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-C a m i l a

Durante la settimana ho cercato di accennare a Lauren la storia di Michael, ma non si è rivelato molto produttivo. Anzi, da quel momento ha iniziato ad evitarlo e fare in modo di non restare mai sola con lui.

Quel venerdì sera, poi, Michael ha l'ottima idea di invitare noi ragazze e Shawn a casa sua per mangiare la pizza. Loro avrebbero guardato la partita e poi magari avremmo guardato un film, perché non possono proprio perdersela a quanto hanno detto.

Mentre mangiamo, quindi, ci godiamo lo spettacolo di Shawn e Michael che urlano contro la tv, come se i giocatori potessero sentirli attraverso lo schermo.

Finita la pizza è terminata anche la partita e dal tavolo da pranzo in salotto ci trasferiamo sui divani. Casualmente, Michael si siede fra Lauren e Chloe. Amber si siede al lato opposto vicino a Lauren e io in braccio a Shawn visto che non c'è più spazio.

"Che volete fare?", chiede Michael. "Non mi va di guardare film".

"Ora non vi deprimete perché avete perso, dai", li prende in giro Lauren guadagnandosi delle occhiate torve da parte dei due ragazzi.

"Ma vaffanculo", borbotta Shawn.

"Cami, possiamo parlare un attimo?", domanda poi Michael e io scrollo le spalle e annuisco, sapendo già di cos'avremmo parlato.

Lui si alza dal divano e io faccio lo stesso, mentre Shawn ci guarda confuso. Invece credo che le ragazze abbiano capito già tutto.

Ad ogni modo, seguo Michael nella sua stanza. Una volta entrati chiude la porta e poi mi invita a sedermi al bordo del letto.

"Allora...", inizia lui per poi schiarirsi la voce. "Le hai parlato?"

Annuisco sentendo lo stomaco stringersi in una morsa a pensare al fatto che in qualche modo dovrò dire a Michael che i suoi sentimenti per Lauren non sono ricambiati.

"E...?"

"Sarò schietta, perché non penso sia utile illuderti. Anche perché so come ci si sente", dico e nei suoi occhi vedo che ha già capito ma purtroppo deve sentirselo dire. "Non ricambia".

"Ma che ha detto di preciso?"

"Ci ha chiesto di non lasciarla sola con te, perché non avrebbe voluto essere costretta a dirtelo esplicitamente", spiego.

Michael annuisce in silenzio. Si vede che ci è rimasto male, ma non vuole farlo notare.

"Mi dispiace".

"Lo so...", risponde lui sconsolato. "Può capitare".

"Te la trovo io una ragazza", affermo per sdrammatizzare. "Una drogata come te".

Michael sbuffa una risata, scuotendo la testa. "Lo sai che ti voglio bene, sì?"

"Aww che carino", scherzo sorridendo per poi tornare quasi subito seria. "Anche io".

**

Il giorno successivo, nel pomeriggio, entrambi i miei sono a lavoro e di conseguenza Shawn è a casa mia.

"Che ti ha detto Michael ieri?", chiede casualmente il ragazzo mentre sono impegnata a passare un panno bagnato sul bancone della cucina.

Shawn è arrivato proprio appena avevo finito di lavare i piatti.

"Ma i cazzi tuoi?", ribatto con tono scherzoso.

Quando ho finito di pulire sciacquo la pezza, per poi strizzarla e lasciarla al bordo del lavabo.

Liar [Shawmila]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora