11.

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Ero ancora seduta su quel banco quando il cellulare mi squillò, riportandomi nel mondo reale. Lo sfilai dalla tasca e notai un numero sconosciuto, così risposi accigliandomi

"Si? Chi parla?"

Nessuna risposta. Solo strani brontolii e un respiro affannoso

"Chi è?!"

Poi una risatina femminile arrivò alle mie orecchie

"BUH!"

Roteai gli occhi, avendo riconosciuto la voce

"Kylie? Mi hai fatto prendere un colpo!"

La sentì ridere ancora più forte, decidendosi finalmente a parlare

"Ciao Sophie! Scusami ma è stato più forte di me"

Disse, scoppiando nuovamente a ridere e contagiando anche me

"Sei ancora a scuola?"

Mi chiese, fermando le nostre risate

"Uhm, sì. Ma stavo per andarmene"

"Uh"

Potei sentire la delusione nella sua voce, così mi affrettai a continuare la frase

"Avevi qualcosa in mente?"

Lei si schiarì la voce con un colpetto di tosse

"Che ne dici di andare a pranzo insieme? Sai, anche se ormai sono due anni che frequento questa scuola non ho mai trovato un'amica e mi farebbe piacere conoscerti meglio!"

Sorrisi, capendo la sua situazione in un certo senso

"Ci vediamo all'ingresso tra cinque minuti"

E dopo aver sentito un suo urletto felice riattaccai, dirigendomi verso il bagno. Non appena entrai in una delle cabine, subito sentii una certa voce stridula parlare, o meglio, urlare

"Ma chi si crede di essere? Trattarmi in quel modo per una sgualdrinella da quattro soldi!! Mi ha cacciata per parlare con quella... quella stronza! Neanche si ricordava il mio nome!! MILLY!!!! Ma che poi chi preferirebbe Kylie Quattrocchi a ME?! Ridicola ci perderà lei"

Stava parlando di me e nella prima parte ero abbastanza sicura si riferisse a Stef. Beh in qualsiasi altro caso non avrei origliato ma ero IO l'argomento in questione quindi potevo fare un'eccezione. Aprii leggermente la porta per vedere Molly che si spalmava un rossetto rosa shock sulle labbra gonfie, probabilmente rifatte. In effetti ora che la osservavo meglio sembrava proprio una Barbie implasticata, i capelli biondi ossigenati, quel trucco eccessivo, il seno che praticamente le usciva dalla scollatura della camicetta

"Vedrete, Stefan sarà MIO. Daltronde, chi potrebbe mai rifiutare una come me? Dico io, mi avete vista? Entro la fine dell'anno io e lui ci metteremo insieme, vedrete. Nessuno può dirmi di no, sono irresistibile"

Fece una piroetta sotto gli sguardi approvatori delle altre quattro. Io mi tappai la bocca, per cercare di trattenermi dal ridere. Era davvero ridicola.

Appena se ne andarono dal bagno, io ebbi il via libera per uscire e dirigermi verso l'ingresso. Non appena scesi le scale in marmo, subito mi ritrovai nella Hall affollata da studenti che correvano da un lato e da un altro. Mi girai intorno, alla ricerca della mia nuova amica, trovandola seduta poco più in là sul davanzale di una finestra, con il solito libro aperto sulle gambe. Le corsi incontro sorridendo

"Ma tu sempre che leggi sei?"

Le chiesi ridendo, non appena la raggiunsi. Lei alzò lo sguardo, sorridendo imbarazzata

Love is a strange thingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora