Lilith POV
Ricominciammo a correre prima ancora dell'alba.
"Il sole sta sorgendo rosso" disse Legolas non appena un'alba vermiglia fece capolino dietro di noi "Stanotte è stato versato del sangue". Se il buongiono si vede dal mattino...pensai senza allegria.
Dopo un po' Aragorn sembrò scorgere qualcosa davanti a noi. Fece cenno di fermarsi e si buttò a terra per ascoltare.
"Sembra che molti cavalli cavalchino verso di noi"
"Sì" disse Legolas di fianco a lui schermandosi gli occhi con una lunga e aggraziata mano "Sono cavalieri biondi con lance scintillanti. Il loro capo è molto alto".
Sorrisi: avere un elfo era piuttosto utile.
"Non c'è modo di sfuggirgli in questa piana" commentò Gimli "Cosa sai di questi cavalieri Aragorn?"
"Rohan è da tempo immemore alleato di Gondor, se hanno l'emblema del cavallo bianco su campo verde" guardò Legolas che confermò con un cenno del capo "allora non dovrebbero essere nemici". Notai che usava il condizionale ma, come aveva puntualizzato il nano, non c'era modo di nasconderci.
"Aspettiamoli" decise Aragorn sedendosi dietro a un masso. Lo imitammo: un po' di riposo non ci avrebbe certo fatto male. Appoggiai la testa contro il masso e chiusi gli occhi. Sentii che Boromir si sedeva accanto a me. Strano.
Avevo dormito abbastanza male la sera prima e presto mi ritrovai a sonnecchiare. Non so come successe ma a un certo punto mi resi conto che avevo appoggiato la testa sulla spalla di Boromir. Appena me ne resi conto risollevai di scatto la testa. Sentii che le guance mi di coloravano di rosso.
"Scusa" mugugnai senza guardarlo. Lui sorrise e lo guardai stupita: era la prima volta che mi sorrideva. L'unica spiegazione che riuscii a trovare, mentre cercavo di combattere la sensazione di calore che si sprigionava nel mio petto, era che la ferita si era infettata ed era impazzito. Sì, doveva essere così.
"Arrivano" avvisò Aragorn. Poco dopo sentii anch'io il tremore nel terreno e il rumore di molti zoccoli al galoppo.
I cavalieri ci superarono di gran carriera. I cavalli erano superbi e i cavalieri alti con i capelli biondi al vento. Aragorn lasciò passare quasi tutta la compagnia poi si alzò e con voce potente chiese: "Che notizie dall'Ovest, Cavalieri di Rohan?"
Senza che fu dato un ordine tutta la compagnia tornò sui suoi passi, accerchiandoci. Boromir mi spinse dietro di lui, insieme a Gimli nel cerchio formato da lui, Aragorn e Legolas mentre i cavalieri ci puntavano le lance contro.
Un uomo con un elmo dal quale pendeva una lunga criniera bianca si vece avanti.
"Che ci fate nella terra del Mark? Chi siete?" chiese sgarbatamente
"Dimmi il tuo nome, signore dei cavalli, e io ti dirò il mio" rispose a tono Gimli. Gli misi una mano sulla spalla, non era il momento di fare gli scontrosi.
L'uomo smontò da cavallo e si avvicinò minaccioso.
"Ti staccherei la testa dal corpo, nano, se solo si alzasse un po' più alta da terra". Istintivamente feci un passo davanti a Gimli per proteggerlo mentre Legolas incoccava una freccia dicendo: "Moriresti prima di vibrare il colpo". I cavalieri strinsero le lance intorno a noi, pronti a colpire. Gli occhi del cavaliere mi studiarono: "Una donna?" chiese a nessuno in particolare. Prima le che la situazione deteriorasse intervenne Aragorn. Posò una mano sul braccio di Legolas che abbassò l'arco.
"Pace! Io sono Aragorn, figlio di Arathorn, i miei compagni sono Boromir figlio di Denethor, Legolas del reame boscoso, Gimli figlio di Gloin e Lilith dal Sud" notai con gratitudine che non aveva detto Harad. La situazione era già abbastanza tesa. "Non siamo nemici ma amici di Rohan e di Théoden, vostro re".
"Théoden non riconosce più i nemici dagli amici temo" disse tristemente il cavaliere togliendosi l'elmo. I suoi soldati lo presero come un segnale e ripuntarono le lance verso il cielo. Sospirai piano. Il cavaliere aveva lunghi capelli biondi e gli occhi verdi e penetranti si puntarono nei miei mentre palava. "Saruman ha avvelenato la mente del re. Si aggira qua e là dicono, vestito come un vecchietto, appoggiandosi a un bastone. Ovunque le sue spie sfuggono alle nostre reti" Fece un passo verso di me, studiandomi attentamente. Boromir, facendolo sembrare casuale, portò un braccio davanti a me e questo fermò l'avanzare del Rohirrim che però non mi staccò gli occhi di dosso.
"Non siamo spie" intervenne Aragorn "Stiamo cercando due nostri amici, catturati dagli Uruk-Hai". Èomer lo guardò corrugando le sopracciglia: "Gli Uruk sono distrutti, li abbiamo accerchiati e uccisi nella notte".
"Ma c'erano due Hobbit con loro! Avete visto due Hobbit?" saltò su Gimli. Il cavaliere lo guardò confuso.
"Sono piccoli, dei bambini ai vostri occhi" spiegò Aragorn.
Il biondo sospirò: "Non ci sono sopravvissuti, ma tutti i cadaveri erano di orchi. Li abbiamo ammassati e dato fuoco" disse puntando dietro di sé: un'esile colonna di fumo si alzava nella piana.
Boromir POV
Come si permette di guardarla come se fosse qualcosa da mangiare? Pensavo irato. Non mi era sfuggito lo sguardo del comandante biondo: stava spogliando Lilith con gli occhi e io sentivo la rabbia e la gelosia crescere in me. Quando prima nel sonno aveva appoggiato la testa contro la mia spalla tutte le mie difese mentali erano crollate e avrei voluto solo circondarle le spalle con il mio braccio tirandola più vicino a me. Non volendo interrompere quel momento magico però ero rimasto immobile e il mio cuore si era incrinato un pochino quando lei si era resa conto di essersi appoggiata a me e aveva tolto di scatto la testa.
"Io sono Èomer" stava dicendo intanto il cavaliere mentre le guardavo arcigno "La mia éored è di quelle fedeli a Rohan, e per questo siamo stati banditi".
Fischiò e chiamò: "Hasufel, Arod, Haleth" Tre cavalli si fecero avanti. Le loro selle erano vuote. "I loro cavalieri sono caduti nell'attacco contro gli orchi. Prendeteli, che possano guidarvi a una sorte migliore dei loro precedenti padroni. Cercate i vostri amici" disse rimettendosi l'elmo dopo un ultimo sguardo a Lilith "Ma non confidate nella speranza. Ha abbandonato queste terre" Poi urlò rivolto ai suoi cavalieri "Andiamo a Nord". Rimontò a cavallo e l'éored si allontanò tonando.
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Gondor e Harad
FanficIl corno suonò di nuovo. Aumentai la velocità della mia corsa, il mio mantello rosso svolazzava dietro di me. Strinsi più forte la mano sull'impugnatura della spada Finalmente gli alberi davanti a me si aprirono e potei osservare quello che accedeva...