Epilogo

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6 mesi dopo

Sono 6 mesi che io e Cameron non ci parliamo più. Sono 6 mesi che non lo vedo. Sono passati 6 mesi da quella serata. Dopo quello che è accaduto sono corsa da Angela,le ho raccontato tutto e lei non ha esitato a farmi stare da lei. Poco dopo era suonato il campanello e Angela era andata ad aprire. Torno qualche minuto dopo senza dirmi niente. Io morivo dalla voglia di sapere cosa era successo,chi era alla porta.

Lei mi disse che era Cameron,inoltre,aggiunse che era in lacrime e sembrava quasi disperato.
Sta facendo finta,pensai in quel momento e mi arresi all'idea che sarebbe venuto di nuovo qui per cercarmi. Ma non lo face.

Non venne da Angela,ne a casa mia,ne sulla spiaggia dove mi piaceva stare la sera prima del tramonto. Non lo vidi più. Ci rimasi male,tanto male. Ma sono passati 6 mesi che ancora lo amo. So quello che ha fatto,quello che mi ha detto e so anche come ha ridotto il mio cuore: in tanti piccoli pezzettini.
Una parte di me lo odia nel profondo. Invece,l'altra parte di me lo ama ancora. E ora,sono qui a combattere tra l'amarlo e l'odiarlo. Ho varie ragioni per amarlo e altre per odiarlo.

In questi 6 mesi,tutto è andato come doveva andare. Sono andata all'università,sono stata con la mia amica,ho badato a mia sorella e ho anche un piccolo lavoro part-time per prendermi un piccolo stipendio. Sono fiera della vita che sto avendo e sono sicura che lo sarò ancora di più quando mi sarò laureata. Ma mi manca qualcosa. Qualcosa che mi rende incompleta,e so già cosa mi manca.

Ormai è passato tanto tempo. Probabilmente Cameron si sarà trasferito con Maya,o con un'altra ragazza,avrà un lavoro e sarà contento,probabilmente si sarà dimenticato anche di me.
Sospiro all'idea di ciò,pensando che ormai per lui sono solo un vecchio ricordo. Vorrei poterlo incontrare anche solo di sfuggita,ma so che sarà impossibile.

Mentre mi incammino verso il bar,dove dovrò lavorare,mi ritornano in mente tutti i momenti brutti o belli della nostra,ormai vecchia,relazione. Il parco,il ristorante,la pizzeria e perfino la pasticceria. Sento che ho gli occhi lucidi in questo momento,perciò cerco di non pensarci più e di andare avanti,come avrà fatto lui.

Apro la porta del bar e saluto Joanna e Gilbert,i due ragazzi che lavorano nel mio stesso bar.
«Ti stavamo aspettando Jasmine! Oggi ci sarà il pienone»,mi dice Gilbert.
«Sisi,arrivo subito»
Mi precipito nello spogliatoio e indosso il grembiule. Dopo vado dietro il bancone e abbraccio Joanna,che ricambia senza esitare.

«Sarà meglio darci una mossa»,mi dice lei e io annuisco,iniziando a servire i clienti. È un lavoro abbastanza movimentato,ma mi accontento. Voglio aiutare mamma con le spese e anche per mettermi qualcosa in tasca da sola.
Il tempo passa,come anche i clienti che vanno e vengono senza mai fermarsi. Mancano 10 minuti affinché il mio turno finisce. Sono solo 10 minuti,ma sembrano un eternità.

Mentre preparo un caffè per uno dei clienti,sento la porta aprirsi grazie al campanello.
Un altro cliente,dovrò sbrigarmi,penso e appena finito offro subito il caffè al signore e cerco con lo sguardo il cliente appena entrato.
Mi si blocca il fiato quando vedo i suoi occhi scrutare i dolci nella vetrina del bancone. Lui non sembra essersi accorto di me e ringrazio Dio di questo.
Distolgo subito lo sguardo e vedo Joanna guardarmi strana.

«Hai visto un fantasma Jasmine?»,mi chiede lei mentre pulisce il bancone.
Scuoto la testa fingendo un sorriso.
Ho visto qualcosa di peggio,Joanna,è diverso.
«Scusi posso ordinare?»,è la sua voce.
La sua bellissima voce.
Cerco di tornare in me e deglutisco sperando non si ricordi di me.

Mi sistemo il grembiule e mi avvicino al bancone,esattamente davanti a lui.
Non ha ancora alzato lo sguardo.
«Vorrei un cornetto alla crema e questi biscotti al cioccolato»,mi dice.
«Quanti biscotti?»,gli chiedo con la voce quasi incrinata.
«Quattro se possibile»,mi dice.

Annuisco e inizio a prendere i biscotti,per poi metterli in una piccola scatolina. Poi prendo il cornetto e glielp porgo. Lui alza lo sguardo e finalmente i nostri sguardi si incontrano.
Lui sembra sorpreso. Non l'ho mai visto entrare in questo bar,almeno non nei miei turni.

«Jasmine...»
«Sono 5.50 dollari»,gli dico facendo finta che non mi abbia chiamato.
Lui annuisce e prende i soldi dalla tasca per poi porgermeli. Li prendo e quasi sfioro la sua mano. Cerco di non perdere il controllo e di sembrare seria.
«Non ci vediamo da un po'»,mi dice mentre io prendo il resto dalla cassa.
«Ti sei chiesto perchè?»,gli chiedo dandogli i soldi.

Sospira. «Possiamo parlare dopo? So che il tuo turno finisce tra 5 minuti»,mi dice.
«Come fai a saperlo?»,gli chiedo sistemando le tazze nel lavandino.
«Beh,Gilbert è un mio vecchio amico di scuola e me l'ha detto,pensando fossi un tuo amico»,mi dice.

«Io non niente da dirti»,gli dico.
«Io si però»,mi dice e mi prega.
Poco dopo arriva una signora che mi chiede un cappuccino e io inizio a farlo mentre parlo con lui.
«Va bene,aspettami fuori»,gli dico.
Non so se ha reagito sorridendo o non lo so,perchè quando mi giro lo vedo già fuori che mi aspetta.

Do il cappuccino alla signora e mi ringrazia dandomi il conto. Le sorrido e aspetto impazientemente che il mio turno finisce.
«Sembra un bravo ragazzo,se ha fatto qualcosa dovresti perdonarlo,mio marito ha fatto lo stesso con me»,mi dice la signora prima di andarsene.

Il mio turno finisce ed entro nello spogliatoio per prendere la mia borsa. Ripenso alle parole dette dalla signora,forse dovrei farlo,ma fatto sta che mi ha fatto male,tanto male.
Sospiro e saluto Joanna e Gilbert prima di uscire fuori.
Cameron è ancora li che mi aspetta.
«Allora? Non ho molto tempo da perdere»,gli dico.

Lui alza lo sguardo verso di me e si morde il labbro.
«C'è un motivo per cui ho fatto quello che ho fatto 6 mesi fa»,mi dice.
«Beh?»
«2 giorni prima Maya mi aveva mandato un messaggio su messanger,se vuoi ti posso mostrare tutta la chat, dove mi ha detto che se non ti lasciavo durante la cena,beh ti avrebbe fatto del male,so com'è fatta lei e una volta l'ha fatto quando eravamo alle superiori. Volevo proteggermi in questo momento. Credo che sia stato tutto questo tempo a divertirmi? A vivere la mia vita dimenticandoti? No,Jas,non l'ho fatto. L'ho fatto solo per te,non te ne faccio una colpa e so che la nostra relazione non è delle migliori,ma ti prego pensaci su»,mi dice.

Cerco di decifrare il suo sguardo. Ha gli occhi lucidi. Quasi provo pena per lui. Sento una strana sensazione dentro di me. Il mio cuore si sta sciogliendo e non se resisterò a lui.
«So come sei stata,Angela mi ha detto tutto»,mi dice lui mi prende entrambe le mani tra le sue.
«Dovrò ucciderla»,parlo.
«In fondo anche lei ci tiene a te,lei mi ha perdonato per quello che ho fatto»,mi dice.

L'ha fatto per me. Mi voleva proteggere,ma io non lo sapevo.
«I-io non lo so Cameron,ho la testa tutta piena di pensieri»,gli dico.
«Tu sei sempre piena di pensieri»,lo vedo sorridere.
Sorrido anch'io guardando in basso.
«Non ho mai smesso di amarti,lo sai questo?»,mi dice.
«Angela ti ha scritto tutto quanto o vengono dal tuo cuore?»,gli chiedo ridacchiando.

«Vengono da qui Jasmine»,mi dice e porta la mia mano sul suo cuore.
Arrossisco e ancora non ci credo che mi fa ancora questo effetto. Quello di 6 mesi fa.
Poi lo bacio e lo stringo a me il più forte possibile. Spero di potermi fidare di lui,ancora una volta.

Vi lascio immaginare cosa succederà dopo. Vi lascio immaginare come sarà la nostra storia d'amore. Una semplice ragazza con il babysitter di sua sorella,strano ma vero.

Il baby sitter di mia sorella||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora