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Il martedì pomeriggio decidiamo di incontrarci tutti a casa di Michael, per toglierci di mezzo quel maledetto progetto di informartica e poterci concentrare su altre materie in seguito.

Michael, per quanto riguarda il quartiere in cui vive, è quasi più sfigato di me. Casa sua è posta nella parte antica della cittadina, che probabilmente è peggio della periferia in cui abito io.

Il suo quartiere è caratterizzato da case a due o massimo tre piani con l'intonaco cadente e da vicoli in cui potresti perderti facilmente.

La sua abitazione è simile alle altre all'esterno, con la vernice sbiadita e rovinata e le ringhiere dei balconi quasi arrugginiti. Invece, all'interno sembra essere stata rinnovata perché ha un arredamento abbastanza moderno.

Ad ogni modo, scopriamo che i suoi genitori non sono a casa. Non appena arriviamo, Michael ci accoglie allegramente com'è solito fare lui. È sempre scherzoso e sorridente.

Ci accomodiamo in salotto, sapendo già che non avremmo iniziato subito con lo studio.

"Ti ho portato i soldi per l'altra volta", dice Shawn a Michael, restando comunque molto vago.

"Ah, sì", borbotta lui accettando quei soldi. "Facciamo una partita a FIFA?"

"Sì, dai", acconsente Shawn.

Eh, figurati.

Michael si rivolge a noi ragazze. "Voi fate come foste a casa vostra."

Noi quattro, allora, ci sediamo al grande tavolo da sala da pranzo che sta nel salotto. Michael e Shawn occupano il divano, con i loro joystick in mano e con lo schermo della TV di fronte.

"Facciamo una storia?", propone Amber riferendosi alle storie di instagram.

Credo che potrebbe morire piuttosto di passare un giorno senza postarne almeno una.

Noi altre, che comunque non abbiamo di meglio da fare in attesa che gli altri due finiscano la partita, acconsentiamo.
Quindi, iniziamo a scattare diverse foto finché tutte e quattro non siamo soddisfatte del risultato.

Successivamente, Amber passa un po' di tempo a scegliere l'effetto che secondo lei è più adatto.

Nel frattempo, Michael e Shawn hanno smesso di giocare e di imprecare bestemmie contro il televisore.

"Adesso iniziamo, però", afferma Shawn deciso.

Da quando è stato eletto rappresentante di classe, crede di poter dare ordini a tutti. È dal secondo che si candida sempre e sempre viene rieletto, perché in fondo è bravo. Quest'anno, con lui si è candidata anche Amber visto che devono essere in due.

"Tanto io di informartica non so un cazzo", borbotto.

"Non vi preoccupate che con me siete in una botte di ferro", afferma Michael con un tono che fa sembrare che creda davvero alle stronzate che dice.

"Tu sai qualcosa quindi?", inquisce Lauren nonostante credo che già conosca la risposta dentro di sé.

Michael scrolla le spalle, "No."

Tutti scoppiamo a ridere, ma al contempo siamo esasperati.

"Tu sei proprio una testa di cazzo", commenta Shawn, però sorridendo.

"Intanto, chi aveva casa libera oggi? Io."

"Quindi ora che si fa?", taglia corto Chloe.

"Chiamiamo John e ci facciamo spiegare come si fa", propone Lauren.

John è l'incarnazione del secchione insopportabile di ogni classe, che si lamenta di prendere un voto inferiore al nove perché gli rovinerà la media a detta sua. Le materie in cui eccelle maggiormente sono informartica e matematica, forse perché è il figlio del professore di quest'ultima.

Liar [Shawmila]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora