PROLOGO: LIBERTY; PARTE UNO (THEODORE)

212 9 24
                                    


Libertà.

Che cos'è, infondo, la libertà?

Molti filosofi, poeti e scrittori del passato hanno provato a dare una definizione universale ad un concetto così astratto, ma è un'impresa pressoché impossibile per un semplice motivo: ogni essere umano ha un punto di vista diverso e personale riguardo a ciò che significa la parola 'libertà'.

Libertà, è seguire un sogno.

Libertà, è costruire il proprio futuro.

Libertà, è opporsi ad una decisione.

Libertà, è vivere una storia d'amore pur avendo tutto il mondo contro.

Nel mio caso, a cinquantatre anni compiuti da poche settimane, il mio concetto di libertà è racchiuso nel rumore di una porta scorrevole, munita di sbarre, che si apre, seguito dalla voce di un secondino che mi annuncia che, dopo altri sette anni trascorsi a Fox River, sono finalmente un cittadino libero.

Libero dall'ingombrante peso del proprio passato e libero di costruirsi una nuova vita senza scappare e nascondersi dalle autorità.

Indosso la giacca del completo che avevo con me nel momento dell'arresto e retrocedo di qualche passo, per osservare con cura il mio riflesso nella superficie liscia di uno specchio.

"Mi calza ancora perfettamente" mormoro poi, con un sorriso compiaciuto, senza mai staccare gli occhi dalla mia figura "proprio come la pelle di un serpente"

"Deve avere degli amici molto potenti, signor Bagwell, perché nessun topo di fogna come lei esce di prigione dopo aver scontato sette anni. Soprattutto se in passato è stato condannato a due ergastoli".

Mi volto in direzione della giovane guardia che ha appena parlato, a cui è stato assegnato il compito di restituirmi i miei effetti personali, e per la seconda volta le mie labbra si piegano in un sorriso compiaciuto: anni fa il suo commento irriverente avrebbe fatto scattare una molla nella mia testa e scendere una cortina rossa davanti ai miei occhi; ora, invece, mi scivola addosso come gocce di pioggia.

"Quell'uomo, ormai, appartiene ad un passato che non esiste più. Ho pagato il mio conto con la giustizia e, se la memoria non m'inganna, durante la mia ultima permanenza a Fox River sono stato un detenuto modello".

Il ragazzo non risponde, scuote la testa e poi procede a disporre delle banconote ed altri oggetti sulla superficie liscia di un tavolino, elencandoli uno ad uno.

"Settantuno dollari e trenta centesimi. Un laptop. Tre gomme da masticare"

"Le gomme puoi tenerle per il disturbo, mio giovane amico"

"Mi dispiace, ma tutto quello che entra qui dentro deve uscire insieme al rispettivo proprietario, ed il suo caso non fa eccezione" mormora il secondino, con un sorriso freddo, che non arriva a contagiargli gli occhi; mi volta le spalle per qualche secondo e poi mi porge una busta rigida e gialla, dalla forma rettangolare "ahh, quasi dimenticavo, è arrivata questa per lei, signor Bagwell. Probabilmente sarà la lettera di un'ammiratrice... Non riesco davvero a capire che cosa ci trovino le donne di affascinante in voi psicopatici".

Questa volta sono io a non rispondere: raccolgo i miei effetti personali, insieme alla lettera, e percorro il breve e buio corridoio che mi separa dal mondo esterno; quando, finalmente, i miei piedi toccano l'asfalto del marciapiede, abbasso le palpebre per qualche istante e prendo un profondo respiro per assaporare questo momento.

E per capire che non si tratta di un sogno.

Poi, la curiosità prende il sopravvento su di me e decido di aprire la misteriosa busta gialla.

Behind The Eyes; Prison Break (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora