suoi occhi azzurri stampati di fronte a me e li vedo dovunque anche adesso li vedo-.
Barbara sposta l’attenzione verso l’entrata principale dove io ho appunto visto due occhi azzurri come quelli di Louis.
-Beh se il ragazzo in questione, è castano, sorriso smagliante, carismatico, bello da mozzare il fiato allora mi sa che i due occhi azzurri che hai appena visto appartengono a lui-. Lei ride di sottecchi quando io di scatto mi volto rendendomi conto che è proprio lui. Credo debba farci l’abitudine, frequentare la stessa scuola implica vederlo in luoghi comuni anche.
Vorrei poter urlare al mondo quanto sia stupida, ma rivolgo la mia attenzione alla mia amica, la quale continua a ridere, con un’espressione preoccupata. –Sto male vero?-.
-Cara non è nulla, ti piace un ragazzo. Doveva succedere prima o poi-. Barbie è dolce, mi accarezza una guancia sorridendo ma io non voglio pensare ai ragazzi. Non l’ho mai fatto prima e non vedo perché debba iniziare adesso quando dovrei pensare ai miei studi.
-Forse devo solo pensare a studiare-.
-Ma se non lo hai mai fatto, devi proprio cominciare adesso?-.
-Sarebbe un buon motivo per iniziare-.
-Lascia stare e fingi che le cose seguano il loro corso-. Osservo la mia amica sapendo che in realtà quella frase è rivolta più a se stessa che a me, vedo come stia tentando di non pensarci concentrandosi su di me ma le riesce difficile; sfido chiunque a non trovarsi nelle sue medesime condizioni se il ragazzo che ami andasse via.
-Quando lo vedi?-. Le sfioro una mano poggiata sul tavolo vicino a me. Non ho bisogno di dire di chi stia parlando perché lei capisce subito rivolgendomi uno sguardo da chi ha il cuore spezzato.
-Stasera, ha deciso di organizzare una serata per me-.
-Sei sicura di voler andare?-.
-Non dovrei? Potrei non rivederlo più e non voglio privarmi di questi ultimi momenti con lui-.
-Sta rinunciando a te, devi iniziare a prendere coscienza di ciò-. Non vorrei dirle queste parole, ma penso sia giusto così. Ha bisogno che qualcuno le dica la verità.
Sospira lei stavolta, con lo sguardo rivolto verso il vuoto. –Lo so-. Nel frattempo vedo Louis prendere una mela portarsela in bocca, uscendo accompagnato da alcuni ragazzi della nostra scuola. Da oggi lo vedrò ogni giorno e non mi sembra ancora vero. E' proprio bello su questo non c'è dubbio.
ARRIECCOME! LO AVEVO DETTO CHE CI SAREBBERO STATI TANTI AGGIORNAMENTI. IN REALTA' QUESTO NON E' NULLA DI CHE PERO' AVEVO VOGLIA DI PUBBLICARLO E INIZIARE A DARE UNA PIEGA A QUESTA STORIA IN BALLO DA TROPPO TEMPO <3
DITEMI UN PO': LIAM, ZAYN O LOUIS? IO OGGI LOUIS *-*
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DESTINATI 3
RomanceConosciamo il destino come le nostre tasche oramai. È dentro le nostre vite: prende, gira, entra in nuove case e esce da altre quando non c’è più bisogno di lui.