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Tutto, in seguito alla sera di San Valentino, sembra andare per il verso giusto. Nei giorni successivi ogni mattina, alla mia solita routine, ho aggiunto l'indossare la collana regalatami da Shawn.

Solitamente, le collane sono un accessorio che riservo per gli eventi più importanti, più che altro per la mia pigrizia che mi porta a non avere la voglia di sforzarmi di allacciare ciondoli dietro la mia voluminosa matassa di capelli di prima mattina.

Però, siccome la collana non è troppo vistosa decido di indossarla anche per andare a scuola. Si tratta di una semplice catenella d'argento con come ciondolo una perlina che riflette la luce.

Alla fine, io gli ho regalato un orologio perché Michael mi ha raccontato di come Shawn si fosse lamentato con lui che il suo si fosse rotto. Beh, anche perché non ha mai espresso un desiderio in particolare. Solo una volta mi ha parlato di un gioco appena uscito per la PS4, ma se l'è fatto "regalare" dalla sorella. A detta sua, lei ha perso una qualche scommessa di cui io non sono a conoscenza e quindi ha dovuto comprarglielo.

Ad ogni modo, nella settimana successiva a quella di San Valentino, i miei decidono che la domenica sarebbe stato il giorno perfetto per invitare Shawn a pranzo da noi. La domenica, che è lo stesso giorno in cui pranziamo con mezzo albero genealogico.

Shawn già conosceva i miei, anche se davvero poco, ma presentarlo a una decina di familiari in un solo giorno non l'avrebbe aiutato a mettersi a suo agio secondo il mio modesto parere. Mia madre, però, esagera sempre.

Quindi, quella è l'unica domenica in cui i miei cugini non si presentano a tavola in pigiama. Io di solito mi sforzo di mettermi la tuta, ma -per solidarietà nei confronti del mio fidanzato che si sarebbe dovuto vestire decentemente- stavolta indosso i jeans. Però, mi lego comunque i capelli e non mi trucco perché già mi sono scomodata troppo.

A tavola, solitamente si formano più gruppetti che parlano di argomenti differenti fra le persone che sono sedute vicine essendo una decina di persone. Oggi, però, l'attenzione è concentrata tutta sull'ospite che viene tartassato di domande.

"Quindi fate la scuola insieme?", inquisisce mia zia Anita.

"Da mezz'ora lo stanno dicendo", borbotta mia cugina Alicia prima che Shawn abbia la possibilità di rispondere.

"È il figlio di Manuel, te lo ricordi Manuel?", interviene mia madre rivolgendosi a zia Anita mentre io trattengo una risata alla vista dell'aria spaesata di Shawn.

"L'ingegnere?"

"Eh sì".

Lo dice come se fosse l'unico ingegnere in tutta la città.

"Ahh, potevi dirlo prima".

Ma non potevamo invitarlo semplicemente a casa nostra senza la presenza di tutti i miei ascendenti?

"Comunque, quando Camila mi ha detto di avere un ragazzo la settimana scorsa ero davvero sorpresa", inizia mia madre e quasi mi va di traverso l'acqua.

Perché deve mettermi in imbarazzo così?

"Siccome dice sempre che è felice di stare da sola".

"E che si vuole divertire", aggiunge Alicia facendomi roteare gli occhi. "Con le amiche".

Grazie, grazie a tutti per il supporto morale. Capisco che abbia tredici anni, però potrebbe anche evitare di dire certe cose nel momento sbagliato al posto sbagliato. L'unico che mangia in silenzio è mio nonno, ma probabilmente è solo perché non sta seguendo la conversazione visto che non sente molto bene.

Shawn mi guarda negli occhi per qualche istante e non riesco a decifrare l'espressione sul suo volto. Poi dà la sua attenzione a mia madre, abbozzando un sorriso. "Però non ci ha messo molto a cambiare opinione".

Liar [Shawmila]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora