Immergo la spugna nel lavandino colmo d'acqua calda, la strizzo con cura, lasciando cadere le gocce in eccesso, e provo a lavarmi la schiena; ma ogni mio tentativo si trasforma ben presto in una serie di sbuffi seccati perché si rivela essere un'operazione pressoché impossibile per una singola persona: purtroppo avere un braccio ingessato porta con sé una serie infinita di risvolti negativi e limiti fisici.
Ho bisogno di essere aiutata anche per compiere i gesti più banali, e ciò mi irrita parecchio.
Senza contare il fatto che in diverse occasioni può essere terribilmente imbarazzante.
"Ti serve una mano?".
Mi blocco all'improvviso, i miei occhi scattano subito in direzione dello specchio e vedo Whip appoggiato allo stipite della porta del bagno; istintivamente premo il braccio destro contro la stoffa del reggiseno che indosso, e la mia reazione scatena una risata divertita nel ragazzo.
"Voi donne siete davvero delle contraddizioni viventi!" esclama, scuotendo la testa, ed alcuni ciuffi di capelli ondulati gli ricadono sugli occhi; ciuffi ribelli che si preoccupa di spostare con un gesto sensuale della mano destra, ed io non riesco a capire se l'abbia fatto involontariamente o apposta, ed è sempre così: ogni sua azione sembra essere compiuta con il solo fine di provocare "quando andate al mare indossate bikini striminziti perché volete attirare il maggior numero di sguardi maschili, ma quando qualcuno vi vede in reggiseno vi coprite ed iniziate ad urlare. Ma si può sapere per quale motivo lo fate? Che cosa cambia da un costume da bagno ad un paio di slip e reggiseno? Non ha alcun senso!"
"Vuoi davvero discutere riguardo a questo?"
"No, dolcezza, infatti io ti ho chiesto se hai bisogno di una mano"
"Assolutamente no" rispondo categorica, ritentando per l'ennesima volta, ma Whip non mi ascolta: prende uno sgabello, si posiziona alle mie spalle e mi strappa la spugna dalla mano "ehi!"
"Andiamo, non essere ridicola, dolcezza! È palese che tu abbia bisogno di aiuto! A meno che tu non sia una contorsionista dubito seriamente che riuscirai a lavarti la schiena con questa spugna... O sei così masochista e sadica che vuoi romperti anche il braccio destro?" sussurra lui, è così vicino che sento il suo respiro sul mio collo, scrollo le spalle senza degnarlo di una sola risposta, permettendogli di occuparsi della mia schiena, e prendo in mano il cellulare: quando sblocco lo schermo sospiro, perché ho ancora come sfondo una foto che io ed Ashley ci siamo fatte poco tempo prima che la nostra amicizia finisse in modo così brusco; un lungo fischio compiaciuto mi coglie alla sprovvista "ohh, chi è quello schianto biondo?"
"Si chiama Ashley. È la mia migliore amica"
"Me la presenti?"
"No" dico, in tono secco, possibile che il suo unico chiodo fisso siano le ragazze? "e comunque noi due non ci parliamo più da un po'... Può bastare così, ti ringrazio per l'aiuto".
Provo a liquidarlo, alzandomi dallo sgabello, proprio perché questa è una di quelle situazioni che stanno diventando estremamente imbarazzanti, ma mi ritrovo ben presto costretta a chiedere di mia spontanea volontà il suo aiuto per riuscire ad indossare una maglietta; e quando le sue mani sfiorano per puro caso i miei fianchi, a stento riesco a trattenere un brivido: anche le sue, come quelle di Theodore, sono grandi e calde.
"E per quale motivo avete troncato ogni rapporto?"
"Non accetta la mia storia con Theodore. Secondo lei dovrei troncare subito ogni rapporto prima di ritrovarmi con il cuore spezzato. È seriamente convinta che la nostra frequentazione non porterà a nulla di buono"
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Behind The Eyes; Prison Break (✔️)
FanfictionTERZO LIBRO. "Sara inspira una seconda volta, vedo i suoi occhi scuri diventare lucidi ed una lacrima, ribelle, le scivola lungo la guancia destra. "E se fosse cambiato? E se davanti ai miei occhi dovessi ritrovarmi un uomo completamente diverso da...