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-C a m i l a

Quel sabato mattina -non essendoci scuola di sabato- Michael mi chiede di incontrarci, perché vuole parlarmi di una cosa abbastanza urgente.

Nonostante preferirei passare la mattinata a letto a guardare la nuova puntata di the100, non posso certo dirgli di no. Quindi, mi rendo presentabile e prendo la metro per andare ad incontrarlo.

Mi chiedo cosa debba rivelarmi di tanto importante alle dieci di mattina del giorno più sacro della settimana.

Quando raggiungo il luogo in cui abbiamo deciso di incontrarci, trovo Michael seduto ad una panchina intento a guardare il cellulare.

Nel momento in cui richiamo la sua attenzione salutandolo, lui alza lo sguardo e poi ripone il cellulare nella tasca dei jeans. Si alza per salutarmi con un breve abbraccio e poi prendiamo posto entrambi sulla panchina.

"Che succede?", chiedo mentre lui si passa una mano fra i capelli sistemandoseli.

"E come te lo spiego?"

"A parole tue".

Lui rotea gli occhi, per poi sospirare e abbassare lo sguardo sulle proprie gambe. "Secondo te... avrei una possibilità con Lauren?"

Io lo scruto non molto sorpresa: è abbastanza evidente che già da un po' di tempo Michael si comportasse in modo 'affettuoso' con Lauren.

"Aspetta, dici per una cosa occasionale o...?"

"No no", borbotta Michael scuotendo la testa sempre mentre evita di guardarmi negli occhi. "Lei è proprio il tipo di ragazza con cui farei qualcosa di serio".

"Quindi ti piace davvero?", chiedo conferma quasi sperando di aver capito male.

Sono quasi sicura che Lauren non provi lo stesso per Michael e mi dispiacerebbe vederlo star male quando per la prima volta gli piace sul serio qualcuno. Ci sono passata, per cui non vorrei essere proprio io a stroncare le sue speranze.

"Beh, sì...", risponde Michael e per la prima volta da quando ci siamo seduti mi guarda in faccia. "Per te è fattibile?"

Scrollo le spalle. "Non saprei, non ne abbiamo mai parlato finora... però posso chiederle qualcosa".

"Tu mettici una buona parola magari, fammi questo favore", continua il ragazzo con un'espressione da cane bastonato. "Lo chiedo a te perché tra le ragazze della classe sei quella con cui ho legato di più; sei come una sorella".

Cazzo, adesso piango di prima mattina.

"Da quando sei così affettuoso?", lo prendo in giro per sdrammatizzare.

"Ah, perché di solito ti tratto male? Questo stai dicendo?", replica lui con tono altrettanto scherzoso. Pochi istanti dopo, però, torniamo seri. "Tu parla con lei e dimmi se ha senso provarci o no".

Annuisco. "Appena la vedo di persona gliene parlo".

"Non uscite insieme stasera?"

"No, devo stare con quel coglione", rispondo riferendomi chiaramente a Shawn e facendo ridere Michael. "Ha detto che ha casa libera, quindi non usciamo".

"Madonna, ma quanto scopate!", esclama il ragazzo a voce un po' troppo alta e alcune persone si voltano a guardarci perplesse. Gli do uno schiaffetto dietro il collo e lui si finge anche addolorato.

"Ho il ciclo", puntualizzo.

Michael mi scruta alzando le sopracciglia. "Quindi?"

"Quindi non si scopa".

Liar [Shawmila]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora