Capitolo 37.

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POV'S LIAM.

Quando Cara ha chiamato totalmente sconvolta ho subito capito cosa fosse successo, immediatamente dopo la chiamata di Louis ha solo confermato il tutto. La fine è arrivata, nonostante so quanto abbia voluto crederci l'inevitabile doveva arrivare. Non ha mai avuto altre chance, anche se lui ha tentato in tutti i modi di crearsene, ma doveva andare così ed è giusto. Ha degli impegni, che ha deciso di rispettare nel momento in cui ha accettato la proposta di suo padre di finire gli studi e poi tornare a casa e proseguire con tutto il resto. 

Si sposerà e avrà un figlio, un figlio di un amore mai nato e mai voluto ma comunque un figlio e lui dovrà prendersene cura come è giusto che faccia ogni genitore. 

Non appena apro la porta di casa so già che dall'altra parte ci sarà una Cara sconvolta e in lacrime, si getta tra le mie braccia aggrappandosi al mio collo singhiozzando non avendo nemmeno la forza di dire una sola parola. 

-Stai tranquilla- Le sussurrò come in queste circostante si fa per chi si vuole bene. Tentiamo di rassicurarli e preghiamo che il peggio passi in fretta. Sto soffrendo anche io, ma il mio dolore non è nulla confronto al suo. Lei ha bisogno di me e io sono l'unico che al momento può rimanerle al fianco. 

Accompagno Cara in camera mia spiegando prima la situazione ai miei, sono stati comprensivi e non hanno fatto nessuna domanda. Adesso lei è distesa nel mio letto in silenzio rivolgendomi le spalle e continuando a sussurrare parole di dispiacere e fingendo di odiare la causa dei suoi mali. La guardo, poggiato al muro e aspetto, bisogna solo aspettare che passi ed esserci quando lei avrà bisogno di me. 


Sono trascorsi esattamente 4 settimane da quando Cara è entrata in casa mia piangendo e lentamente inizia a sorridere o ad uscire per brevi passeggiate silenziose. Proprio come stiamo facendo adesso, uno al fianco dell'altro lasciando che i silenzi parlano e le parole tacciano. Vorrei chiederle se ha notizie di Barbara, se ha saputo di quanto è accaduto o se ha preferito non raccontarle nulla volendo lasciarla libera di vivere la sua esperienza a Londra con il suo ragazzo. Mi sono più volte domandato dopo quella prima e ultima volta insieme se ha mai considerato la possibilità di una storia tra noi, o se ha solo sperato o meglio ancora cercato in me la scusa per dimenticarlo. Sono stato forse solo un mezzo. 

Ovviamente però ho deciso che le mie priorità al momento sono altre: partirò per Cambridge iniziando li la facoltà di Economia proprio come ho sempre desiderato. Ho un futuro che mi aspetta e non ho nessuna intenzione di perderlo, anzi ancora di più ho deciso di darmi una possibilità perché la mia vita deve andare comunque avanti riuscendo in quello che ho sempre desiderato. Ho capito che non bisogna abbattersi, anzi bisogna trovare le forze e non le scuse dai nostri problemi e dalle sofferenze; perché la vita scorre e il tempo vola via troppo in fretta. 

-Allora quando inizi l'Università?- 

-A Settembre- 

-Quando pensi di partire?-

-La seconda settimana del mese, giusto perché prima ho da sistemare le ultime cose qui e perché...- Sono stato invitato al matrimonio di Louis e credo che andrò. Per me lui comunque rimane un amico e non lo lascerò solo in quel giorno importante.

-Ti ha mandato la partecipazione di nozze?- Cara sorride, ma è un sorriso amaro ricolmo di dolore.

-Io...-

-Ma si dai, passerà, è solo questione di tempo!-

Non ho nulla dire se non rimanere in silenzio e annuire. Qualunque parola mi sembra inopportuna. 

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