Epilogue

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-C a m i l a

Mi guardo intorno fra gli scaffali in cerca delle patatine alla paprika, uno dei pochi gusti accettabili di patatine, detto sinceramente. Oggi è stato ufficialmente l'ultimo giorno della sessione d'esami prima delle vacanze natalizie, quindi quella sera io e le mie coinquiline abbiamo deciso di abbuffarci -che novità!- e di bere fino allo sfinimento, dentro le mura del nostro appartamento lontane dal freddo e dal gelo. Pur frequentando corsi di laurea differenti, io, Lauren, Chloe e Amber abbiamo deciso di affittare insieme un appartamento da quando abbiamo iniziato l'università. 

Stavolta fare la spesa è toccato a me, quindi al momento sono al supermercato trascinando con me un carrello già pieno di cibo spazzatura e bevande alcoliche varie. 

Finalmente, individuo fra gli scaffali le patatine e ne metto due buste nel carrello. Sto per avviarmi alla ricerca dell'ultima cosa sulla lista della spesa quando, in lontananza, noto un ragazzo di spalle intento a cercare qualcosa negli scaffali.

Lo riconoscerei ovunque. Pur vedendone solo la schiena e i capelli, so già a chi appartengono quelle spalle larghe. E riaffiorano tutti i ricordi, travolgendomi come le onde del mare agitato e scaraventandomi con violenza contro la scogliera. Mi ritornano in mente tutti i baci, le carezze, le parole dolci sussurrate all'orecchio, i ti amo detti e non, il sesso, ma anche i litigi, gli insulti, le lacrime versate silenziosamente contro il cuscino per soffocare i singhiozzi. 

Vado nel panico e cerco di cambiare direzione prima di essere avvistata dal ragazzo. Però, è troppo tardi. Alle mie spalle, lo sento chiamare il mio nome e mi congelo sul posto col cuore in gola, stringendo forte fra le dita la mia presa sul manico del carrello. Nonostante frequentassimo la stessa università e vivessimo nella medesima città, nei due anni dopo la nostra rottura sono riuscita bene ad evitarlo ad ogni costo. Fino ad oggi. Avrei potuto incontrarlo all'università e invece succede proprio qui: in uno dei molteplici super mercati di Toronto. La vita è davvero come uno di quei scherzi di pessimo gusto, ai quali non ride nessuno. 

"Hey, da quanto tempo!"

Shawn è bello come sempre, anzi forse anche più di prima ora che è cresciuto. Siamo entrambi cresciuti. Il suo sorriso ha sempre lo stesso effetto su di me che aveva anche quando stavamo ancora fra i banchi del liceo, il posto in cui ci siamo innamorati. 

"Hey", mi sforzo di ricambiare il sorriso, con una punta di malinconia. "Come stai?"

Anche se ormai ho superato la nostra rottura, seppur a fatica, una piccola parte di me sarà sempre sua. Non è stato il mio primo amore -quello è stato Ashton, anche se non ricambiato- , ma è stato il mio primo amore corrisposto. La mia prima vera relazione, la prima persona a cui ho detto ti amo, il primo con cui ho fatto l'amore. 

"Non mi posso lamentare", risponde Shawn con una scrollata di spalle. "E tu?"

"Tutto bene", dico come se per i primi mesi dopo la nostra rottura non avessi passato giornate intere chiusa nella mia stanza, senza riuscire né a studiare né a fare qualsiasi cosa che fosse divertente, con Lauren che cercava di portarmi fuori con lei a fare un giro in tutti i modi possibili e immaginabili, invece di starmene lì a deprimermi e a mangiare cioccolata. "E Michael?"

"All'università se la cava persino lui, quindi bene", scherza il ragazzo.

Purtroppo, io e Michael ci siamo persi di vista. Ogni tanto ci incontriamo e ci fermiamo a parlare, ma non essendo più in classe insieme è diventato difficile vederci. Per non parlare di quando io e Shawn ci siamo lasciati. 

"Meglio così", mi limito a replicare non sapendo davvero cosa dirgli. 

Per il primo anno d'università abbiamo continuato a stare insieme, ma diventava sempre più complicato. Avevamo lezione ad orari diversi e parecchio da studiare. Trovare il tempo di vederci è diventato sempre più difficile. Ciò ci ha fatto allontanare e ci ha fatto perdere quell'intimità che c'era sempre stata fra noi. Quindi poi, siamo entrambi giunti ad un punto di rottura. La nostra relazione ci faceva più male che bene e, insieme, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio intraprendere strade diverse. Non è stata una scelta facile da prendere e, i primi tempi, mi ha fatto soffrire molto -e credo anche a Shawn- ma alla fine era innegabilmente la cosa migliore da fare, per entrambi. 

"E le ragazze? Non le vedo da una vita", domanda allora Shawn cercando di fare conversazione.

Immagino che si senta a disagio anche lui, eppure -al contrario di me- non ha deciso di fingere di non avermi vista e allontanarsi il più in fretta possibile. Ha deciso di venirmi a parlare. 

"Tutto bene anche loro", rispondo. Stanno meglio di me sicuramente, per certi versi. "Siamo ancora coinquiline". 

"Anche io e Michael". 

Annuisco, sentendo il cuore battermi all'impazzata. Come faccia a provocarmi tante emozioni dopo tutto questo tempo davvero non lo so. 

"E... ti vedi con qualcuno? Oppure...?"

"No", affermo scuotendo la testa. "Non c'è nessuno al momento. E tu?"

Anche Shawn fa un cenno col capo, in una risposta negativa. "No, neanche io". 

Questo di certo non gliel'avrei detto, ma qualche mese dopo la nostra rottura ho provato a conoscere altri ragazzi. Nessuno ha ancora soddisfatto le mie aspettative tutt'ora. Con alcuni ci sono stata anche a letto, pentendomene già la mattina seguente.  E, in fondo, lo so perché. Perché nessuno sembra essere all'altezza di Shawn. 

"Beh, è stato bello vederti", taglia corto il ragazzo abbozzando un sorriso, che io ricambio.

"Anche per me", dico sinceramente. Mi era mancato. Il punto è che so bene che questo incontro inaspettato mi lascerà a volerne sempre di più. 

"Dovremmo vederci qualche volta", propone Shawn con tranquillità. "Tutti insieme. Con le altre e con Michael", aggiunge quando nota la mia espressione un po' confusa e un po' sorpresa, ma al contempo preoccupata. Preoccupata di ripetere la stessa storia, sapendo com'è andata a finire.

Sono stati necessari molti sforzi per riuscire a togliermelo dalla testa e, quando finalmente ci sono riuscita, ricompare nella mia vita all'improvviso, con non chalance. E io, stupida che non sono altro, so già che ci ricadrò una seconda volta. 

"Sì, infatti. Non sarebbe male... rivivere i vecchi tempi, no?", acconsento.

Vorrei schiaffeggiarmi in questo momento. 

Shawn mi sorride ancora una volta, facendomi sciogliere come quando ero un'adolescente al liceo che gli moriva dietro a ogni sua parola. "Allora, ci vediamo".

Annuisco, salutandolo poi per l'ultima volta e guardandolo allontanarsi fra gli scaffali del negozio, in cerca di chissà che cosa. Già sento la voce delle mie amiche che mi rimbomba nella testa e che mi dice che se qualcuno è un ex, ci sarà un motivo. Quindi, perché tornarci?

Eppure, una parte di me -quella più speranzosa, ma anche ingenua- si chiede se non possa nascere di nuovo qualcosa. Qualcosa di meglio persino di ciò che avevamo prima. Magari, chissà, il destino ci avrebbe riservato una seconda occasione. 

Solo il tempo lo dirà. 

Salve a tutti!

Siamo giunti anche alla fine di questa storia, ma già sto lavorando ad altri progetti, quindi presto ne pubblicherò di nuove. Spero tanto che la storia vi sia piaciuta e che vi abbia fatto ridere almeno un po'.

Alla prossima.

-Ila🤍

Liar [Shawmila]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora