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Taeyong lasciò in fretta la scuola, le ossa gli facevano male così come la testa e i glutei. Si stava distruggendo, guardare Chittaphon con un altro faceva troppo male, ma lui che poteva fare? Non aveva nessun diritto sul thailandese, si conoscevano da una vita eppure per un piccolo bacio tutto era andato distrutto.

Non doveva accettare il bacio, non doveva preoccuparsi per lui. Chittaphon non aveva bisogno di lui. Glielo ripeteva sempre, lui aveva bisogno solo di se stesso.

Il thailandese si sentiva solo anche quando non lo era, passava le giornate a fissare i comportamenti della natura, del sole, delle piante e di ogni tipo di animale. Osservare non era il suo forte...

No.

Osservare gli esseri umani non era il suo forte. Non riusciva a guardare davvero le persone negl'occhi, era più forte di lui, era come se tutte le persone che lo circondavano avessero una grande 'x' disegnata sulla faccia.

Senza forse, assorto nei suoi pensieri cadde a terra...o meglio nelle braccia di qualcuno che era corso ad aiutarlo.





Quando aprì gli occhi si ritrovò in una stanza, nè troppo grande ma neanche troppo piccola, per due persone. La testa gli faceva ancora male però si portò lo stesso a sedere. Iniziò a guardarsi intorno, due letti, due scrivanie, un bagno, due armadi e uno scaffale. Accanto ai letti c'era anche un piccolo angolo cottura, sembra un dormitorio, forse c'era qualche possiblità che il suo salvatore fosse una brava persona.

"Ti sei svegliato finalmente" a distrarlo fu una dolce voce, si girò subito verso la sorgente della voce.

"Un principe" si lasciò scappare, portò subito le mani sulle labbra sotto il sorriso dell'altro. "Come stai? Ieri avevi la febbre." Portò una mano sulla sua fronte. Ieri? Ha dormito davvero tanto. "Credo di stare bene." sorrise.

"Mi fa piacere, Taeyong. Io sono Jaehyun." Mostrò la mano, subito l'altro la strinse sorpreso. "Come conosci il mio nome?" Chiese. "Me l'ha detto Johnny, mi ha chiesto di prendermi cura di te, non potevo lasciare che perdesse un giorno a scuola se qui ci sono io." sorrise mostrando le fossette. Ma cos'era? Un angelo? No, un principe? Taeyong non aveva mai visto un ragazzo così bello, si sorprese da solo quando si rese conto che il suo cuore era tornato a battere forte.

"Conosci Johnny?" Jaehyun si mise a sedere. "Si, siamo amici, ti preparo qualcosa okay? Nel frattempo puoi lavarti." Disse indicando la porta del bagno, Taeyong annuì, l'altro sorrise alzandosi per prendere qualcosa che poi lasciò nelle sue mani. "Metti questi, la maglia è larga, il pantalone però dovrebbe andarti bene visto che a me va molto stretto.

Annuì dirigendosi verso il bagno.



"Allora Taeyong, sei un mio hyung se non sbaglio. Vai a scuola con Johnny?" chiese il principe, perfetto. Di nuovo, perchè le persone che conversavano con lui chiedevano sempre degli altri, era sempre così. A scuola tutti gli chiedono di Chittaphon, ed ora arriva questo sconosciuto super figo e gli chiede di Johnny. Fantastico.

"No, siamo conoscenti. Tu non vai all'università? A quanto pare sono un tuo hyung." rispose semplicemente. "Si, non quella dove vai tu, però." Prese un sorso dal caffè, "Dovresti mangiare di più, sei molto magro." Taeyong ruotò gli occhi al cielo. "Grazie ma sto bene"

"Dammi retta, se stai male per qualcosa che ti è successo recentemente, evitare di mangiare e andare a puttane non ti aiuterà a risolvere la situazione. Se vuoi stare meglio, fai cose che ti piace fare." Lo rimproverò.

Cose che ti piace fare?

Bella domanda, cosa piace fare a Taeyong? Ha passato la sua intera esistenza dietro Chittaphon. Si sono conosciuti durante l'infanzia e d'allora ha sempre continuato ad andargli dietro, ha buttato i suoi sogni per andare dietro Chittaphon.

Taeyong si rese finalmente conto dell'errore più grande della sua vita. Seguire Chittaphon, dedicarne la sua intera esistenza.

Doveva risolvere tutto e fare quello che realmente gli piaceva.

"Sei tutto bianco, non vorrei che la febbre peggiori" portò una mano sulla sua fronte Jaehyun, la sua mano era così calda e rassicurante. "Non lo so" rispose, l'altro assunse un'espressione confusa.

"Non so cosa mi piace fare."

-Hilary

Illuminato dal sole - MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora