28.

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Una voce risvegliò il mio sonno, e aprii gli occhi, trovandomi d'avanti quelli azzurri di Dave che un tempo mi avevano stregata

"Alzati. Abbiamo delle cose da fare"

Lo guardai in silenzio, alzandomi solo quando uscì dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle. Mi feci la doccia, vestendomi con i vestiti che trovai sul letto: mio padre aveva un'ossessione con il rosa a quanto pare infilai i pantaloni dritti e la blusa, incastrandone i bordi nel pantalone, e infilai le ballerine con il fiocchetto, facendo una faccia disgustata.

Scesi le scale, ma sta volta non venni accolta da mio padre o da Dave

"Zayn?"

Lui ghignò, squadrandomi da testa a piedi

"Ciao, tesoro"

Non prometteva bene. Perché era qui? Dov'era Aron?

"Lavori con Cesare? Dov'è Aron?"

Il suo ghigno svanì, lasciando spazio ad un'espressione torva. Avanzò lentamente verso di me, afferrandomi il collo con una mano, facendomi sussultare

"Il tuo caro fidanzatino l'ha ucciso"

Mi sussurrò all'orecchio, iniziando a stringere la presa, ma non tanto da non farmi respirare. Stefan aveva ucciso suo padre... Aron era fuori dai giochi. Questo voleva dire che ora lo avrebbero voluto ancora più morto: se prima aveva una possibilità di salvarsi ora questa si era azzerata del tutto

"Per questo siamo qui... lo attireremo nella trappola grazie a te, e io prenderò il comando. Lo ucciderò davanti i tuoi begli occhioni, in modo lento e doloroso"

Lacrime di rabbia iniziarono a scendere dai miei occhi, e gli sferrai uno schiaffo, facendogli girare la testa. Si toccò la parte colpita, guardandomi con sguardo divertito

"Ci divertiremo proprio tanto, tesoro"

Cesare a quel punto entrò nella stanza

"Malik, benvenuto nella mia umile dimora"

Zayn lasciò la presa sul mio collo, andando verso l'uomo che mi aveva generata, e facendo un inchino

"Signor Moretti, è un onore per me"

Lecca culo di merda.

"Vedo che già sei stato accolto da mia figlia... ma ora vieni, seguimi. Discuteremo di affari nel mio ufficio"

Iniziarono a camminare, ma prima di uscire dalla stanza Cesare mi chiamò

"Bambina, anche tu"

Magari sentire i loro discorsi mi avrebbe potuto aiutare, o avrei potuto ricevere qualche informazione su Stefan. Li seguii a distanza di sicurezza fino ad un grande ufficio, dove Cesare prese posto dietro la grossa scrivania e fece accomodare Zayn su una sedia di pelle nera di fronte questa, e fece cenno a me, di sedermi nell'altra

"Allora, dimmi pure"

Zayn si scharì la voce

"Aron è morto. Per la precisione ucciso da suo figlio, Stefan"

Cesare si accigliò

"E dov'è ora il ragazzino"

Zayn abbassò lo sguardo sulle sue mani incrociate sul tavolo

"Abbiamo perso i contatti con lui... non sappiamo dove sia"

"Bene. Lo voglio morto e sepolto"

I miei occhi si spalancarono, ritrovando il coraggio. Mi alzai dalla sedia di scatto

Love is a strange thingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora