Il sentiero dei morti

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Il giorno dopo i Rohirrim continuavano ad arrivare. Io non mi mossi dalla tenda, non volevo vedere Boromir. Il mio cuore sanguinava ancora. Gimli e Merry si alternavano a tenermi compagnia e di questo ero profondamente grata.

Arrivata la sera ero seduta accanto al fuoco a mangiare con Legolas e Gimli. Come la sera prima éomer si unì a noi, sedendosi di fronte a me.

"In quanti sono arrivati?" chiesi

"Molti, sempre non abbastanza...dovremo contare sulle tue forze"

Sorrisi debolmente annuendo. Dopo gli avvenimenti di ieri mi risultava parecchio difficile.

"Quanti giorni ci sono da qui a Minas Tirith?" chiesi

"Tre giorni, ma noi lo faremo in quattro. In questo modo arriveremo riposati sul campo di battaglia"

"Pensate che la battaglia sia già in corso quando arriverete, quindi" disse Legolas.

"Temiamo di sì. Sauron colpirà velocemente e con forza. Se Minas Tirith cade, Rohan non avrà la forza di resistere.

"Faremo in modo che Minas Tirith non cada allora!" esclamò il nano alzandosi in piedi "Legolas, vieni con me, ho come la sensazione che Aragorn stia tramando qualcosa..."

Il nano e l'elfo se ne andarono a indagare. Lasciandomi sola con éomer che si sedette vicino a me.

"Come stai?" chiese

Sollevai le spalle "Non bene, ma niente che una bella battaglia all'ultimo sangue non possa mettere a posto"

Sorrise divertito "Siamo più simili di quanto tu creda"

"Ho passato abbastanza tempo con voi Rohirrim e credo che in quanto a guerreggiare siamo molto simili"

"Qualcuno direbbe guerrafondai"

"Forse...ma non io, e nemmeno tu" dissi questa volta con un sorriso un po' più vero.

"Fallo più spesso" disse éomer sfiorandomi la guancia con una mano

Lo guardai corrugando le sopracciglia interrogativa

"Sorridere" spiegò e non potei fare a meno di allargare la mia bocca in un grande sorriso che però non raggiunse gli occhi.

"Così?" chiesi

"Così" disse éomer appoggiando la mano sulla mia guancia.

Improvvisamente voci e persone che correvano verso il retro del campo reclamò la nostra attenzione. Ci alzammo correndo verso la commozione.

Aragorn stava sellando il suo cavallo, Legolas e Gimli erano con lui con Arod al loro fianco e Boromir che guardava indeciso i preparativi. Sentii il mio cuore che si stringeva alla sua vista.Era così bello e in quel momento avevo solo voglia di abbracciarlo.

"Cos'è il significato di questo?" chiese il re avanzando tra noi

"Devo prendere il sentiero dei morti" rispose Aragorn semplicemente.

Un coro di esclamazioni sorprese e terrorizzate attraversò la piccola folla di cavalieri. Io non avevo idea di quello che stava succedendo, come di solito. Vidi éowyn in disparte, gli occhi lucidi. Merry si mise al mio fianco, evidentemente anche lui non aveva idea di quello che stava accadendo. Cos'era il sentiero dei morti? Non suonava bene

"Se prendi quella via, morirai" disse éomer accanto a me

"È l'unica via. Una forza di corsari di Umbar sta risalendo il fiume. Se non li blocchiamo Minas Tirith sarà definitivamente perduta" rispose Aragorn

Mi lasciai sfuggire una smorfia. Non eravamo in guerra con i corsari di Umbar, questo non voleva dire che mi piacessero.

Il re annuì lentamente, riflettendo: "Si dice che solo l'erede di Isildur possa convocare e controllare l'esercito dei morti. Sei l'unico che puoi riuscirci"

"E non sarai da solo, ragazzo" aggiunse Gimli. Lui e Legolas sarebbero andati con lui. Boromir sembrava diviso a metà.

Boromir POV

Il mio senso del dovere mi diceva di andare con il mio re. Il mio cuore martoriato mi diceva di rimanere con Lilith. Soprattutto non volevo lasciarla sola con quell'éomer. Avevo visto che erano arrivati insieme e la gelosia aveva preso il sopravvento. "Non vuole più vederti" sentii una vocina fastidiosa nel mio cervello mentre immagini di lei e éomer mi turbinavano in testa.

"Dovresti andare con il tuo re" Lilith disse.

Mi girai e mi resi conto che si era avvicinata a me. Teneva lo sguardo fisso davanti a se. Il corpo rigido e la voce con cui aveva parlato era talmente priva di emozioni da non sembrare nemmeno la sua. Chinai la testa, sconditto. Se avevo perso l'amore, tanto valeva seguire il dovere. Andai a prendere il mio cavallo e con il cuore pesante mi incamminai al seguito di Aragorn, Legolas e Gimli sul sentiero dei morti. Lilith e Merry rimasero con i cavalieri del re: Merry in quanto a scudiero del re, mentre Lilith doveva raggiungere il prima possibile gli Haradrim. Non mi girai indietro e non vidi la singola lacrima scendere dagli occhi di Lilith.

Lilith POV

Sentii una lacrima che mi scendeva sulla guancia e sentii Merry che mi prendeva la mano e la stringeva. Guardai il giovane hobbit e sorrisi, ricambiando la stretta.

Poi mi girai verso éomer decisa a scoprire cosa aspettava i nostri compagni: 

"Cosa diavolo è il sentiero dei morti?"

Lui sospirò e mentre tornavamo mentre la nostra tenda spiegò: "Nell'ultima guerra contro Sauron, i popoli della montagna giurarono fedeltà a Isildur. Ma quando lui li convocò essi ebbero paura e non risposero alla chiamata. Isildur allora li maledisse: non avrebbero trovato pace fino al compimento della loro promessa. Da allora i loro spiriti infestano la montagna e chiunque si avventura sul sentiero non ritorna"

Merry sembrava orripilato.

"Ma Aragorn è l'erede di Isildur" disse éowyn che ci aveva seguito "Lui tornerà" disse anche se sembrava dirlo più per convincere se stessa. Poi aggiunse: "Vieni Merry, ti ho trovato una piccola spada e uno scudo" e si allontanò con l'hobbit.

Éomer li guardò andare via dubbioso: "Non credo che il re lo faccia venire con noi. Dobbiamo viaggiare veloci, è un viaggio per cavalli, non per un pony"

"Potrei portarlo con me" dissi

"Il tuo cavallo si stancherebbe troppo e poi non ha mai combattuto. Cosa farebbe sul campo di battaglia? Non puoi proteggere lui e combattere allo stesso tempo"

Sospirai. Éomer non aveva tutti i torti e Merry non l'avrebbe presa bene. Arrivammo all'entrata della tenda. Éomer spostò il peso da un piede all'altro "Hai voglia di...divertirti un po' prima della battaglia?" chiese innocentemente

"Non penso si essere dell'umore giusto, éomer. Buonanotte" tagliai corto, indovinando le sue intenzioni ed entrando nella tenda.

Sentii i passi di éomer che si allontanavano e sospirai di sollievo. Forse, un giorno sarebbe potuto succedere. Ma il mio cuore era distrutto e ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo il viso di Boromir davanti a me. Diedi un pugno al cuscino: stupido uomo di Gondor! Pensai mentre in qualche modo Sakal entrò nella tenda e si accoccolò accanto a me. Offrendomi il suo calore e il suo conforto. 

Gondor e HaradDove le storie prendono vita. Scoprilo ora