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L'ultimo banco quel giorno era silenzioso, tanto che i professori si stupirono e premiarono i due ragazzi.
Ciò che non sapevano era quanto stava male il maggiore, Mark stava pensando a qualcosa per risollevargli il morale ma era inutile.
Johnny era immobile e silenzioso, a stento respirava, guardava fisso un punto indefinito sul banco.
Mark si avvicinò per asciugargli quelle poche lacrime che scorrevano dai suoi occhi, gli accarezzò la schiena.
Finalmente la professoressa lo notò.

Era una di quelle gentili e comprensive, ce ne sono poche come lei.

"Lee? Tutto bene?" Richiamò Mark con tono leggermente preoccupato.
"Prof, Johnny non si sente tanto bene, posso accompagnarlo fuori?" Chiese alzandosi, la prof annuì senza dire nulla.
I due uscirono dalla classe e andarono a sedersi sulle scale, spopolate in quel momento, che fortuna.

Si sedettero sul secondo scalino, Mark si spostò subito su quello dietro, troppo basso vicino a Johnny.
"Hyung, non piangere per Ten, non capisce nulla, non ha sentimenti. Non devi dargli peso." Provò a dire
"Mark, lo so ma in questo momento...fa male." Si giró a guardarlo, Johnny non era stupido.
Sapeva che Ten lo faceva anche con altri ragazzi, ma vederlo da così vicino faceva male.
Quello che stava provando non era per niente bello e piacevole, sentiva solo il suo corpo in pezzi.
Soprattutto ora che aveva realizzato quanto gli piaceva l'altro.

No, lui lo amava.

Johnny si può dire che si calmò, leggermente. Non voleva dare troppo peso a quelle sensazioni, come aveva detto Mark. Dopotutto si cresce con le sofferenze, sono loro a darti la forza per andare avanti.

E Johnny aveva imparato molto dalle sofferenze, ci stava costruendo una vita sopra.

"Johnny~" entrambi furono distratti da una voce familiare, molto familiare.

Ten? Perché Ten stava chiamando Johnny? Cosa voleva da lui?

-Hilary

Illuminato dal sole - MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora